In Grecia è tornata la dittatura
Dalla svendita del patrimonio naturale e delle isole al nazional-razzismo. I margini economici e sociali di una dittatura non dichiarata.
In tempi di carnevale tutti si mascherano da qualcosa, qui in Grecia la
dittatura porta la maschera del governo democratico di Nea Dimokratia,
Pasok e Democratiki Aristerà. Invece di spaventarci e sorprenderci con
la sua mascherina ci spaventa con il suo vero volto, un volto fatto di
violenza, di corruzione, di negazione dei diritti umani, di interessi
giocati sopra la testa della popolazione.
Da tempo sembra evidente che la Grecia si trova in una zona non chiara
sempre più lontana dalla democrazia e molte cose che succedono
quotidianamente ripetono il copione già visto nella precedente
dittatura, conosciuta come "Regime dei Colonnelli".
Infatti, la
classe politica al governo privilegia gli interessi del proprio circolo
di amici. Questi "amici" del governo sono coloro che hanno i maggiori
interessi nella svendita del patrimonio pubblico. Il governo ovviamente
evita accuratamente di chiamarli "amici" e gli chiama "investitori". Il
trattamento che gli viene riservato è comunque da amici, infatti per
loro si fanno vere e proprie svendite, non ci si sta a formalizzare
troppo se una cosa che gli torna comoda è anticostituzionale, se un
investimento che faranno porterà inquinamento e distruzione dell'eco
sistema, se un intervento edilizio violerà le leggi esistenti ecc..
Ovviamente, trattandosi di amici verrà fatto di tutto per accontentarli,
è notizia di pochi giorni fa che il governo greco ha dato il via alla
svendita delle isole.
La lista delle isole in vendita e in
concessione per 50 anni comprende circa 40 isole, alcune sono già a
statuto particolare e altre sono dello stato. Degli acquirenti si sono
già presentati.
Ad acquistarle non sono stati ovviamente le migliaia di persone che in Grecia vivono sotto la soglia di povertà ma bensì l’emiro del Qatar Hamad bin Khalifa Al Thani che si è accaparrato sei
isole del bellissimo arcipelago delle Echinadi, a poca distanza da
Itaca e Skorpios per la cifra di circa 8 milioni di euro. C'è da dire
che queste isole hanno uno statuto particolare e sono da 150 anni
semi-private. Si trovano nell'arcipelago di Mesolonghi e fanno parte di
un parco marino, quindi di una zona protetta. Queste isole appartenevano
ad una famiglia che le aveva messe in vendita da circa quaranta anni,
nessuno aveva mai pensato di comprarle perché facendo parte di una zona
protetta e non vi si può costruire, o meglio è consentito costruirvi
delle piccole strutture abitative in legno, le altre attività che si
possono fare devono essere in sintonia con la natura, come ad esempio
l'apicultura, la pastorizia e l'agricoltura. Secondo voi il signor
Hamad bin Khalifa Al Thani ha comprato questo arcipelago per dedicarsi
all'apicultura e alla pastorizia? La risposta è no. Anzi ha già pronto
un progetto per la costruzione di un palazzo (non in legno), per questo
motivo l'emiro ha già avuto occasione di lamentarsi della
ristrettezza dei vincoli esistenti in materia edilizia per quanto
riguarda le isole, proponendo in maniera arrogante allo stato Greco
di cambiarli. Ovviamente lo stato Greco non si piegherà di certo al
volere dell'emiro, sarebbe inaccettabile! Farà come ha sempre fatto,
basterà non controllare, far costruire tutto ciò che vuole all'amico e
poi come tutti sanno...quando una cosa è costruita è già troppo
tardi...non resterà che condonarla e tutto tornerà nella regola.
L'emiro,
già da tempo si era dimostrato interessato ad acquistare questo
arcipelago ma a causa delle regole vigenti l'affare non si era ancora
concluso. Dopo la recente visita del primo ministro greco Samaras nel
Qatar la situazione si è sbloccata e l'emiro si è deciso ad comprare.
Cosa si saranno detti? Cosa avrà sbloccato l'emiro?
Hamad bin Khalifa Al Thani non è il solo a fare affari con il governo greco, altri prima di lui si sono aggiudicati pezzi di bellezze naturali inestimabili, è il caso del Lord
Jacob Rothschild, il miliardario proveniente dalla nota famiglia di
banchieri, che ha comprato 2.662 ettari di terreno nell’isola
di Meganissi con il progetto di costruirci ben quattordici ville da
mille metri quadri l'una che verranno vendute ad altri miliardari come
lui alla ragguardevole cifra di 27 milioni di euro l'una. Ovviamente le
ville saranno dotate di tutti i comfort, dalla piscina all'eliporto
personale e ovviamente di una vista mozzafiato! Per Lord
Jacob Rothschild è arrivata finalmente l'ora di concretizzare il lavoro
fatto a monte, infatti come tutti oramai sapete, i fantomatici
"mercati" che fanno oscillare lo spread e hanno il potere di ridurre in
miseria un popolo intero sono costituiti da banche e da agenzie di
rating, quindi è facile capire che persone così strettamente legate agli
interessi delle banche siano anche strettamente legate al fallimento di
stati come la Grecia.
Lo sfruttamento delle risorse del sottosuolo e la svendita delle
bellezze naturali di un paese è un business che va preso al volo, non si
presentano spesso delle occasioni del genere, vanno preparate con cura e
così è stato fatto, vi ricordate il terrorismo mediatico internazionale
che venne fatto verso il popolo greco in occasione delle elezioni del
giugno 2012? Un uomo come Samaras non si trova certo dietro l'angolo,
per i suoi "amici" è valsa veramente la pena di farlo salire al governo.
E se durante la precedente "Dittatura dei Colonnelli" vi fu la
cementificazione di Atene e di tanti altri posti, con relativa
distruzione di migliaia di edifici neo classici e storici, durante
questa dittatura va forte lo sfruttamento del territorio nazionale.
Dalle miniere di oro nella Chalkidiki alla svendita delle isole, dalle
zone industriali autonome alle concessioni per l'estrazioni del petrolio
e del gas, questi sono i margini economici dell'attuale dittatura.
Ovviamente dobbiamo essere grati a tutti coloro che vengono ad
investire in Grecia, perché portano un po' di soldi nelle casse dello
stato (pochi) perché trattandosi di "amici" il governo si guarda bene
dal guastarli l'umore con pretese economiche eque. Le condizioni per
rendere piacevole il loro soggiorno in Grecia sono state preparate con
cura, infatti nei mesi precedenti i salari sono stati diminuiti il più
possibile e i diritti sindacali sono stati praticamente azzerati. In
questo modo il pacchetto è completo.
Se l'argomento investimento uguale sviluppo non dovesse convincere,
questa dittatura, offre altri argomenti classici e molto in voga anche
nelle precedenti dittature, che sono una buona dose di nazionalismo (di
cui essere orgogliosi) e un'altra buona dose di terrore e violenza (per
essere spaventati).
Il nazionalismo si concretizza spesso e volentieri con la caccia
all'immigrato, è un esercizio facile da fare ed è del tutto gratis. Non
ha bisogno di prove o di dati scientifici, si alimenta da solo e fa
presa su tutti gli strati sociali, dai più poveri ai più ricchi. Basta
buttarlo li, nutrirlo con due slogan cretini e facili da ripetere per
tutti, l'importante è martellare bene e all'ora giusta sulla
televisione, qualche articolo sui giornali e non c'è bisogno di altro.
Coltivando il nazionalismo e il razzismo, lo stato ha il doppio
risultato di far sentire importanti e fortunati il popolo greco e di
creare allo stesso tempo un nemico debole e mal organizzato da
combattere. Non importa se il popolo greco adesso è nella merda,
l'importante è che ogni uno pensi che è il progenitore di tutta la
cultura classica e di tutta la civiltà del mondo (compresa l'invenzione
della democrazia), questo lo aiuterà molto al momento che deve mettere
benzina e non li basteranno più i soldi oppure quando prendendo lo
stipendio si accorge che gli è stato decurtato il 40% oppure lo aiuterà
il giorno che verrà licenziato e non avrà soldi per mangiare. Se questo
orgoglio non dovesse bastare a farlo sentire bene, c'è ancora il
razzismo che lo aiuterà a trovare un facile colpevole per il proprio
malessere. Sarà quindi facile incolpare l'immigrato del furto del
proprio lavoro e magari del fallimento di tutta la Grecia e di tutto il
male del mondo.
Mischiare poi il nazionalismo con la religione e il razzismo è un gioco
da ragazzi e viene fatto in maniera veloce e spontanea dallo stato.
Spesso poi il nazional-razzismo sfora i propri margini e prende di mira
altri soggetti che non sono frutto dell'immigrazione, ma semplicemente
servono a distogliere le masse dai problemi veri ed ad indirizzare la
rabbia e la delusione verso altre direzioni, e allora il razzismo si
accanisce contro gli zingari, gli omosessuali, gli artisti, la libera
espressione dell'arte ecc.. E' in queste occasioni che si unisce il
nazional-razzismo con il fondamentalismo ortodosso. Facile immaginare
che se ne ottiene una miscela molto tossica!
Come ogni dittatura che si rispetti è inevitabile che ci sia una
promiscuità tra fascisti, polizia e parastato. Questa promiscuità
assicura un buon livello di terrore, ingrediente indispensabile per
assicurare il controllo sociale.
La violenza in tutte le sue forme è molto in uso in Grecia in questi
tempi, ma la violenza fa molta più paura se resta impunita, se ha farla
sono proprio pezzi dell'apparato statale oppure organizzazioni esterne
allo stato ma che godono di una spudorata simpatia della polizia. Come
nel caso del partito nazista di Chrisi Avghi.
Alcuni giorni fa, il parlamentare di Chrisi Avghi Ilias Kasidiaris è
stato assolto per dei gravi fatti avvenuti alcuni anni prima. In tempi
non sospetti, quando questo partito filo nazista contava solo lo 0,5%
dei consensi e i suoi militanti non erano che gruppuscoli avvenne un
grave fatto. Un gruppetto di fascisti aggredì ed accoltello uno studente
all'uscita della facoltà di geologia. Oltre ad aggredirlo e ferirlo,
questa squadraccia, prima di andarsene gli estorse la carta d'identità.
Una docente che si trovava nelle vicinanze del fatto riusci ad annotarsi
la targa dell'auto con cui il gruppo dei fascisti si allontanò dal
luogo del misfatto e guarda caso l'auto risultò essere di proprietà
dell'attuale parlamentare di Chrisi Avghi, Ilias Kasidiaris.
Al processo, il parlamentare di Chrisi Avghi si è presentato scortato da
centinaia di militanti del proprio partito (tutte brave persone, questo
comunicavano le loro facce) che hanno assediato l'aula del tribunale.
Fatto sta che nonostante le prove schiaccianti del coinvolgimento del
Kasidiaris nell'aggressione, l'attuale parlamentare è stato assolto per
insufficienza di prove.
Non sono così ingenuo da ritenere la giustizia sempre e comunque al di
sopra delle parti, ma due considerazioni mi piacerebbe farle su questo
caso. Che cosa è successo di nuovo nelle dinamiche della società greca?
Perché il giudice ha palesemente salvato Kasidiaris dalla condanna?
Prima di tutto ha pesato molto il fare mafioso del partito Chrisi Avghi
che presentandosi in massa al tribunale ha scoraggiato il giudice dal
prendere una decisione secondo la procedura. Secondo, ma non per
importanza, è il fatto che gli intrecci e le collaborazioni strette tra
militanti fascisti e polizia sono evidenti. Anche un giudice è portato a
dubitare sulla propria protezione da parte degli organi statali
preposti a questo, ed è quindi chiaro che metta al primo posto tra le
priorità la salvaguardia della propria vita, a meno che non sia un
eroe...evidentemente questo giudice non lo era.
Il fare e la procedura della polizia ad Atene è da tempo alterata e
vergognosa, ma al governo va bene così e non si sente mai, dico mai un
richiamo verso degli atteggiamenti che sono dichiaratamente fascisti.
Questo dato sarebbe inaccettabile in una democrazia, ma in una dittatura
è il normale funzionamento delle forze dell'ordine.
Atene è di questi tempi una città pericolosa dove muoversi, specie se
non si è di razza bianca. Molti sono i casi di cittadini britannici
turisti, di origine indiana o africana che scambiati per immigrati sono
stati maltrattati dalle forze di polizia greche. Ovviamente questi fatti
hanno portato a proteste formali da parte del governo inglese.
Guardando
le immagini delle ultime manifestazioni ad Atene e quindi delle ultime
repressioni da parte della polizia, ci si accorge presto che il fare
della polizia supera di molto il normale abbrutimento delle forze
dell'ordine. Si capisce subito che i poliziotti hanno una sorta di
godimento personale nel maltrattare gli arrestati, godimento che supera
ogni pudore, che non si inibisce neanche davanti alle telecamere. E'
chiaro che, chi si muove in questo modo è più che sicuro che resterà
impunito.
Proprio alcuni giorni fa, ad Atene è stato fermato dalla polizia un
gruppetto di ragazzetti italiani residenti in Grecia, questi ragazzi
hanno un età compresa da 16 a 19 anni. Nonostante avessero tutti i
documenti richiesti sono stati trattenuti, ammanettati e caricati a
forza sui mezzi della polizia. Sono stati trattenuti tutta la notte nel
posto di polizia e gli è stato vietato di parlare tra loro in italiano.
Uno dei genitori che si è presentato presso il posto di polizia per
chiedere spiegazioni sull'accaduto è stato spintonato e minacciato dagli
agenti di polizia.
Questi sono solo alcuni degli abusi e delle violenze che quotidianamente
vengono perpetrate dalla polizia e dai fascisti greci. La società
civile non è più libera di protestare contro la rovina della propria
esistenza perché, come è già stato dichiarato in varie occasioni,
fascisti e polizia aspettano queste occasioni per trasformarle in un
bagno di sangue. Su questa paura si basa la sopravvivenza del governo
Samaras.
Pagine
Questo blog vuole informare su come e quanto sta cambiando la vita di tutti i giorni in Grecia. L'intervento del Fondo Monetario Internazionale, BCE e dell'Unione Europea sta riducendo la Grecia a un paese in cui sarà difficile vivere. Non sono un giornalista e su questo blog voglio raccontare la vita di tutti i giorni, la mia esperienza diretta di come siamo costretti a "sopravvivere in grecia".
Alla pagina dei video di questo blog puoi vedere il nuovo documentario CATASTROIKA con sottotitoli in Italiano e il documentario DEBTOCRACY International Version con sottotitoli in inglese. Molto consigliato è anche la video intervista di Monica Benini "La guerra in Europa" che spiega benissimo ciò che sta succedendo alla Grecia. Nuovo video interessantissimo Fascismo inc anche questo in italiano. Seguendo questo link si possono ascoltare una serie di interventi andati in onda su Radio 2 Rai sul tema musicale Rebetiko, tra gli interventi, oltre alla musica si parla di storia, politica ed economia.
Alla pagina dei video di questo blog puoi vedere il nuovo documentario CATASTROIKA con sottotitoli in Italiano e il documentario DEBTOCRACY International Version con sottotitoli in inglese. Molto consigliato è anche la video intervista di Monica Benini "La guerra in Europa" che spiega benissimo ciò che sta succedendo alla Grecia. Nuovo video interessantissimo Fascismo inc anche questo in italiano. Seguendo questo link si possono ascoltare una serie di interventi andati in onda su Radio 2 Rai sul tema musicale Rebetiko, tra gli interventi, oltre alla musica si parla di storia, politica ed economia.