Oltre a scrivere ciò che succede in Grecia in tempi di crisi, sono un artista. Queste serie di opere si chiama "Le non-cartoline dalla Grecia" ed è ispirata dalla quotidianità di questo paese.
Per ogni opera si possono leggere dei contenuti che aiutano a capire ciò che c'è dietro.
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Tra
i soggetti che ho scelto e riversato nelle mie opere vi sono immagini
schiette, crude, dal carattere documentaristico, che immortalano un
momento storico della Grecia, tragico e doloroso. A queste immagini
provenienti da una recente realtà ne ho affiancate altre che ne
raccontano un altra quotidiana e sedimentata, ponendosi come
provocazione culturale. Altre immagini invece travalicano i confini
della seriosità e si spingono verso quelli dell'ironia.
Il tragico e il ridicolo, la banalità del quotidiano e l'eccezionalità dell'evento vanno a comporre un collage di immagini filtrate dal mio occhio irrequieto. Nonostante vivo in Grecia da diversi anni, non smetto mai di vedere l’ambiente circostante con sguardo esterno, quasi distaccato, il che mi permette di percepirlo diversamente dagli altri e di individuarne significati che oltrepassano la superficie dell'immagine.
Queste opere che possono benissimo essere definite anche come “non-cartoline” intendono rovesciare l'idea stereotipata della Grecia vista come una mera destinazione turistica, un luogo paradisiaco dalle spiagge idilliache, antica culla della civiltà classica. Alcune delle immagini sono state scaricate da internet, altre sono state presentate in televisione confondendosi tra le migliaia che ogni giorno ci assediano, altre ancora sono state fotografate da me stesso. Il tentativo narrativo è quello di raccontare una Grecia mia, diversa da quella già raccontata, suggerendo altri stimoli interpretativi.
La tecnica:
Questo ciclo di opere è realizzato in "linografia" ovvero i soggetti sono incisi su matrici di linoleum, tramite un lungo lavoro portato avanti con piccoli utensili taglienti. Ad ogni righina del disegno corrisponde un'incisione della sgorbia. L'inchiostratura che precede la stampa, viene fatta con un rullo, ed interessa solo la superficie della matrice. Il risultato finale del lavoro di incisione è una superficie di linoleum scavata, le depressioni della matrice non verranno inchiostrate ed appariranno color carta nella fase di stampa.
La matrice inchiostrata viene a questo punto stampata su carta grazie alla pressione esercitata dal torchio che preme la carta sulla matrice.
Ogni opera è l'intersezione e l'intreccio di due o più stampe dello stesso soggetto ottenute con inchiostri di diverso colore. Ogni stampa viene tagliata a striscioline e poi intrecciata seguendo l'antica logica dell'ordito e della trama.
Questo conferisce una doppia lettura all'opera, una griglia geometrica si stende sulla superficie dell'immagine interferendo con il soggetto. L'occhio dell'osservatore viene quindi trattenuto sulla superficie dell'opera per poi scivolare in profondità ad osservare il soggetto dell'opera.
Note biografiche
Francesco Moretti è nato a Pisa nel 1973. Diplomato in pittura nel 1997 all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Si occupa di pittura, scultura, grafica, fotografia, incisione, installazione, video e decorazione di ambienti. Molte sono le collaborazioni con artisti italiani ed esteri, tra le più significative ricordiamo quelle con Keith Haring e Marco Eberle. Ha esposto in 15 mostre personali e più di 30 collettive tenutesi in gallerie, musei, spazi pubblici e centri sociali in Italia, Grecia, Francia, Svizzera, Turchia, Ungheria e Marocco.
Ha presentato i propri video in festival internazionali in Italia e all'estero. Ha lavorato nella decorazione di interni per spazi pubblici e privati in Svizzera, Italia e Grecia. Nell'ambito del cinema e del teatro ha curatosia scenografie che disegno luci. Ha curato l'organizzazione di vari eventi artistici, tra i più significativi la mostra "Segni della Strada" per il Comune di Pisa e la Comune di San Bernardo e "Un Segno Inciso Unisce Firenze e Atene", mostra patrocinata dall'Istituto Italiano di Cultura e dall'Ambasciata d'Italia ad Atene. Le sue opere sono presenti in spazi pubblici e in collezioni private in Italia, Svizzera, Grecia e Marocco. Sue opere fanno parte della collezione permanente del museo Laografico del Peloponneso, e della Pinacoteca di Messolongi, Grecia. Dal 2005 vive e lavora tra la Grecia e l'Italia dove oltre all'attività artistica è attivo anche come blogger.
Il tragico e il ridicolo, la banalità del quotidiano e l'eccezionalità dell'evento vanno a comporre un collage di immagini filtrate dal mio occhio irrequieto. Nonostante vivo in Grecia da diversi anni, non smetto mai di vedere l’ambiente circostante con sguardo esterno, quasi distaccato, il che mi permette di percepirlo diversamente dagli altri e di individuarne significati che oltrepassano la superficie dell'immagine.
Queste opere che possono benissimo essere definite anche come “non-cartoline” intendono rovesciare l'idea stereotipata della Grecia vista come una mera destinazione turistica, un luogo paradisiaco dalle spiagge idilliache, antica culla della civiltà classica. Alcune delle immagini sono state scaricate da internet, altre sono state presentate in televisione confondendosi tra le migliaia che ogni giorno ci assediano, altre ancora sono state fotografate da me stesso. Il tentativo narrativo è quello di raccontare una Grecia mia, diversa da quella già raccontata, suggerendo altri stimoli interpretativi.
La tecnica:
Questo ciclo di opere è realizzato in "linografia" ovvero i soggetti sono incisi su matrici di linoleum, tramite un lungo lavoro portato avanti con piccoli utensili taglienti. Ad ogni righina del disegno corrisponde un'incisione della sgorbia. L'inchiostratura che precede la stampa, viene fatta con un rullo, ed interessa solo la superficie della matrice. Il risultato finale del lavoro di incisione è una superficie di linoleum scavata, le depressioni della matrice non verranno inchiostrate ed appariranno color carta nella fase di stampa.
La matrice inchiostrata viene a questo punto stampata su carta grazie alla pressione esercitata dal torchio che preme la carta sulla matrice.
Ogni opera è l'intersezione e l'intreccio di due o più stampe dello stesso soggetto ottenute con inchiostri di diverso colore. Ogni stampa viene tagliata a striscioline e poi intrecciata seguendo l'antica logica dell'ordito e della trama.
Questo conferisce una doppia lettura all'opera, una griglia geometrica si stende sulla superficie dell'immagine interferendo con il soggetto. L'occhio dell'osservatore viene quindi trattenuto sulla superficie dell'opera per poi scivolare in profondità ad osservare il soggetto dell'opera.
Francesco Moretti è nato a Pisa nel 1973. Diplomato in pittura nel 1997 all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Si occupa di pittura, scultura, grafica, fotografia, incisione, installazione, video e decorazione di ambienti. Molte sono le collaborazioni con artisti italiani ed esteri, tra le più significative ricordiamo quelle con Keith Haring e Marco Eberle. Ha esposto in 15 mostre personali e più di 30 collettive tenutesi in gallerie, musei, spazi pubblici e centri sociali in Italia, Grecia, Francia, Svizzera, Turchia, Ungheria e Marocco.
Ha presentato i propri video in festival internazionali in Italia e all'estero. Ha lavorato nella decorazione di interni per spazi pubblici e privati in Svizzera, Italia e Grecia. Nell'ambito del cinema e del teatro ha curatosia scenografie che disegno luci. Ha curato l'organizzazione di vari eventi artistici, tra i più significativi la mostra "Segni della Strada" per il Comune di Pisa e la Comune di San Bernardo e "Un Segno Inciso Unisce Firenze e Atene", mostra patrocinata dall'Istituto Italiano di Cultura e dall'Ambasciata d'Italia ad Atene. Le sue opere sono presenti in spazi pubblici e in collezioni private in Italia, Svizzera, Grecia e Marocco. Sue opere fanno parte della collezione permanente del museo Laografico del Peloponneso, e della Pinacoteca di Messolongi, Grecia. Dal 2005 vive e lavora tra la Grecia e l'Italia dove oltre all'attività artistica è attivo anche come blogger.