Domani si vota il "Polinomoskedio" ovvero il "Quarto Memorandum".
Si preannuncia micidiale per il popolo greco. Queste sono alcune considerazioni prima di andare a vedere ciò che comporterà in pratica.
In Grecia, in questi giorni, il governo è al voto del Quarto Memorandum.
In realtà non si tratta di un nuovo giro di vite sul popolo greco in vista di un nuovo prestito, ma un giro di vite sul prestito precedente, la Troika e il governo hanno ritenuto opportuno, prima di completare il versamento dell'ultima dose rimasta dell'accordo precedente, di rivedere le condizioni da imporre.
Ovviamente, dopo aver più volte promesso che il secondo sarebbe stato l'ultimo, che il terzo sarebbe stato quello definitivo e che avrebbe rimesso la Grecia in fase di ripresa. Adesso c'è il Quarto Memorandum.
Come al solito, ogni memorandum viene preceduto da un cabaret del governo che fa finta di "contrattare" con la Troika. Grazie a questo "cabaret" si crea un clima di tensione, dove i giorni passano e sembra che se non si trova un accordo la Grecia si troverà in condizioni disastrose, molto peggio di come è ora. Questo scenario viene ripetuto giorno e notte, dalla mattina alla sera sull'unico canale che il governo ha lasciato al proprio servizio. Vi ricordo che da mesi il governo ha decretato la chiusura improvvisa e forzata dei tre canali statali. Ad amplificare il canale governativo vi sono ovviamente tutti gli altri canali privati che già erano al servizio del governo.
Perché lo spacciatore è sempre in ritardo? Non a caso. E' una tecnica basata sull'aumento della tensione, sull'attesa, sull'insicurezza del tossico di ricevere la propria dose. Anche il tossico non valuta la propria condizione attuale, è troppo concentrato sulla catastrofe fisica e mentale che dovrà affrontare nel caso che lo spacciatore non gli porti la dose. Per questo, quando la dose arriva va bene sempre, va bene il prezzo, va bene la qualità etc...l'importante è che sia arrivata.
Così è la Grecia in questo momento, si creano delle aspettative non sulla sua ripresa, ma bensì sulla non catastrofe totale. In questo modo, le condizioni catastrofiche in cui si vive attualmente sembrano migliori di quelle che potrebbero essere se...
E così, il governo spinge questa pantomima per mesi, poi, improvvisamente raggiunge un accordo, accordo che c'è sempre stato, fin dall'inizio, perché oltre a essere un'imposizione della Troika è un volere del governo. Così, in fretta e furia si va al voto. Un voto blindato dal premio di maggioranza che con i cinquanta seggi in regalo che vengono assegnati al primo partito (Nea Dimokratia) non lascia nessuna altra possibilità oltre a quella già scritta. I parlamentari votano, sanno già come devono votare, la cosa che non sanno è che cosa votano. Il pacco di leggi arriva completo e definitivo nelle mani dei parlamentari poche ore prima del voto. Ma tanto è uguale, non vi sono molte defezioni. Sanno tutte e tutti che ogni parlamentare di questo governo è segnato e che questa volta è l'ultima volta che siedono sulle loro poltrone, non verranno mai più rieletti. La carriera è finita li.
Sembra brutto anche al governo nominare "Quarto Memorandum" questa ennesima mazzata sulla Grecia, per questo gli hanno cambiato il nome e tra oggi e domani verrà votato il "Polinomoschedio", un insieme di quasi 300 leggi che andranno a modificare fortemente il tessuto sociale della Grecia, portando tutto in maniera definitiva nelle mani delle multinazionali.
Anche il popolo greco non sa esattamente che cosa viene votato, nelle settimane precedenti a questo famigerato voto si è parlato poco di ciò che è dentro all'insieme delle 300 leggi e di che cosa comporteranno. Poche questioni trapelano in precedenza, in quest'ultimo "Polinomoschedio" si è sentito molto e quasi unicamente parlare della "data di scadenza del latte fresco". Cosa c'entra la "data di scadenza del latte fresco" tra i cambiamenti strutturali dello stato? Niente. E' solo uno dei tanti provvedimenti fatti a misura di multinazionale tedesca. Se la scadenza del latte rimane come adesso, tre giorni, le multinazionali del latte estere non possono competere con i produttori locali, perché non possono portare un prodotto che per legge scade così velocemente. Cambiando con una legge la durata e la definizione di "latte fresco" si apre la porta alle multinazionali che si potranno accaparrare anche questo settore di vendita. Molte marche di latte greche sono già state comprate da multinazionali e gran parte del latte a lunga conservazione è già di provenienza estera. Con questa nuova e piccola legge lo sarà anche il latte fresco.
E poi poco importa se i greci sanno in precedenza ciò che gli aspetta dopo il voto, lo scopriranno presto...
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Questo blog vuole informare su come e quanto sta cambiando la vita di tutti i giorni in Grecia. L'intervento del Fondo Monetario Internazionale, BCE e dell'Unione Europea sta riducendo la Grecia a un paese in cui sarà difficile vivere. Non sono un giornalista e su questo blog voglio raccontare la vita di tutti i giorni, la mia esperienza diretta di come siamo costretti a "sopravvivere in grecia".
Alla pagina dei video di questo blog puoi vedere il nuovo documentario CATASTROIKA con sottotitoli in Italiano e il documentario DEBTOCRACY International Version con sottotitoli in inglese. Molto consigliato è anche la video intervista di Monica Benini "La guerra in Europa" che spiega benissimo ciò che sta succedendo alla Grecia. Nuovo video interessantissimo Fascismo inc anche questo in italiano. Seguendo questo link si possono ascoltare una serie di interventi andati in onda su Radio 2 Rai sul tema musicale Rebetiko, tra gli interventi, oltre alla musica si parla di storia, politica ed economia.
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sabato 29 marzo 2014
sabato 22 marzo 2014
Profitto economico e danno ecologico in Grecia vanno a braccetto.
Il caso delle armi chimiche siriane inabissate nel mare di Creta
In Siria, è stato sequestrato una grande quantità di materiale chimico destinato alla fabbricazione di armi. Inutile dire che questi prodotti chimici sono altamente tossici e pericolosi per l'uomo e per l'ambiente. L'operazione che ha portato al ritrovamento e al sequestro di questo materiale chimico è stata pubblicizzata come grande successo, mentre la sua distruzione verrà fatta senza grossa informazione e come ogni cosa militare sarà coperta dal segreto e dalla complicità degli stati.
In un primo tempo, la distruzione di questo materiale era stata proposta all'Albania e si sarebbe dovuta fare in delle grosse fornaci. Ovviamente questo "lavoretto", è stato accompagnato da un'offerta di denaro. L'Albania, in seguito alla proteste dei propri cittadini ha rifiutato di occuparsi della distruzione del materiale chimico. E come l'Albania hanno rifiutato anche tanti altri paesi.
Ovviamente, di questi tempi, se si è in cerca di un poveraccio disposto a tutto in cambio di soldi dove si va a bussare? Alla porta della Grecia.
I governanti greci, sono tutti dei gran patrioti, ma questo patriottismo e amore per il proprio paese si manifesta solo in maniera demagogica. Amano il proprio paese, ma appena possono fanno passare una legge che ne determina un po' di distruzione. Giorno dopo giorno, legge dopo legge, vendono, regalano, concedono pezzi del territorio greco alle multinazionali che ovviamente cercano di guadagnare il più possibile succhiando le risorse della terra e lasciando inquinamento e distruzione per anni.
E' il caso delle miniere d'oro al nord della Grecia, dove i diritti estrattivi sono stati "regalati" ad una multinazionale canadese che distruggerà con la propria attività una regione bellissima (tutto questo senza versare un solo euro di tasse allo stato greco, grazie ad una legge dello stato greco), per non parlare dell'energia solare e del programma Ilios, dove intere aree vengono rase al suolo per impiantare pannelli fotovoltaici la cui energia verrà interamente spedita all'estero, lasciando invariato il problema energetico greco, e ancora, un'altro esempio è nelle Zone Industriali Autonome, dove i lavoratori andranno a lavorare privi di ogni tutela sindacale e con stipendi da fame. Molte isole, spiagge e porzioni di territorio sono già state vendute a prezzi stracciati, tanto per fare un piacere a qualche loro amico, un esempio simbolico di queste svendite è l'arcipelago delle Ekinadi, comprato per quattro spiccioli dall'emiro Hamad bin Khalifa Al Thani che lo trasformerà in un complesso turistico, ovviamente, per fare tutto ciò il governo ha cambiato prontamente i vincoli naturalistici che tutelavano questo arcipelago dalla cementificazione e dalla speculazione edilizia.
Un'altra grande area, sulla costa di Atene, dove sorgeva il vecchio aeroporto, è stata venduta a un privato. L'area in questione era già stata destinata a parco, sarebbe stata una delle poche aree verdi in una distesa di cemento a disposizione della popolazione, ma come sempre, per fare un piacere a qualche amico, il governo l'ha svenduta. Su questa area passa un viale a sei corsie, una strada di collegamento che il nuovo acquirente ha proposto che venisse interrata per non interferire con i piani di sfruttamento turistico e speculativo dell'ex aeroporto. Il governo ha subito acconsentito e quindi a spese esclusive dello stato la grossa strada verrà interrata per chilometri, c'è solo un piccolo particolare che rende tragico e ridicolo quest'affare: il tunnel che sarà costruito per far passare la strada sotto terra costerà più soldi di quanto lo stato greco ha guadagnato con la vendita dell'intera area.
La lista dei misfatti che il governo greco ha già fatto, è lunghissima, e ogni giorno si allunga sempre di più.
Spesso, per non dire sempre, gli investimenti e le decisioni che il governo prende, con l'intento di fare cassa si traducono in una tragedia ecologica che il popolo dovrà subire per generazioni, mentre i profitti finiscono nelle solite tasche.
Ci troviamo adesso davanti all'ennesimo caso di monetizzazione di una tragedia ecologica. Il governo greco a venduto ancora una volta un disastro ecologico per soldi. Questi fusti contenenti sostanze chimiche molto tossiche verranno inabissati in un tratto di mare a ovest dell'isola di Creta, in una zona compresa tra la Libia e l'isola di Malta. Una nave da carico, scortata da navi militari russe e cinesi ha caricato i prodotti chimici dalla Siria e gli ha portati in un porto italiano dove saranno caricati a loro volta su una nave USA che si occuperà di smaltirli in mare, tramite un processo di idrosi.
L'allarme è stato lanciato dagli scienziati di Dimocrito e del Politecnico di Creta che affermano che questa dispersione di materiale chimico ad altissima tossicità apre uno scenario da incubo. Chilometri quadrati di fondale verranno atrofizzati per anni, il pesce sarà inquinato e quindi nocivo, in vaste aree di mare non si potrà più fare il bagno e ovviamente il turismo ne risentirà in maniera pesante.
Come al solito, l'interesse per la salute del nostro pianeta è sempre considerato di scarso interesse, mentre il profitto economico è sempre di primaria importanza. Gli stati in generale, e in questo caso lo stato Greco, dimostrano di comportarsi in maniera uguale alla mafia, che per lucro ha già inabissato tonnellate di materiali tossici di varia provenienza, tra i quali ve ne sono di cancerogeni e radioattivi.
Il governo greco ovvero quelle poche decine di stronzi che siedono in parlamento hanno valutato fattibile un disastro ecologico che segnerà il futuro delle prossime generazioni e poi, come sempre, il vantaggio economico sarà nelle tasche dei soliti pochi e si tradurrà nella catastrofe economica dei tanti che con il turismo e la bellezza naturalistica della Grecia ci lavorano.
Se volete potete firmare una petizione che denuncia questa catastrofe ecologica seguendo il link.
Il caso delle armi chimiche siriane inabissate nel mare di Creta
In Siria, è stato sequestrato una grande quantità di materiale chimico destinato alla fabbricazione di armi. Inutile dire che questi prodotti chimici sono altamente tossici e pericolosi per l'uomo e per l'ambiente. L'operazione che ha portato al ritrovamento e al sequestro di questo materiale chimico è stata pubblicizzata come grande successo, mentre la sua distruzione verrà fatta senza grossa informazione e come ogni cosa militare sarà coperta dal segreto e dalla complicità degli stati.
In un primo tempo, la distruzione di questo materiale era stata proposta all'Albania e si sarebbe dovuta fare in delle grosse fornaci. Ovviamente questo "lavoretto", è stato accompagnato da un'offerta di denaro. L'Albania, in seguito alla proteste dei propri cittadini ha rifiutato di occuparsi della distruzione del materiale chimico. E come l'Albania hanno rifiutato anche tanti altri paesi.
Ovviamente, di questi tempi, se si è in cerca di un poveraccio disposto a tutto in cambio di soldi dove si va a bussare? Alla porta della Grecia.
I governanti greci, sono tutti dei gran patrioti, ma questo patriottismo e amore per il proprio paese si manifesta solo in maniera demagogica. Amano il proprio paese, ma appena possono fanno passare una legge che ne determina un po' di distruzione. Giorno dopo giorno, legge dopo legge, vendono, regalano, concedono pezzi del territorio greco alle multinazionali che ovviamente cercano di guadagnare il più possibile succhiando le risorse della terra e lasciando inquinamento e distruzione per anni.
E' il caso delle miniere d'oro al nord della Grecia, dove i diritti estrattivi sono stati "regalati" ad una multinazionale canadese che distruggerà con la propria attività una regione bellissima (tutto questo senza versare un solo euro di tasse allo stato greco, grazie ad una legge dello stato greco), per non parlare dell'energia solare e del programma Ilios, dove intere aree vengono rase al suolo per impiantare pannelli fotovoltaici la cui energia verrà interamente spedita all'estero, lasciando invariato il problema energetico greco, e ancora, un'altro esempio è nelle Zone Industriali Autonome, dove i lavoratori andranno a lavorare privi di ogni tutela sindacale e con stipendi da fame. Molte isole, spiagge e porzioni di territorio sono già state vendute a prezzi stracciati, tanto per fare un piacere a qualche loro amico, un esempio simbolico di queste svendite è l'arcipelago delle Ekinadi, comprato per quattro spiccioli dall'emiro Hamad bin Khalifa Al Thani che lo trasformerà in un complesso turistico, ovviamente, per fare tutto ciò il governo ha cambiato prontamente i vincoli naturalistici che tutelavano questo arcipelago dalla cementificazione e dalla speculazione edilizia.
Un'altra grande area, sulla costa di Atene, dove sorgeva il vecchio aeroporto, è stata venduta a un privato. L'area in questione era già stata destinata a parco, sarebbe stata una delle poche aree verdi in una distesa di cemento a disposizione della popolazione, ma come sempre, per fare un piacere a qualche amico, il governo l'ha svenduta. Su questa area passa un viale a sei corsie, una strada di collegamento che il nuovo acquirente ha proposto che venisse interrata per non interferire con i piani di sfruttamento turistico e speculativo dell'ex aeroporto. Il governo ha subito acconsentito e quindi a spese esclusive dello stato la grossa strada verrà interrata per chilometri, c'è solo un piccolo particolare che rende tragico e ridicolo quest'affare: il tunnel che sarà costruito per far passare la strada sotto terra costerà più soldi di quanto lo stato greco ha guadagnato con la vendita dell'intera area.
La lista dei misfatti che il governo greco ha già fatto, è lunghissima, e ogni giorno si allunga sempre di più.
Spesso, per non dire sempre, gli investimenti e le decisioni che il governo prende, con l'intento di fare cassa si traducono in una tragedia ecologica che il popolo dovrà subire per generazioni, mentre i profitti finiscono nelle solite tasche.
Ci troviamo adesso davanti all'ennesimo caso di monetizzazione di una tragedia ecologica. Il governo greco a venduto ancora una volta un disastro ecologico per soldi. Questi fusti contenenti sostanze chimiche molto tossiche verranno inabissati in un tratto di mare a ovest dell'isola di Creta, in una zona compresa tra la Libia e l'isola di Malta. Una nave da carico, scortata da navi militari russe e cinesi ha caricato i prodotti chimici dalla Siria e gli ha portati in un porto italiano dove saranno caricati a loro volta su una nave USA che si occuperà di smaltirli in mare, tramite un processo di idrosi.
L'allarme è stato lanciato dagli scienziati di Dimocrito e del Politecnico di Creta che affermano che questa dispersione di materiale chimico ad altissima tossicità apre uno scenario da incubo. Chilometri quadrati di fondale verranno atrofizzati per anni, il pesce sarà inquinato e quindi nocivo, in vaste aree di mare non si potrà più fare il bagno e ovviamente il turismo ne risentirà in maniera pesante.
Come al solito, l'interesse per la salute del nostro pianeta è sempre considerato di scarso interesse, mentre il profitto economico è sempre di primaria importanza. Gli stati in generale, e in questo caso lo stato Greco, dimostrano di comportarsi in maniera uguale alla mafia, che per lucro ha già inabissato tonnellate di materiali tossici di varia provenienza, tra i quali ve ne sono di cancerogeni e radioattivi.
Il governo greco ovvero quelle poche decine di stronzi che siedono in parlamento hanno valutato fattibile un disastro ecologico che segnerà il futuro delle prossime generazioni e poi, come sempre, il vantaggio economico sarà nelle tasche dei soliti pochi e si tradurrà nella catastrofe economica dei tanti che con il turismo e la bellezza naturalistica della Grecia ci lavorano.
Se volete potete firmare una petizione che denuncia questa catastrofe ecologica seguendo il link.
Francesco Moretti
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