Freddo e miseria, in Grecia si muore.
La Grecia non è un paese freddo e spesso il freddo invernale tarda ad arrivare. Vi sono tuttavia tre o quattro mesi dove il freddo si fa sentire, in special modo in quelle zone della Grecia continentali e montuose. Non è una cosa rara che la colonnina di mercurio scenda anche sotto zero, per fare un esempio in questi giorni di dicembre la temperatura a Giannina è scesa a meno sette gradi nelle ore notturne e nel primo mattino. E così avviene al nord della Grecia, a Sallonicco, Cavalla, Florina e tante altri paesi sparsi nelle zone montuose.
Non serve avere una temperatura sotto lo zero per desiderare una casa calda, eppure questo desiderio per migliaia di famiglie è un sogno irrealizzabile. Il taglio degli stipendi che ha colpito la maggioranza dei lavoratori del settore pubblico e privato ha decurtato in media il 40% dei salari e come se non bastasse la pressione fiscale è aumentata in maniera esponenziale. Il risultato di questi due fattori si traduce in milioni di persone vivono attualmente rasentando la soglia della povertà. A questa situazione economica tragica va aggiunto il fatto che da due anni il governo ha tolto lo sconto sul petrolio da riscaldamento. Esistevano infatti, fino a due anni fa, due prezzi diversi per il petrolio da riscaldamento e per quello da trazione (diesel), quello da riscaldamento veniva venduto a un prezzo scontato rispetto all'altro perché veniva considerato un diritto potersi scaldare durante l'inverno. Ovviamente esisteva un sistema di vendita diverso dal petrolio destinato alle automobili, veniva infatti chiesto il codice fiscale, un contratto di fornitura dell'elettricità e l'indirizzo di casa in modo da controllare la quantità di petrolio che ogni famiglia comprava a prezzo scontato in modo da evitare che venisse utilizzato anche per la trazione. Non era quindi facile poter usare il petrolio da riscaldamento come petrolio da trazione. Tuttavia un piccolo numero di persone riusciva a contrabbandare questo petrolio a prezzo scontato, in genere proprio coloro che avrebbero dovuto controllare su questa cosa.
Usando questa scusa il governo, in accordo con la Troika ha parificato il prezzo dei due petroli, portandoli tutti e due a circa 1 euro e 40 il litro.
Questo provvedimento pretestuoso e decisamente antisociale ha reso impossibile l'approvvigionamento di petrolio per tantissime famiglie.
Il governo ha poi cercato di lavare la propria putrida coscienza facendo un piccolo sconto sulla fornitura di petrolio alle famiglie più povere, il problema è che per accedere a questa agevolazione bisogna essere così poveri da non potersi permettere comunque di riscaldare la casa, i pochi soldi a disposizione vengono utilizzati per comprare qualcosa da mangiare.
Spesso è il modo con cui viene calcolata la ricchezza e quindi la tassazione che ti esclude da queste agevolazione, agli occhi del governo i greci sono ancora molto ricchi. Una ricchezza che vedono solo loro e che ovviamente non si traduce in consumi.
Questo provvedimento del governo rispetto al costo del petrolio, oltre ad essere antisociale, si è dimostrato anche inutile, infatti avendo di fatto escluso una fetta enorme di persone dalla possibilità di riscaldarsi ha provocato un mancato introito enorme rispetto alle aspettative. I consumi di petrolio sono crollati a picco.
Visto che anche l'energia elettrica ha prezzi inaccessibili, chi ha la possibilità di scaldarsi con un caminetti e stufe a legna lo fa e nelle grandi città si registra una vera e propria emergenza sanitaria dovuta all'inquinamento atmosferico.
In determinati giorni, l'umidità e l'assenza di vento formano una miscela tossica che ristagna a basse quote e che provoca grossi problemi respiratori a tutti ed in particolare ai bambini e a tutte quelle persone che hanno patologie respiratorie.
Un immagine del cielo di Atene |
Chi ha il camino e può permettersi di accenderlo lo fa, ma in molti appartamenti il camino non c'è. Rimane solo il riscaldamento con l'elettricità che per molti è impossibile a causa degli alti consumi che in genere hanno le stufette elettriche. Per altri è impossibile perché non hanno neanche più l'uso dell'energia elettrica. Infatti grazie al provvedimento del governo, chi non ha potuto pagare la tassa sulla casa, il famoso "Charatsi" (che è stato accorpato al pagamento dell'energia elettrica, nella stessa bolletta) è stato privato della fornitura elettrica, questo provvedimento è stato applicato indifferentemente a famiglie che hanno bambini piccoli, persone anziane o malate. Il fatto di aver perso il lavoro ed essere disoccupati è diventato una cosa talmente diffusa da non essere più presa in considerazione.
Questo cinismo totale del governo sta producendo una scia di morte incredibile, quasi con cadenza giornaliere si registrano morti da ossido di carbonio o incendi di case.
Da anni la Grecia non conosceva una povertà di questo genere, povertà che gli è piombata addosso in maniera veloce lasciando tutti scioccati e ovviamente impreparati. Sta di fatto che molti degli incidenti mortali dovuti all'emergenza freddo sono causati da una totale non cultura della sicurezza.
Questa cultura si è persa negli anni, grazie all'uso di metodi di riscaldamento "normali" e non d'emergenza, come quelli dell'immediato dopo guerra. Solo alcuni giorni fa è morta una bambina di tredici anni in un appartamento al nord della Grecia, la piccola era da giorni raffreddata e la mamma ha pensato di stiepidire un po' la stanza dove si trovava con un bracere di carbone. Nel giro di pochi minuti l'ossigeno dell'abitazione è finito e la mamma è svenuta. Quando, dopo alcune ore, la mamma è rinvenuta ha trovato la figlia morta a causa dell'ossido di carbonio formatosi a seguito della combustione del carbone. Numerose morti sono dovute sempre all'ossido di carbonio generato da stufette a gas vecchie e mal funzionanti.
Il governo, "inteneritosi" grazie al Natale e "preoccupato moltissimo" per la salute dei sui sudditi si è presentato in televisione annunciando che per questi giorni di festa e di freddo, alle famiglie povere verrà fornita l'energia elettrica gratis per incentivare il riscaldamento con le stufette a corrente. Purtroppo non è stato chiarito come si accede a questo beneficio e molti che vi potrebbero accedere probabilmente non lo sapranno neanche, ammesso che, coloro che vi potrebbero accedere abbiano ancora l'uso dell'energia elettrica.
E poi, finite le feste e la "campagna elettorale di Natale" tutto tornerà come prima, ovvero: Avete freddo? Affari vostri!
Per bocca del Ministro dell'Economia Sturnaras è stato ribadito che il prezzo del petrolio da riscaldamento non si tocca, va bene così com'è. Ha avuto il coraggio di dire che: un abbassamento del prezzo del petrolio da riscaldamento sarebbe sbagliato perché andrebbe a vantaggio di tutti, anche di coloro che non hanno problemi economici e lo userebbero per riscaldare le proprie piscine...
Un discorso del genere, fatto dal Ministro dell'Economia di un paese dove la gente muore di freddo ci fa capire che queste persone non hanno la benché minima idea di cosa succede fuori dei loro palazzi.
Lo stesso discorso avrebbe fatto ridere se la situazione non fosse tragica o se fosse stato uno scherzo di carnevale...purtroppo siano a Natale e fa freddo.