Questo blog vuole informare su come e quanto sta cambiando la vita di tutti i giorni in Grecia. L'intervento del Fondo Monetario Internazionale, BCE e dell'Unione Europea sta riducendo la Grecia a un paese in cui sarà difficile vivere. Non sono un giornalista e su questo blog voglio raccontare la vita di tutti i giorni, la mia esperienza diretta di come siamo costretti a "sopravvivere in grecia".

Alla pagina dei video di questo blog puoi vedere il nuovo documentario CATASTROIKA con sottotitoli in Italiano e il documentario DEBTOCRACY International Version con sottotitoli in inglese. Molto consigliato è anche la video intervista di Monica Benini "La guerra in Europa" che spiega benissimo ciò che sta succedendo alla Grecia. Nuovo video interessantissimo Fascismo inc anche questo in italiano. Seguendo questo link si possono ascoltare una serie di interventi andati in onda su Radio 2 Rai sul tema musicale Rebetiko, tra gli interventi, oltre alla musica si parla di storia, politica ed economia.

domenica 29 settembre 2013

Oggi è una bella giornata!
Oggi è una bella giornata !...Troppe volte mi sono svegliato e l'incubo non era finito, era ancora lì. Non era un incubo legato al sonno, un sogno brutto da cui ci si risveglia un po' sudati. No, questo incubo proseguiva per tutto il giorno e poi la notte e il giorno dopo e così via...
Per anni abbiamo assistito al crescere incontrastato del fenomeno di Chrisi Avghi. Ogni giorno c'era qualcosa che ce lo ricordava. Ogni telegiornale, ogni radiogiornale, ogni giornale aveva da anni la "rubrichetta dell'odio" ovvero un servizio, una notizia, una pagina dedicata ad un omicidio, ad una violenza ad un sopruso.
Poi, indecente, senza pudore alcuno, la sequela di dichiarazioni di coloro che simpatizzavano il fare violento del fascismo, lo "tsabukas" come viene chiamato in Grecia. Tutti i giorni, come una moda, un modo di fare condiviso e accettato. Un fattore presente da tempo nel quotidiano e pienamente digerito, di cui non ci si deve più vergognare. Come se improvvisamente tutti ci mettessimo a cacare insieme, nei salotti, nelle sale d'aspetto, sui pullman, nelle piazze. Sarebbe tutto pieno di merda puzzolente, ma nessuno ci farebbe più caso. A nessuno darebbe più noia il puzzo dell'altro.
Cantanti, politici, opinionisti, gente dello spettacolo, giornalisti, preti, senza il minimo pudore si dichiaravano "simpatizzanti" di questo modo di fare, e quindi simpatizzanti della violenza del più forte contro il più debole. Simpatizzanti del nazismo di Chrisi Avghi. Un mantra che veniva ripetuto ogni giorno e che stava pericolosamente entrando nella testa della gente, dei ragazzi. Nelle scuole i giovani stavano in molti credendo a questo eroismo marcio, della bandiera, della nazione, dell'identità cristiano ortodossa e quindi la caccia allo straniero, al diverso da cui ci si deve difendere.
Il nazional-nazismo di Chrisi Avghi ha dato alla parte peggiore della società l'occasione di sentirsi "i migliori", le persone elette. Tutti coloro che per una vita sono stati mediocri, frustrati, sfigati, ottusi e limitati nei ragionamenti, con Chrisi Avghi si sentivano importanti, intelligenti, accettati. Potevano esprimersi con ragionamenti che non necessitavano di grande sforzo intellettivo. Bastava liberare la parte peggiore di se stessi, l'istinto più meschino.
Chrisi Avghi non è un partito di soli picchiatori, di gente ritardata che si veste come dei soldati e che in gruppo va ad uccidere gli stranieri. La maggioranza dei votanti di questo partito sono gente "normale", vestita normale, gente che incontri tutti i giorni e che fa un lavoro normale, un maestro, un impiegato del comune, un netturbino, un avvocato, una casalinga, un commerciante ecc.. Si nascondano dietro questa normalità per votare un partito nazista. Se hai perso ogni vergogna, ogni rispetto per la dignità umana, essere di Chrisi Avghi è facile e soprattutto non costa niente. Dicono che lo fanno per la Grecia, per salvarla dai politici corrotti, disonesti che hanno permesso che il paese finisse così in basso economicamente e moralmente. Perché al contrario di questi traditori della patria, loro, solo loro sono i puri. I giusti.
Chi fa parte dell'organico di Chrisi Avghi, fino ad oggi, sapeva che poteva contare sull'intoccabilità. Poteva fare tutto ciò che voleva senza rischiare niente. Per anni sono andati indisturbati a picchiare, ad uccidere. Mai un arresto. Era ovvio, era evidente che la polizia stava con questa gente. Ne condivideva le finalità e le modalità.
In questo incubo durato anni le cose funzionavano alla rovescia. Se un cittadino si rivolgeva alla polizia per denunciare una violenza da parte dei nazisti di Chrisi Avghi veniva insultato, in alcuni casi malmenato e arrestato. Perché secondo questa logica perversa, la violenza dei militanti di questo partito era come un'etichetta. Se su di te era stata apposta questa etichetta vuol dire che fai parte del nemico da combattere, che sei dall'altra fazione, che sei anarchico, comunista, antifascista, straniero, omosessuale, solidale con il più debole o sognatore di un mondo diverso da questo, dove c'è spazio per tutti e per tutte le culture diverse dalla tua. E questo bastava per essere puniti, per farti rimpiangere di avere un cervello. Sono centinaia i casi in cui la polizia si è comportata tale e quale ai fascisti. Ma questo non veniva visto, non veniva creduto.
Pensare ed esprimersi non era vietato, siamo ed eravamo in democrazia, ma stava diventando diciamo fortemente sconsigliato.
Si poteva ovviamente dire la propria opinione, ma a bassa voce, stando un po' attenti. Come nell'epoca della dittatura, c'era il rischio di essere sentiti dalla persona sbagliata, dalla classica persona "normale" che avrebbe potuto anche segnalarti ai picchiatori nazisti.
Fare arte e cultura era diventato un po' pericoloso, era pericoloso alimentare un immaginario diverso da quello dominante. Insegnare aprendo ad altre interpretazioni, proporre qualcosa diverso dal pensiero dominante era un po' pericoloso. Molti sono stati i casi di insegnati minacciati e spettacoli teatrali interrotti dal fanatismo fascista.
Sembrava di vivere in un romanzo di Kafka dove la realtà è allucinazione e l'incubo non finisce con il risveglio. Loro, i fascisti "normali" non erano tanti. Meno di noi. Ma sembravano fortissimi fino a quando sono rimasti intoccabili. Avevano dalla loro parte la polizia, i tribunali, i giudici. Si sentivano la parte giusta della società.
Purtroppo c'è voluta la perdita di un'altra vita e un arresto quasi casuale,  e tutto improvvisamente è cambiato. Queste due cose hanno obbligato il governo a cambiare volontà politica. Coloro che sembravano agli occhi delle persone "normali" e naziste i salvatori del paese si sono tutto ad un tratto rivelati la cosa più putrida. Sono bastati due giorni di indagini per "scoprire" che il partito nazista Chrisi Avghi è un associazione a delinquere, che sfruttava i commercianti estorcendoli il "pizzo", che lavava i soldi sporchi, che commerciava in armi, che guadagnava sulle raccolte di vestiario destinate "solo ai poveri greci" organizzando un commercio con gli immigrati, che percepivano uno stipendio per uccidere, torturare, provocare dolore a persone indifese. La loro ideologia malata e meschina non era che un piccolo paravento.
In questo paese dove il ridicolo va a braccetto con il tragico e tutto e il contrario di tutto possono succedere da un momento all'altro, è bastato un soffio, una scurreggetta per distruggere il partito Chrisi Avghi. Decine di arresti hanno colto i vertici del partito nell'incredulità, non se lo aspettavano. E' stato facile trovare le armi nelle sedi di Chrisi Avghi, è bastato volerle trovare. Anche lo stesso Michaloliakos presidente di questa associazione a delinquere si è fatto trovare con due pistole ed un fucile in casa e con 43.000 euro in contanti probabilmente frutto dei loro loschi affari. Adesso verranno aperti i conti correnti, vogliono sapere da dove arrivavano i soldi nelle casse di quel partito che adesso fa schifo a tutti. Sono stati arrestati dei poliziotti che fino al giorno prima erano apertamente e spudoratamente dei banditi amici dei nazisti. E mentre i vertici del partito, umiliati dalle manette, venivano portati in tribunale, a sostenerli solo un gruppo minuscolo e frastornato di militanti del partito. Senza quell'arroganza e quello "tsabukas" che tanto piaceva alla gente "normale".
Oggi sto bene, è stata una bella giornata. L'incubo c'è ancora, non si è dissolto. Ma non lo vivo più io, lo vivono loro.

Questo ometto che a guardarlo bene sembra un po’ il ragionier Fantozzi è il “Principe Führer” del partito nazista Chrisi Avghi, mentre in stato di arresto viene trascinato a forza dalla polizia. La foto è stata presa dal sito www.tvxs.gr


Francesco Moretti

sabato 28 settembre 2013

Trovate armi in casa del presidente di Chrisi Avghi
Ore 16:45 Aggiornamento

In una perquisizione a casa di Nikos Michaloliakos, che si trova agli arresti dalle prime ore del mattino, sono state trovate due pistole ed un fucile, che il presidente del partito Chrisi Avghi deteneva illegalmente. Le armi sono al momento sotto esame balistico. Sono stati trovati anche 43.000 euro in contanti.
Il primo piano del parlamento, dove si trovano gli uffici del partito nazista, è tutt'ora sotto sequestro e a disposizione dei nuclei antiterrorismo della polizia che lo stanno perquisendo. 
Sono in corso due allarmi bomba, uno dei quali è al tribunale di Atene.
Le indagini hanno inoltre portato all'arresto di vari poliziotti membri del partito nazional-nazista. Sono stati arrestati tutti i membri della sede di Chrisi Avghi di Nikea, nel Pireo. Continuano le indagini e i posti di blocco per arrestare i parlamentari nazisti ancora latitanti.
Seguite il blog, le indagini sono ancora in corso ed in rapida evoluzione.
Arresto vertici del partito nazista Chisi Avghi
Ore 10:45 Aggiornamento
Gli arresti tra i parlamentari sono sei, ma molto importanti. Si tratta del "cervello" del partito (se di cervello si può parlare...viste le circostanze). Le indagini chiariranno presto anche da dove arrivava il grosso flusso di soldi che il partito riceveva per pagare la manovalanza fascista. Verranno aperti i conti correnti del partito e degli indagati. Una delle accuse è il "lavaggio dei soldi"....io scommetto che i soldi arrivavano dagli armatori greci. Forse sono un indovino?
I militanti del partito adesso vagano frastornati, si è rotta quella struttura gerarchica da cui venivano comandati e non sanno più cosa fare.  
Arresto vertici del partito nazista Chisi Avghi
Ore 9:45 Aggiornamento
I parlamentari arrestati sarebbero ben sei, vale a dire una buona parte dei 18 che compongono la rappresentanza parlamentare del partito. L'accusa è "associazione a delinquere". Sono attualmente arrestati altri 34 "capetti" delle sedi del partito sparse sul territorio greco.
ATTENZIONE. Arrestati quattro parlamentari ai vertici del partito nazista Chrisi Avghi.
Ore 8:40 Notizia dell'ultima ora.

Secondo alcune informazioni uscite sul canale televisivo Mega, veniamo a conoscenza che nell'ambito di una operazione di polizia a seguito delle indagini sul partito nazista Chrisi Avghi, sono stati arrestati quattro parlamentari. Non è ancora chiaro il capo d'accusa, ma probabilmente potrebbe essere "associazione a delinquere". L'arresto è stato possibile grazie alla fragranza di reato che ha fatto decadere l'immunità parlamentare. Tra loro c'è il presidente del partito Nikos Michaloliakos, il portavoce Ilias Kasidiaris e Iannis Lagos. 

Gli eventi sono in rapida evoluzione, appena sarà possibile il blog verrà aggiornato con le ultime notizie.

giovedì 26 settembre 2013

Destituire il governo e il Presidente della Democrazia. Questo il piano di un gruppo di militari.

Questa notte c'è stata una riunione straordinaria del Άρειος Πάγος ovvero  la Corte Suprema Greca, convocata d'urgenza a seguito di un documento apparso sul sito del Gruppo dei Riservisti delle Forze Speciali Κοινότητας Εφέδρων Ειδικών Δυνάμεων (Κ.Ε.Ε.Δ.).
Il documento in questione, suddiviso in vari punti programmatici, ha destato l'allarme e la mobilitazione della Corte Suprema Greca in quanto in uno dei punti principali si inneggia al rovesciamento del governo e alla destituzione del Presidente della Repubblica.
Come si legge nel documento in questione, l'obiettivo primario a cui fa riferimento il gruppo di ufficiali è: La difesa del nostro paese e l'attuazione dell'articolo 120 della costituzione. (Ricordo che già Michaloliakos, presidente del partito Chrisi Avghi, ne aveva fatto riferimento giorni fa) in questo articolo si sancisce che: il rispetto della costituzione, delle leggi e della patria è un dovere di tutti i greci e tutti i greci sono chiamati a difenderla con tutti i mezzi.
Il documento, che è suddiviso in 15 punti, continua motivando la destituzione di governo e della Presidenza della Repubblica con argomenti di carattere economico. La maggior parte di essi sono riferite alle leggi del "memorandum" imposto dalla Troika e applicate dal governo che di fatto privano il paese delle sue strutture fondamentali.



Al primo punto del documento si inneggia al rovesciamento del governo che sta privando il popolo di lavoro, sanità, istruzione, giustizia, sicurezza, andando contro alla Costituzione.
Il secondo indica come e chi deve prendere la guida del paese. Un governo di emergenza nazionale con a capo il presidente della Corte Suprema, composto da personalità di rilievo fuori dalla scena politica e con la partecipazione dell'Accademia di Atene.
Al terzo punto c'è la sospensione immediata dell'applicazione del "memorandum" e l'allontanamento dai posti decisionali di tutti i politici che hanno concorso alla catastrofe del paese.
Quarto punto: La formazione di una commissione di esame composta da alti giudici per individuare i responsabili della rovina economica della Grecia e di un tribunale costituzionale.
Quinto: Immediata sospensione dei licenziamenti statali.
Sesto: Sospensione di ulteriori imposte per le familiare con reddito fino a 25.000 €
Settimo: Sospensione delle aste e dei crediti alle banche fino al completamento della procedura esaminatrice delle responsabilità delle banche.
Otto: Denuncia del "debito odioso"  (ΕΠΑΧΘΕΣ ΧΡΕΟΣ)
Nove: Divieto di vendita dei beni pubblici e in specifico le industrie legate alla difesa.
Dieci: Sequestro diretto di tutte le attività commerciali, industrie, uffici etc..tedesche sul suolo greco fino al completo pagamento dei debiti di guerra da parte della Germania.
Undici: Eliminare la legge sull'Immunità Parlamentare, tutti i greci sono uguali davanti alla legge.
Dodici: Indagare e controllare il patrimonio economico di tutti coloro che ricoprono cariche pubbliche, per scoprire eventuali arricchimenti illeciti.
Tredici: Immediato controllo sulla legalità delle licenze delle emittenti televisive private,  e relativi pagamenti dei compensi dovuti allo stato.
Quattordici: La difesa dei confini nazionali in Egeo, Epiro, Macedonia, Tracia e Cipro dalle minacce degli stati confinanti e la repressione di tutti i gruppi legati a paesi esteri che fanno un azione nell'interno del paese.
Quindici: Espulsione di tutti gli immigrati clandestini e divieto di esportazione di capitali all'estero, oltre il 20% del reddito imponibile.
Il punto quindici si completa con altre tre specifiche dove si chiede che il Presidente della Repubblica si faccia da parte per facilitare l'applicazione di detto programma da parte delle forze armate. Tutto questo sotto la vigilanza e la garanzia di polizia e dell'esercito.


Come potete capire, la situazione in Grecia è piuttosto grave e confusa. Il governo fa talmente schifo che un gruppo di militari inneggia a destituirlo con un programma sovversivo che per molti punti sembra di sinistra. Ironicamente, potrei dire che dimostrano una sensibilità per i problemi sociali del paese maggiore del governo in carica. Ovviamente di sinistra non sono. In molti punti del programma traspare l'odio razziale e la maniacale fobia dell'invasione dei confini di stato da parte dei paesi vicini. Nel proclama c'è un richiamo alla persecuzione delle minoranze religiose come i musulmani della Tracia (accusati dai nazionalisti di essere alleati dei turchi).


Appare ovvio che Chrisi Avghi è stata coltivata per anni, lasciando che si mischiasse alle istituzioni armate dello stato. Probabilmente sarebbe stata usata in caso di una vittoria della sinistra alle elezioni, come la “Gladio”, l'associazione eversiva parastatale italiana creata per entrare in azione in caso di vittoria del P.C.I. alle elezioni. Questo non è successo, al governo c'è andata Nea Dimokratia. Ovviamente, il primo ministro Samaras, non solo non ha fatto niente per fermare la crescita del fenomeno nazista, ma ha lasciato molti esponenti del proprio partito liberi di esprimersi a favore di una possibile collaborazione con Chrisi Avghi. Molte dichiarazioni sentite in questi ultimi mesi miravano infatti a “sdoganare” questo partito di nazisti e a farlo passare per un partito di “gente normale”. Addirittura, guardando i dibattiti televisivi, l’impressione era che ai politici del governo non piacesse il modo con cui venivano dette le cose da Chrisi Avghi, ma che non ci fosse una vera contrarietà sui contenuti.


Dopo l'omicidio di Pavlos Fissas e a seguito di una serie di rivelazioni pubbliche di militanti di Chrisi Avghi uscite sui giornali, questo partito ha iniziato ad assumere le sembianze di ciò che realmente è: una associazione a delinquere foraggiata con soldi pubblici e con soldi privati provenienti in maggioranza dagli armatori greci.
Le indagini stanno pian piano facendo luce sui retroscena dell'omicidio di Pavlos Fissas, l'assassino sarebbe stato convocato ad uccidere da esponenti di Chrisi Avghi collocati in alto nella gerarchia. Sempre secondo attendibili rivelazioni, questo assassinio, che all'inizio sembrava uno dei tanti, era invece stato programmato e pianificato. Perché?
Probabilmente il parastato, la polizia, l'esercito, e il partito Chrisi Avghi si aspettavano un'altra reazione a questo assassinio. Si aspettavano un'insurrezione popolare come quella che ci fu anni fa a seguito dell'assassinio del giovane Alexis Grigoropoulos, con giorni di manifestazione e chaos in tutta Atene. A quel momento sarebbe entrato in azione il parastato di Chrisi Avghi che insieme a polizia ed esercito avrebbe piegato la sinistra e ristabilito l'ordine davanti all'opinione pubblica del "popolino".
Analizzando il comportamento brutale della polizia nelle manifestazioni antifascisce in seguito all'assassinio di Fissas appare chiaro che la tendenza a far esplodere la rivolta era chiara ed organizzata.
L'arresto dell'assassino Giorgos Roupakias da parte della poliziotta, appare come imprevisto, sembra aver scombinato i loro piani eversivi. Improvvisamente l’opinione pubblica scopre che Chrisi Avghi ha nel suo organico degli assassini stipendiati.
A questo punto, il governo Samaras, messo alle strette, sotto pressione internazionale e spaventato dalla perdita di controllo sul fenomeno dei nazional-nazisti ha deciso di fare quelle cose elementari che avrebbe dovuto fare già da anni per mantenere la democrazia. Una serie di indagini sono partite per accertare le relazioni tra polizia e nazismo. Queste indagini hanno portato immediatamente alle dimissioni di dirigenti di polizia. Il governo, tutto ad un tratto, si è accorto che i militanti di Chrisi Avghi venivano addestrati all'uso delle armi e alle tecniche di combattimento da ufficiali dell'esercito anche all'interno dei campi militari dello stato greco.
Queste sono solo alcuni degli elementi che sono emersi pubblicamente, ma di fatto, ciò che stava succedendo era palese per tutti. Non veniva semplicemente visto da chi doveva vedere e i membri della polizia e dell'esercito simpatizzanti di Chrisi Avghi si muovevano nelle istituzioni con la naturalezza e la tranquillità di chi è sicuro di poter contare sull'impunità più assoluta.
Chrisi Avghi sentendosi tradita dal governo, fino ad oggi il suo più grande alleato, e spiazzata dal fiume di rivelazioni e confessioni di suoi ex-militanti, ha chiamato a raccolta il "nocciolo duro" promettendo "qualcosa di eclatante" nei prossimi giorni. Tutto ciò non lascia sperare niente di buono, specie se pensiamo che i militanti di questo partito hanno armi a volontà e possono contare su ampi settori della polizia e dell'esercito. Oggi è uscito il documento eversivo redatto da un gruppo di militari. Cosa ancora dobbiamo aspettarci  ? Come spesso succede qui in Grecia, il tragico va a braccetto con il ridicolo e tutto si muove in uno scenario grottesco e pericoloso, dove a farne le spese sono i più deboli.

mercoledì 25 settembre 2013

La "soglia di casa" è diventata la "soglia di povertà".

Un vecchio divano, un piccolo fornellino a gas, scatole di cartone e ceste di plastica hanno la funzione di armadio, comodino e cassettiera. Non c'è un frigorifero, non c'è un bagno e soprattutto non c'è un tetto. Mancano ovviamente tante altre cose che completano l'idea di abitazione che ogni uno di noi ha nella propria mente.
Situazioni abitative disperate come quella della foto sono sempre più frequenti, specialmente ad Atene. Chi vi abita non lo fa per scelta, non lo fa per cultura, lo fa perché non può fare altrimenti. Questo genere di accampamento urbano che fino a qualche anno fa connotava una ristretta cerchia di persone, zingari, barboni e più in generale persone che per vari motivi vivono ai margini della società, adesso è diventato per molti pensionati l'unica forma abitativa possibile.
I "margini della società" si sono allargati fino ad inglobare persone che nella propria vita hanno avuto un lavoro, che hanno una pensione, che avevano una casa. Spesso si tratta di persone anziane che non hanno una famiglia, non hanno figli o parenti stretti. Vivono la propria tragedia economica soli. Non hanno perso la dignità di persone, il tracollo economico che all'improvviso gli ha portati a vivere sul marciapiede è stato veloce e improvviso. Ancora non hanno perso le abitudini che fanno di una ambiente una casa. Il signore ritratto nella foto si trova nel cuore di Atene, in una delle zone più esclusive del centro tra Kolonaki e il Parlamento, accanto al muro di cinta dell'ospedale Evanghelismos. Con dignità, spazza il marciapiede che adesso è diventato tragicamente il pavimento del proprio soggiorno, piccoli indizi ci danno l'idea della vita che si è lasciato dietro. Oggetti d'arredo, qualche soprammobile...oggetti ormai inutili perché non ci sono più mobili nella sua casa. Sono oggetti da cui non si è voluto separare e che adesso appaiono cosi strani e fuori luogo da far accapponare la pelle di colui che li nota.
Questo vuol dire vivere sotto la soglia di povertà. 
La sua pensione non è più sufficiente per pagare un affitto, per pagare le forniture di acqua, luce etc.. per fare la spesa non entra più nei supermercati dalla porta principale ma va direttamente sul retro dove vengono gettate nella spazzatura i prodotti scaduti, oppure raccoglie le poche verdure che a fine dei mercati di quartiere restano in terra. Farmaci e cure mediche? Forse questo è l'unica cosa che ancora gli spetta come pensionato, peccato che in tutta la Grecia stanno chiudendo gli ospedali e che è praticamente diventato impossibile andarsi a curare nelle affollatissime strutture pubbliche ancora funzionanti. 
Per lui è stato tutto così facile e veloce. La sua permanenza al di fuori dei "margini della società" era così precaria che è bastato quasi nulla per farcelo scivolare dentro...e allora io mi chiedo...
Quanto al di sopra delle proprie possibilità viveva?



lunedì 23 settembre 2013

Le indagini sui rapporti tra naziste e forze dell'ordine causano le prime eccellenti dimissioni nella polizia.

Molti ufficiali di polizia hanno oggi presentato le loro dimissioni, formalmente motivate come "motivi personali" ma appare chiaro che sono collegate alle indagini sulle infiltrazioni del partito nazista Chrisi Avghi nella polizia. A dimettersi sono stati: il direttore della polizia dell'isola di Evia, il direttore e l'ufficiale di servizio del reparto sicurezza (Digos) di Chalkida, il tenente Giorgos Dikopoulou responsabile del dipartimento di polizia del sud e il direttore generale della polizia del distretto centrale della Grecia, il tenente Apostolos Kaskanis. Resteranno fuori servizio almeno fino al compiersi delle indagini.
Dopo l'uccisione di Pavlos Fissas si registra una rottura dell'omertà da parte di ex-membri del partito Chrisi Avghi, sono infatti apparsi confessioni su numerosi giornali che mettono in luce le attività del partito nazional-nazista e soprattutto le connessioni tra i vertici della polizia e il partito.
Anche l'esercito non resta fuori da questa putrida pagina della storia greca in tempi di democrazia. Sarebbero diversi gli ufficiali dei corpi speciali dell'esercito che hanno prestato le loro competenze per addestrare i membri di Chrisi Avghi all'uso delle armi.
Anche nell'ambito della Magistratura vi sarebbero ampi spazi di tolleranza verso i crimini fatti dai nazisti. A sporgere questa denuncia è stato il parlamentare, Dimitris Papadimouli, del partito di sinistra Syriza.
Tutto questo è senz'altro positivo, ma volendo commentare non posso che dire..meglio tardi che mai.
Le relazioni tra nazisti e polizia sono note e documentate con video e testimonianze fin dai primi anni novanta. Se pensiamo che le prime indagini sull'argomento sono scattate nel 2013 e solo a seguito di un plateale omicidio che ha visto apertamente complici militanti nazisti e polizia, in quale altro modo potrei commentare. Dai primi anni novanta ad oggi sono passati più di venti anni in cui si sono alternati numerosi governi sia di Nea Dimokratia che del Pasok e nessuno aveva mai né visto, né sentito niente di queste scandalose relazioni tra stato e fascisti.
Tutti i governi sono stati spettatori di questo fenomeno che hanno visto crescere ed incancrenirsi.
Chrisi Avghi grazie al sentimento di nazionalismo che ogni giorno viene pompato nella società greca e alla crisi economica è diventato un partito presente nel parlamento con un bel 7%. In molti lo hanno usato per i propri fini repressivi sociali come l'attuale governo Samaras. Negli ultimi mesi, abbiamo assistito ad una escalation vergognosa di dichiarazioni e commenti fatti da esponenti di governo tesi a sdoganare il partito Chrisi Avghi e a farlo sembrare un partito di "gente normale", questo per preparare il campo ad una eventuale coalizione di governo Nea Dimokrazia - Chrisi Avghi. E adesso, solo adesso, il governo Samaras gioca la carta democratica. Ci sono volute le numerose pressioni internazionali e la morte di un giovane greco. Le indagini sono ovviamente in mano alla polizia greca, questo non lascia ben sperare, è come se Toto Reina fosse a capo delle indagini sulla Mafia...
Fascisti in Grecia 
Come sta affiorando in questi giorni (grazie a quest'ultimo tragico evento) questo partito nazional-nazista è assimilabile a una vera e propria associazione a delinquere di stampo mafioso che sfrutta per fini personali i soldi raccolti per le famiglie bisognose, fa commercio in nero dei vestiti e dei generi alimentari destinati ai poveri greci, ha contatti con la mafia e la malavita locale, sono armati, estorcono il "pizzo" ai commercianti, sono pagati e sostenuti dagli armatori greci per i loro fini antisociali e antisindacali ecc..e possono contare sull'appoggio della polizia per coprire i propri sporchi traffici e i loro sanguinari delitti.
Ma la mamma del giovane "Chrisiavghitis" pensa che suo figlio è una brava persona che raccoglie cibo e indumenti per i greci più poveri. La vecchiettina si sente più sicura se ha vicino un giovane che la porta a riscuotere la pensione. Il vicinato apprezza l'attività volontaristica per migliorare il quartiere. La televisione li descrive come forzuti e potenti. Il loro elettorato pensa che siano contro il "memorandum" e addirittura contro il capitalismo
....in realtà non sono niente di tutto questo....
Sono solo assassini stipendiati.


venerdì 20 settembre 2013

Aggiornamento sull'omicidio di Pavlos Fissas. Parla sua madre in una trasmissione in tv: << c'è un video che descrive l'accaduto >>
Non è facile sapere se la poliziotta che ha arrestato Georgos Roupakias immediatamente dopo l'omicidio l'abbia fatto per sbaglio, oppure scossa dal terrore di vedere la morte di un giovane davanti ai propri occhi, abbia agito in uno stato di semi-incoscienza. Ogni giorno escono nuovi particolari, nuove testimonianze e piano piano questa brutta storia si fa sempre più putrida, aumenta il numero dei poliziotti presenti sul posto, vengono fuori particolari sulle connivenze tra polizia e nazisti per cui si stenta a credere che la poliziotta abbia volutamente e coscientemente fatto il proprio dovere.
Infatti, sul luogo dell'omicidio vi erano ben 12 poliziotti arrivati con sei motociclette che non si sono mossi, hanno osservato i fatti con un cinismo incredibile. Non si sono mossi neanche quando la ragazza di Pavlos è andata piangendo a pregarli di intervenire, le hanno risposto << figurati se ci mettiamo contro a questi muli >>. Questi poliziotti sono arrivati insieme alla squadraccia di fascisti, questo è adesso comprensibile in quanto, secondo varie testimonianze, il capo della polizia del quartiere di Nikea è lui stesso di Chrisi Avghi.
Quindi in quel quartiere chiamare Chrisi Avghi o la polizia è una cosa che si fa con lo stesso numero di telefono.
Molti di questi particolari le ho appresi direttamente dalla voce di Maddalena, la madre di Pavlos Fissas intervenuta telefonicamente ad una trasmissione giornalistica. E' proprio la signora Maddalena ad informarci che esiste un video ripreso da un terrazzo dove è possibile vedere tutto l'accaduto, << ..il ragazzo che l'ha ripreso ha fatto l'errore di darlo alla polizia. >>. Fortunatamente ne ha conservato una copia, perché chiaramente la polizia nega pubblicamente di saperne qualcosa, sia del testimone che del suo video. 
Parla con sicurezza la mamma di Pavlos, si sente che la sua voce è intrisa di dolore, ma non si lascia andare, sa che ha cose importanti da dire. Ho avuto l'impressione che non ci volesse dire tutto, per tutelare il ragazzo che ha fatto le riprese. Oltre a ricordare la figura del figlio, descrive il ruolo giocato dalla polizia, complici degli squadristi e il tentativo dei fascisti di aggredire suo figlio
<< Pavlos è rimasto solo davanti ai fascisti per coprire la fuga dei sui amici, in tre hanno provato ad aggredirlo ma non ce l'hanno fatta, mio figlio non aveva un graffio>> Pavlos sapeva difendersi sia con le mani che con le parole.
C'è voluto l'arrivo di Georgos Roupakias che è arrivato sul posto in macchina armato di coltello per ferire a morte Fissas. Come nella tradizione fascista, come un vigliacco.
Le ultime rivelazioni descrivono il Roupakias un assassino pagato come tanti altri, si trovava a casa quella sera, a vedere la partita quando è stato contattato tramite una telefonata sul cellulare da una persona ancora ignota (forse uno molto in alto nella gerarchia di Chrisi Avghi), è stato chiamato a fare il proprio sporco lavoro. L'unica cosa che un balordo come lui poteva fare.
Le indagini vengono portate avanti dalla polizia, l'unica che può farlo. Questo, come potete capire non aiuta per niente a conoscere la verità. Nonostante tutto però, qualcosa trapela e la situazione della polizia stessa si aggrava, diventa imbarazzante ed impresentabile. Ovviamente per noi, per gli anti-fascisti, queste non sono per niente delle novità, ma molti greci sono rimasti scioccati da questa evidente collaborazione tra fascisti e polizia. Come fossero la stessa cosa.
Comunque per sbaglio o per caso che l'abbia fatto, bisogna ringraziare la poliziotta che ha arrestato Georgos Roupakias, altrimenti anche questo ennesimo omicidio sarebbe stato compiuto da ignoti.
La mamma di Pavlos ha concluso la telefonata chiarendo che suo figlio non apparteneva a nessun partito, <<non attaccateli etichette addosso, Pavlos era uno spirito libero e se volete sapere chi era, ascoltate le sue canzoni >>.

 Il video dell'intervento telefonico della madre di Pavlos alla trasmissione in tv: http://tvxs.gr/news/ellada/mitera-fyssa-yparxei-binteo-apo-ti-dolofonia 

A destra l'assassino di Pavlos Fissas, Giorgos Roupakias, in compagnia di Barbaroussis, parlamentare di Chrisi Avghi

Governo greco e nazional-nazismo...Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde


L'esecuzione a freddo del giovane Pablos Fissas ha scioccato il paese, altrettanto scioccante è stato il comportamento della polizia che non solo non ha difeso un cittadino dall'attacco violento dei nazisti di Chrisi Avghi, ma l'ha osservato fino al tragico epilogo, di fatto agevolando l'opera assassina della squadraccia fascista.
L'azione delle così dette "forze dell'ordine" durante le manifestazioni antifasciste del giorno seguente è stato a dir poco vergognosa. Di nuovo vi è stata una stretta collaborazione tra polizia e fascisti documentata in molti video.
C'è stata una violenza premeditata che ha colpito chiunque si trovasse in strada a manifestare. Sono stati decine e decine i traumi più o meno gravi riportati soprattutto da ragazze e ragazzi in età scolare. La testa dei manifestanti è stata presa particolarmente di mira, come ci raccontano i medici dell'ospedale Tzanio, una lunga fila di traumatizzati è rimasta per lungo tempo in attesa di farsi ricucire le ferite alla testa, ferite aperte dai manganelli della celere greca. Un ragazzo ha perso un occhio.
Chi ha permesso tutto questo? Chi impartisce gli ordini alla polizia? Chi si dimostra indifferente alle più elementari regole democratiche?
La risposta è evidente. Il governo greco.
Ieri, il primo ministro Antonis Samaras si è presentato in un messaggio video dove dopo aver lodato i greci per gli enormi sacrifici che ogni giorno affrontano, dopo aver impartito il solito "pippone" sulla patria, sulla dignità del popolo greco nell'affrontare i problemi economici e dopo aver indicato "la luce" alla fine del lungo tunnel in cui si trova ancora la Grecia si è ovviamente soffermato sull'argomento "popolo greco unito difronte alle difficoltà del paese" dicendo con faccia particolarmente seria e preoccupata che non è l'ora di dividersi e che non permetterà che un partito di nazisti e assassini si annidi nel parlamento.
Purtroppo per lui, a molti è sembrata proprio una retorica dell'ultimo minuto. La politica di Samaras è da sempre basata sul nazionalismo e sul neo liberismo, due argomenti che usa insieme, come il bastone e la carota per l'asino.
Con il neo liberismo distrugge e umilia la Grecia svendendo tutto ciò che è pubblico al privato e alle multinazionali, umiliando la forza lavoro con stipendi da fame o peggio ancora, costringendola ad una micidiale disoccupazione che ha fatto andare alle stelle il numero dei suicidi.
Con il nazionalismo fa leva sul "grecismo" galoppante che una buona parte dei greci ha nel proprio DNA. Sa bene che il popolino conservatore si sente bene e si rilassa se gli vengono ripetuto con insistenza il fatto che è greco e cristiano ortodosso, due cose di cui essere fieri, due cose da difendere con eroismo e fanatismo.
La propaganda che Samaras ha usato per andare al potere è stata tutta concentrata sul creare "un pericolo immigrati", un pericolo da cui la "grecità" doveva essere salvata. Questo pericolo è stato costruito giornalmente con le politiche xenofobe e con l'informazione giornalistica, pompandolo e aumentandolo a dismisura.
Da questa politica di xenofobia impugnata da Samaras è nato il fenomeno di Chrisi Avghi, da questa paura del diverso, del colore della pelle diverso, della religione diversa, della cultura diversa.
I nazisti greci sono potuti così salire dallo 0,05% fino al 7% con cui sono entrati in parlamento. E proprio verso gli immigrati si è rivolta la follia omicida del nazional-nazismo di Chrisi Avghi. Ogni notte ad Atene ci sono omicidi di stampo razzista, ma nel governo nessuno se ne accorge o almeno tutti fanno finta di niente. Questi immigrati non esistono, non hanno documenti, non hanno identità e quindi...non hanno dignità. Anche questa è una strategia del governo, si tengono gli immigrati in clandestinità perché conviene. Conviene a chi li deve eliminare la notte e conviene a chi gli deve sfruttare come forza lavoro da schiavizzare. Se non esisti sulla carta non hai nessun diritto, nessuna assistenza.
Samaras e il suo governo sono i principali responsabili del fenomeno Chrisi Avghi e adesso che la follia nazista ha iniziato ad allargare il proprio obbiettivo passando apertamente all'omicidio di carattere politico, il primo ministro gioca la carta democratica...è facile adesso sembrare democratico, specie mettendosi accanto ad Hitler.
Come nel racconto di Dr. Jekyll e Mr. Hyde, Samaras ha creato un mostro e adesso non sa bene come disfarsene, c'è il serio rischio che il mostro prenda il sopravvento.
Samaras si trova nella situazione scomoda di dover prendere la presidenza dell'Unione Europea il prossimo gennaio, ma con in mano un paese impresentabile al resto dell'Europa. Lo schifo generato dal rigurgito nazista in Grecia è riuscito a guastare anche gli stomaci più forti dei vertici europei. Da qui l'esigenza e l'urgenza di correre ai ripari, come al solito troppo tardi. Il governo greco, pochi mesi fa, si era trovato di fronte alla possibilità di fare una legge antirazzista, ma ha preferito spaccarsi e perdere un pezzettino (Demokratiki Aristera usci in quell'occasione) piuttosto che fare una legge che mettesse in difficoltà Chrisi Avghi.
Adesso i nazional-nazisti di Chrisi Avghi siedono comodamente nel "salottino bene" e se pur non hanno la benché minima idea di cosa sia la democrazia usano le leggi dello stato e la costituzione.
Michaloliakos, presidente di Chrisi Avghi si è andato a leggere la costituzione e ha trovato che nel suo ultimo articolo, il 120, c'è scritto che "ο σεβασμός στο Σύνταγμα και τους νόμους που συμφωνούν με αυτό και η αφοσίωση στην Πατρίδα και τη Δημοκρατία, αποτελούν θεμελιώδη υποχρέωση όλων των ελλήνων (...) H τήρηση του Συντάγματος επαφίεται στον πατριωτισμό των Eλλήνων, που δικαιούνται και υποχρεούνται να αντιστέκονται με κάθε μέσο εναντίον οποιουδήποτε επιχειρεί να το καταλύσει με τη βία.» ovvero che il rispetto della costituzione, delle leggi e della patria è un dovere di tutti i greci e tutti i greci sono chiamati a difenderla con tutti i mezzi (...anche con le armi).
Questa risposta suona come esplicita minaccia verso una eventuale legge del governo per mettere in clandestinità il partito Chrisi Avghi. Se pensiamo inoltre che proprio questo partito è da considerasi un "partito armato" e che può contare su ampi settori di polizia ed esercito...cosa si evince?

Francesco Moretti



giovedì 19 settembre 2013

Nuovi importanti particolari sull'omicidio di Pablos Fissas
Ci sono nuovi e inquietanti particolari sull'assassinio di Pablos Fissas al riguardo del ruolo avuto dalle forze dell'ordine nell'accaduto. Secondo una testimonianza ascoltata in televisione, potrebbero essere addirittura considerate complici dell'omicidio.
Secondo una ricostruzione dei fatti da un uomo di nome Giannis, abitante del quartiere appare evidente come la polizia fosse presente sul luogo del delitto già alcuni momenti prima dell'accoltellamento del giovane. 
Il testimone, che sembra attendibile, ci racconta di essere passato davanti alla caffetteria con i propri cani ed in compagnia della moglie, stava rincasando, ma vedendo la scena di tensione davanti al bar si è fermato per capire cosa stava succedendo. Sul marciapiede difronte, vi erano appostati circa una trentina di ragazzi, per un buon numero erano vestiti di nero. Tre di questi ragazzi hanno aggredito e picchiato un ragazzo giovane facente parte del gruppo di Pablos Fissas che successivamente si è rialzato ed è riuscito a scappare. La moglie del signore che ha rilasciato la testimonianza, presente sul posto e a circa cinque metri dall'accaduto, a quel punto ha chiesto allo stesso Pablos: Vi state picchiando per il calcio? La risposta è stata: No signora, sono gente di Chrisi Avghi.
A detta del testimone, durante questo primo pestaggio erano già presenti sul posto alcuni poliziotti giunti pochi minuti prima con quattro moto (potrebbero essere stati addirittura 8 agenti, due per ogni moto). A quel punto, il testimone  e sua moglie sono rincasati portando i cani in casa, considerando l'intervento della polizia come risolutivo del conflitto
<< ...ho pensato che la situazione fosse sotto controllo.. >>
Il testimone è quindi salito in casa per portare i cani ed immediatamente è sceso di nuovo in strada con suo figlio. Tutto questo è avvenuto nel giro di pochi minuti. L'immagine che si è trovato davanti è quella di Pablos ferito gravemente, sdraiato a terra nell'abbraccio della sua fidanzata.
Un passo dell'intervista mi ha colpito in particolare, quando il giornalista televisivo gli ha chiesto di precisare se al momento che i fascisti fronteggiavano Pablos vi fosse già presente la polizia sul posto. Il testimone ha risposto: << ...Si, la polizia era presente. Comunque i membri di Crisi Avghi si comportavano come se non ci fosse...>>. Quindi, anche l'esecutore materiale dell'omicidio è uscito dalla sua auto con il coltello in mano e pronto ad uccidere, non ritenendo affatto un ostacolo gli agenti di polizia presenti sul posto.
Secondo altre testimonianze, pare che la poliziotta che ha eseguito l'arresto abbia esclamato << ...όχι και με το μαχαίρι..>> (no anche con il coltello) viste le circostanze penso che volesse dire: va bene picchiare in trenta una persona, ma adesso il coltello mi sembra troppo...
Questo per chiarire che quando dico che: in Grecia c'è di nuovo la dittatura...non sto esagerando. I criminali hanno già l'appoggio della polizia e l'impunità, che cosa vorrebbero ancora un premio per le loro violenze? E in più, come è possibile che un partito dell'opposizione che conta 18 parlamentari e una percentuale inferiore al 7% possa controllare così facilmente le forze di polizia? La risposta è ovvia. Il governo ha le sue pesanti responsabilità...dica quel che dica.
Il video dell'intervista a cui si riferisce l'articolo è in greco ed è visibile sul sito di TVXS seguendo il link: http://tvxs.gr/news/ellada/ta-grafeia-tis-xa-ormitirio-tis-dolofonias-fyssa
Oggi manifestazioni antifasciste in tutta la Grecia.
Aggiornamento. Ore 24:50.

Nel quartiere di Kerazini a Pireo, teatro dell'omicidio di ieri è ancora in corso la manifestazione antifascista. La repressione della polizia è durissima e ben organizzata.  In migliaia di persone hanno sfilato per le strade del quartiere, una folla compatta e decisa a dire no all'ennesima provocazione fascista.
La polizia ha attaccato il corteo cercando di provocare il panico tra i manifestanti. L'uso di lacrimogeni è massiccio. La polizia è scatenata, cerca di fare tutto ciò che Chrisi Avghi non può ancora fare. Sono tutt'ora in stato di fermo più di 70 persone, 23 arrestate e molti sono i feriti ricoverati nell'ospedale Tzanio con ferite causate dall'uso smisurato della violenza da parte della polizia. Secondo la testimonianza di un medico dell'ospedale, molti sono i giovani tra i 16 e i 22 anni con ferite alla testa causate dalle manganellate della polizia. Uno in particolare rischia la perdita di un occhio. Ci sono testimonianze di manifestanti e video dove è evidente che squadre di fascisti, difesi dai cordoni di polizia tiravano pietre sui manifestanti.
Questo è il video: http://youtu.be/fH9CLuJNmtE
Tutt'ora molte persone, nel tentativo di sottrarsi alla repressione violenta della celere greca, si sono rifugiate in appartamenti di privati. Molti condomini si trovano al momento accerchiati dalle così dette "forze dell'ordine" che aspettano di fare irruzione. Non c'è stata nessuna flessione della repressione in atto, neanche davanti all'assassinio spudorato e rivendicato di un giovane, il popolo antifascista non ha il diritto di manifestare, di opporsi. Oggi più che mai è facilissimo essere fascisti in Grecia, si può contare sull'appoggio incondizionato di polizia e governo. Gli interessi legati al memorandum e alla ristrutturazione neo liberista dello stato sono enormi. Il memorandum da finalmente l'occasione alla destra greca di sbizzarrirsi, di fare ciò che da sempre hanno sognato e che non hanno mai potuto fare. Chrisi Avghi si è presentata nel panorama parlamentare greco come forza anti-memorandum ma di fatto sono proprio coloro che sostengono con decisione la politica liberista e antisociale portata avanti da Samaras. Pagati e foraggiati dagli armatori greci, conducano una politica piena di slogan che si rifanno al nazionalismo e grazie al sostegno dichiarato di molti preti hanno conquistato la simpatia di ampi settori del popolino legato alla chiesa.
Le forze dell'ordine sono praticamente in mano ai fascisti, membri di Chrisi Avghi entrano ed escono indisturbati dai cordoni della polizia e durante le manifestazioni fanno il lavoro sporco, in appoggio alla polizia. Ogni notte, ad Atene ci sono aggressioni e omicidi di stampo razzista, ma nonostante l'alto numero di delitti gli arresti fatti dalla polizia sono vergognosamente pochi. Anche in quest'ultimo caso, l'arresto di Georgos Roupakias, assassino di Pablos Fissas sembra avvenuto per caso, per iniziativa quasi privata di una poliziotta che scioccata dall'accaduto ha fatto per sbaglio il suo dovere. I primi a restare stupiti sono stati i suoi colleghi che come spesso fanno sono inermi osservatori dei crimini di Chrisi Avghi. Mi posso immaginare il fascista arrestato, all'interno della questura, circondato da poliziotti che gli danno amichevoli pacche sulle spalle e gli dicono: hai fatto bene, non preoccuparti, vedrai che andrà tutto bene...
La tecnica è la stessa di ogni "dittatura democratica", Nea Dimokratia che è al governo condanna la violenza dei fascisti, ma solo a parole, nei fatti la sostiene, si è rifiutata di fare una legge contro il razzismo per paura di guastare gli interessi di Chrisi Avghi, sa benissimo che la polizia è infestata di fascisti ma questo non solo gli piace, gli conviene. Non è adesso il momento di stupide democratizzazioni delle forze dell'ordine. Sa che in caso di rivolta sociale potrà contare su una doppia forza repressiva, la polizia e i fascisti.
Chrisi Avghi che è all'opposizione si riempie la bocca di slogan che piacciono tanto al greco medio conservatore, a colui che un tempo era del Pasok o di Nea Dimokratia e che ora si è indignato, vedendo la propria vita andare a finire nella merda. Decide quindi di votare un partito dichiaratamente nazista, tanto non ha niente da perdere. Le sue analisi politiche sono sempre state stitiche ed elementari, non ha nessuna paura di perdere la libertà di espressione perché non sa neanche di cosa si tratti. Così, sia il governo che una cospicua parte dell'opposizione spingono verso la stessa direzione, usando gli stessi meccanismi retorici, affermando che vogliono il bene della Grecia e dei greci. Uno è la mente e l'altro il braccio. La mente garantisce l'impunità al braccio e il paese va verso la guerra civile.

mercoledì 18 settembre 2013

L'assassino di Pablos Fissas è un membro dell'organico del partito Chrisi Avghi
Si chiama Georgos Roupakias. Nella sua abitazione sono stati trovati  numerosi documenti che lo collegano al partito nazista greco. L'assassino si trova attualmente in stato d'arresto, lo stesso vale per sua moglie e un altra donna che risulterebbe connessa con l'omicidio. Lo stesso Roupakias, (secondo la ricostruzione dei fatti e le varie confessioni) avrebbe telefonato a sua moglie dicendole di far sparire da casa tutto ciò che potrebbe metterlo in relazione con il partito Chrisi Avghi. (non capisco quando e da dove abbia potuto fare questa telefonata, visto che è stato arrestato sul fatto...forse la polizia gli ha fatto un favore?!?)
Oggi, manifestazioni antifasciste in tutta la Grecia.
Aggiornamento. Ore 18. 

A Chania, nell'isola di Creta la sede di Chrisi Avghi è stata attaccata da un gruppo di antiautoritari. Quando il corteo organizzato dagli antifascisti è arrivato nelle vicinanze della sede dei naziolal-nazisti un gruppo di giovani l'ha bersagliata con un fitto lancio di pietre. La polizia schierata a difesa della sede fascista ha fatto uso di lacrimogeni e sostanze chimiche urticanti per difendere la sede e allontanare i manifestanti. La manifestazione è poi confluita in una piazza centrale della città dove per ore è rimasto un folto presidio antifascista.
fotografia da Zarpa.gr
A Patrasso, nella penisola del Peloponneso, durante una folta manifestazione cittadina, un uomo ha estratto la pistola e l'ha rivolta verso un gruppo di antifascisti che stavano manifestando davanti alla sede di Chrisi Avghi. L'uomo, che è stato fermato ed identificato dalla polizia ha dichiarato di voler spaventare gli antifascisti.
Si tratta di un poliziotto italiano in pensione, conosciuto per i suoi cordiali rapporti con la destra eversiva italiana. Sulla macchina su cui viaggiava, una Ford metallizzata con targa italiana, vi era anche un impiegato del Consolato Italiano in Grecia.
Gli attacchi fascisti si moltiplicano in tutta la Grecia.
Ucciso un giovane di 34 anni ad Atene.

Ieri sera, martedì 17 settembre, membri del partito nazista Chrisi Avghi hanno ucciso un giovane uomo di 34 anni ad Atene.
Il giovane ucciso si chiamava Pablos Fissas ed era un cantante hip hop ben conosciuto nella zona dove è avvenuto il fatto.
Pablos Fissas si trovava in compagnia di alcuni amici in un bar e stavano seguendo una partita di calcio, nel corso della serata, una persona del gruppo di amici pare che abbi fatto un commento su Chrisi Avghi. A seguito di questo commento, qualcuno dal bar ha chiamato i membri di Chrisi Avghi che si sono appostati poco dopo nei pressi del bar.

Il gruppo di fascisti ha raggiunto il luogo dell'omicidio con un corteo di moto ben visibile e riconoscibile. La squadraccia era composto da circa una quindicina di membri. Secondo numerose testimonianze, la polizia che si trovava poco distante è rimasta a guardare da distanza.
I membri di Chrisi Avghi hanno potuto quindi accerchiare il gruppo di amici di Pablos e dopo uno scambio verbale sono passati all'aggressione. Pablos si è fatto avanti per difendere alcuni amici più giovani e a quel punto un membro di Chrisi Avghi è uscito dalla propria auto armato di coltello e ha trafitto due volte al petto Pablos. Solo a quel punto la polizia, rimasta tutto il tempo ad osservare l'aggressione è intervenuta. Dalle testimonianze dei presenti, pare che l'arresto dell'assassino è avvenuto grazie all'iniziativa solitaria di una giovane poliziotta che è stata l'unica che ha estratto la pistola ed è riuscita ad immobilizzare l'assassino, mentre il resto dei poliziotti continuava a restare inerme nella propria complice apatia.
Il giovane Pablos, le cui condizioni si sono dimostrate subito gravissime,  è riuscito ad indicare alla polizia l'uomo che lo aveva accoltellato.
L'assassino, che si trova attualmente in stato di arrestato, è un uomo di 45 anni che si è subito dichiarato appartenente al partito Chrisi Avghi. Nonostante questo, il parlamentare fascista Elias Kassidiaris ha dichiarato che i membri del suo partito sono "estranei" a questo tipo di violenze e che sporgerà denuncia contro tutti coloro che oseranno infangare il nome di Chrisi Avghi.
Solo pochi giorni prima, un gruppo di comunisti appartenente al partito KKE è stato aggredito selvaggiamente mentre attaccavano dei manifesti. Un cospicuo gruppo di fascisti armato di mazze chiodate ha aggredito selvaggiamente i comunisti. Numerosi membri del KKE sono finiti in ospedale con serie ferite e per un fortuito caso non ci sono stati morti.
E' sempre più evidente che questi tipi di attacchi fanno parte di un disegno organizzato. Questa escalation di violenza non è affatto casuale in questo periodo di scioperi e agitazioni sindacali. La popolazione è allo stremo delle forze, non funziona più niente. Le scuole sono senza maestri, gli ospedali chiudono, migliaia di persone stanno perdendo il proprio lavoro e andranno ad aggiungersi all'altissima percentuale dei disoccupati, i prezzi sono in continuo aumento e l'impopolarità del governo cresce ogni ora. Tutto questo, come è prevedibile, porterà presto ad una rivolta sociale prevista per settembre-ottobre. Per il governo Samaras non ci sono modi per evitarla, l'unica cosa che può fare è dirottarla verso una sorta di "guerra civile" tra fascisti e antifascisti. E questo sta facendo...

Pablos Fissas era conosciuto nell'ambiente hip hop con il nome di Killah P. Lo voglio ricordare con una sua bellissima interpretazione di un pezzo di Anghelakas: http://youtu.be/qUVGzyrUmgA

giovedì 12 settembre 2013

Due terzi dei lavoratori del settore privato lavorano gratis e nel 2014 si prevede il 31% di disoccupazione.

Secondo i dati dell'Ispettorato del Lavoro Greco, dell'IKA (uno degli enti assicurativi dei lavoratori) e le stime del sindacato, nel settore privato i due terzi dei lavoratori non sono pagati. Si sta parlando di quei lavoratori che ancora hanno il loro impiego, coloro che non sono stati licenziati e si recano ogni giorno sul posto di lavoro normalmente. Questo vuol dire che del milione e ottocentomila lavoratori del settore privato solo una piccola parte che va da 600.000 a 700.000 viene pagato normalmente e con regolarità, gli altri hanno un ritardo sulle loro mensilità che va da un minimo di 3 mesi fino ad un anno.
Secondo gli stessi dati circa un milione di lavoratori di questo settore è andato in vacanza senza ricevere un centesimo, i datori dovrebbero per legge versare tutto l'importo della mensilità dal primo giorno di ferie.
Questo fenomeno è iniziato nel 2010 ed è andato progressivamente aumentando. I governi che sostengono il "Memorandum" si rifiutano di vedere che il potere di acquisto dei lavoratori è caduto in maniera catastrofica e di conseguenza c'è stata una forte contrazione dei consumi. Spesso le aziende sono indebitate e non riescono a pagare gli stipendi con puntualità, in altri casi anche le aziende che ancora hanno liquidità e potrebbero pagare con regolarità le mensilità si avvalgono di questo trend negativo e non pagano i loro lavoratori.
Perché un lavoratore sceglie di andare ogni giorno a lavorare e non ricevere lo stipendio? Facile da capire, se in teoria un lavoratore non pagato e un disoccupato sono quasi la stessa cosa, in pratica non lo sono. Infatti il lavoratore non pagato può almeno sperare, se pur con gran ritardo, di ricevere ciò che resta del suo stipendio. Il disoccupato sa che solo un miracolo potrà farli trovare un nuovo posto di lavoro. Con questo ricatto ogni giorno circa 1.200.000 lavoratori si recano nei loro posti di lavoro non sapendo quando e se riceveranno il loro stipendio.
Le cifre parlano chiaro, i dati sulla disoccupazione raccolti in maggio ci segnalano un 27,6% disoccupazione (il dato si riferisce solo a coloro che sono iscritti nelle liste degli uffici di collocamento) e un agghiacciante 62,9% di disoccupazione giovanile (ovvero da 18 a 25 anni). Le previsioni per il futuro sono anche peggio, per il 2014 si prevede che la disoccupazione salga fino al 31% e che ci vorranno ben 20 anni perché il dato della disoccupazione torni più o meno al 10% (come era nel 2009 all'inizio della crisi economica).


Francesco Moretti

martedì 10 settembre 2013

Grecia, suicidi in aumento vertiginoso.

Oggi, 10 settembre 2013 è la "Giornata Mondiale di Prevenzione del Suicidio". Oggi, ricercatori, esperti, psicologi,  istituzioni e tutte le persone sensibili a questo problema avranno l'occasione di discutere, riflettere e se possibile trovare una maniera per frenare questo fenomeno in esponenziale aumento. Qui in Grecia ha un valore particolare questo giorno, mai come in questi ultimi tempi è stato importante parlarne. I suicidi sono in grande aumento in Grecia, se ne contano mediamente due al giorno. In tutto il pianeta si calcola che vi sia un suicidio ogni 40 secondi, e l'indice di mortalità globale di 16 per 100.000 persone. In Grecia nel triennio 2009-2011 i tassi di suicidio sono raddoppiati, passando da un rapporto di 2,5 persone (uno dei più bassi su scala mondiale) a 5 persone ogni 100.000, raggiungendo la cifra impressionante di 1245 suicidi in tre anni. Ma il dato è ancora più impressionante se pensiamo che il tasso di suicidi registrato nel 2011 è cresciuto del 26,5% rispetto al 2010 e del 43% se confrontato con i dati del 2007 (il 2007 è stato l'ultimo anno prima della crisi). Il numero di suicidi è in crescente ascesa e anche se non sono ancora disponibili i dati generali degli anni 2012-2013 possiamo immaginare che il fenomeno sia di dimensioni enormi, basti pensare che nel 2007 ci sono stati 328 suicidi che sono andati progressivamente aumentando fino ai 477 del 2011. La regione della Grecia più interessata dal fenomeno è Creta con 37 suicidi nel 2011 e 49 nel 2012. Nel 2013 sono già 34 i casi registrati solo a Creta fino al 27 agosto....e come ho detto in precedenza i dati del 2012-2013 non sono ancora disponibili.
La grande maggioranza di suicidi interessa la popolazione maschile, il 35% sono disoccupati, seguono i liberi professionisti e i pensionati e se solo alcuni anni fa il fenomeno era legato a motivi di salute, negli ultimi anni la causa principale è la depressione e le cause economiche e sociali.
Parliamo della Grecia, un paese dove culturalmente la prassi del suicidio è sempre stata cosa estranea, è proprio per questo motivo che questi dati agghiaccianti colgono impreparate le istituzioni e la società. Il pregiudizio verso il suicidio crea una sorta di vergogna tra i familiari di chi decide di togliersi volutamente la vita, proprio per questo motivo i dati che sono a disposizione potrebbero non presentare per intero le dimensioni del problema. Molti casi di morte sono infatti registrati dai familiari sotto altre cause.
La perdita del lavoro è diventata una cosa comunissima, si perde il lavoro in maniera facile, con una spiegazione sbrigativa del datore di lavoro. Spesso la perdita del posto non è determinata dalla chiusura dell'azienda, si licenzia il vecchio personale per riassumere altre persone con i nuovi contratti, decisamente più vantaggiosi per il datore, sia dal lato economico che dal lato della flessibilità. Le nuove leggi in materia lo permettono, infatti il "Memorandum" che doveva risollevare le sorti dell'economia greca l'ha affossata ancora di più nel baratro del fallimento. Sembrava che la mancanza di diritti lavorativi per i dipendenti fosse direttamente collegata con la ripresa economica della Grecia, ma evidentemente non è stato così. Poi, ovviamente, il lavoro lo si perde anche perché la propria azienda, negozio, ospedale, scuola ecc.. chiude per mancanza di lavoro, di clienti o peggio ancora (come nel caso di ospedali e scuole) per volere del governo, per rispettare gli accordi presi con la Troika, è stato deciso che verranno mandati a casa 12.000 lavoratori statali e da qualche parte vanno levati... Al momento che si perde il lavoro si sa già che sarà pressoché impossibile ritrovarlo, specialmente ad una certa età. Sono tanti quelli che perdono il lavoro ad "una certa eta" e si ritrovano improvvisamente esclusi dal sistema sanitario perché non sono più in grado di potersi pagare l'assistenza sanitaria. Intanto, la vita va avanti, male, con mille problemi. I figli ancora da crescere o già grandi ma disoccupati o nella migliore delle ipotesi con 500 euro al mese di stipendio. Il mutuo della casa che non è sceso di un centesimo, l'incubo di poterla perdere da un momento all'altro. Le spese giornaliere che sembrano delle montagne invalicabili, l'assicurazione della macchina, la benzina, il petrolio da riscaldamento, l'acqua, l'energia elettrica ecc.. tutte cose che sono aumentate tantissimo dall'inizio della crisi economica.
Si fanno meno figli o addirittura si decide di non farli, sia perché non si è in grado di mantenerli, ma anche perché non vi è prospettiva per il futuro, la depressione è forte e chiude la possibilità economica e sociale di fare ogni investimento per il futuro. Anche i figli sono un investimento, un investimento per la vita, in un certo senso una continuazione della propria persona. Un tempo si consegnava ai figli tutto ciò che si aveva, la casa, le terre, il proprio lavoro, adesso che ogni prospettiva è accecata dalla crisi economica e dalla mancanza di fiducia nel futuro tutto questo ha perso senso. Non a caso nei momenti storici in cui si è vissuto i "Boom economici" ci sono state impennate di natalità, adesso viviamo la crisi economica e il trend è rovesciato, non solo non si mettono al mondo figli, ma come è evidente, un numero sempre maggiore di persone decide di togliersi la vita.
Purtroppo anche la vita è diventata merce e molti non se la possono più permettere...


Francesco Moretti
sopravvivereingrecia.blogspot.gr