Italiani, greci... una razza una faccia.
Iniziano ad emergere i primi particolari sul duplice omicidio. Dall'esame balistico fatto sui proiettili esplosi, l'arma risulterebbe usata per la prima volta e quindi non associabile con altri delitti. Una telecamera piazzata sulla sede di Chrisi Avghi ha registrato la sequenza dell'omicidio. Tutto è avvenuto nell'arco temporale di dieci secondi. Gli assassini hanno atteso sul marciapiede di fronte le proprie vittime, entrambi erano armati. Uno dei due si è portato sul marciapiede opposto ed ha aperto il fuoco da una distanza di circa 12 - 15 metri. L'intera sequenza dell'accaduto lascia capire che ad agire erano due professionisti. Un particolare in special modo confermerebbe questa ipotesi: dopo i primi colpi sparati da distanza e andati a segno, l'assassino si è avvicinato alle proprie vittime camminando e continuando a esplodere alcune raffiche. Secondo il parere degli esperti, dalle azioni fatte dall'assassino traspare un addestramento professionale ed è riconoscibile la conoscenza delle tecniche militari. I due attentatori si sono poi allontanati su una moto che è stata ritrovata a due chilometri dal luogo dell'omicidio. La moto era stata rubata nel luglio scorso ad Atene.
Dalle testimonianze e dai video emergono particolari, che comunque non vanno a cambiare la dinamica dell'accaduto che resta in sostanza uguale a come appariva immediatamente dopo l'omicidio.
Ciò che invece sarà interessante analizzare sarà l'evoluzione e le conseguenze di questo duplice assassinio, a partire dalle reazioni politiche e da come il governo intenderà usarlo. A parere mio (e non solo), visto il momento storico che la Grecia sta vivendo, questo assassinio assomiglia molto alla "Strategia della tensione" che fu portata avanti dai governi degli anni 70 in Italia.
Ricordiamoci che il governo Samaras ha davanti a se il terzo memorandum, ovvero l'ennesimo pacchetto di sacrifici economici da imporre ad un paese al limite delle proprie forze. Nonostante il primo ministro vada a destra e a manca a parlare della situazione greca come "success story", è ovvio che questa ripresa economica la vede solo lui. La verità è opposta. Non solo i calcoli economici della Troika si sono rivelati sbagliati negli obiettivi e nei tempi (questo è stato dichiarato dalla Troika stessa), ma le misure applicate fino ad oggi hanno portato ad un peggioramento indiscutibile della situazione economica e sociale.
Negli ultimi anni in Grecia si stanno giocando degli interessi economici e strategici enormi che sono resi possibili da questo stato di emergenza imposto dalla crisi economica e dall'intervento della Troika.
E' evidente che ogni intervento fatto non era minimamente rivolto a sanare la situazione economica o a innescare una qualsiasi ripresa, diciamo in maniera retorica "...a salvare il paese..."
Tutto è stato invece pensato per creare le condizioni ideali per la veloce svendita del paese con privatizzazioni di servizi essenziali, concessioni incondizionate per lo sfruttamento del suolo e del sottosuolo, eliminazione di ogni diritto lavorativo, chiusura dei mezzi di informazione statale etc...
E' in questa situazione che il governo Samaras ha coniato la "Teoria dei due estremismi", dove la prassi violenta organizzata ed ideologica della destra sarebbe uguale e sullo stesso piano della protesta della sinistra. Quindi, secondo questa teoria, resterebbe una sola isola di salvezza per i greci, riunirsi saldamente alla destra selvaggia, corrotta e inefficiente, ma "democratica" e sostenere l'operato del governo.
A seguito dell'omicidio di Pavlos Fissas, il governo Samaras, per ovvi motivi ha dovuto per forza prendere una posizione seria e decisa verso il dilagante fenomeno della violenza omicida dei nazisti. Le indagini, come è noto, hanno portato all'arresto dei vertici del partito che adesso sono accusati di reati molto pesanti. L'indagine e le molte confessioni di militanti di Chrisi Avghi, hanno inoltre fatto emergere un sottobosco di interessi e intrallazzi economici che hanno scoperto il volto mafioso di questo partito. Usando la copertura ideologica, il partito aveva formato una vera e propria struttura paramilitare per gestire i propri traffici.
Poiché sembra impossibile anche ad un bambino di tre anni che Samaras non sapesse ciò che stava succedendo con Chrisi Avghi e che rapporti intercorressero tra questo partito e le forze dell'ordine, appare ovvio che il governo ha aspettato il momento più opportuno per sventolare la bandiera democratica.
Intanto, la repressione va avanti come al solito. I centri sociali, gli ambulatori medici autogestiti, le scuole occupate, i centri culturali occupati e autogestiti come il teatro Embros di Atene sono giornalmente visitati dalla polizia che arresta e denuncia chi vi si trova dentro. Quale rapporto può avere un teatro, un luogo di cultura dove anche i poveri possono entrare senza pagare un biglietto e dove i teatranti possono creare spettacoli senza pagare il caro affitto di un teatro, con il terrorismo? Perché gli ambulatori medici autogestiti vengono controllati, cosa spera di trovarci dentro la polizia, oltre a dei poveri malati che non hanno più l'assistenza sanitaria pubblica né i soldi per curarsi? A queste domande troveremo risposta a secondo di quale direzione prenderanno le indagini riguardo a quest'ultimo omicidio.
Chiunque abbia agito nell'attentato di venerdì sera, sembra chiaramente intenzionato ad alzare ulteriormente la tensione e ha dare corpo alla "teoria dei due estremismi".
E' in questa situazione che il governo Samaras ha coniato la "Teoria dei due estremismi", dove la prassi violenta organizzata ed ideologica della destra sarebbe uguale e sullo stesso piano della protesta della sinistra. Quindi, secondo questa teoria, resterebbe una sola isola di salvezza per i greci, riunirsi saldamente alla destra selvaggia, corrotta e inefficiente, ma "democratica" e sostenere l'operato del governo.
A seguito dell'omicidio di Pavlos Fissas, il governo Samaras, per ovvi motivi ha dovuto per forza prendere una posizione seria e decisa verso il dilagante fenomeno della violenza omicida dei nazisti. Le indagini, come è noto, hanno portato all'arresto dei vertici del partito che adesso sono accusati di reati molto pesanti. L'indagine e le molte confessioni di militanti di Chrisi Avghi, hanno inoltre fatto emergere un sottobosco di interessi e intrallazzi economici che hanno scoperto il volto mafioso di questo partito. Usando la copertura ideologica, il partito aveva formato una vera e propria struttura paramilitare per gestire i propri traffici.
Poiché sembra impossibile anche ad un bambino di tre anni che Samaras non sapesse ciò che stava succedendo con Chrisi Avghi e che rapporti intercorressero tra questo partito e le forze dell'ordine, appare ovvio che il governo ha aspettato il momento più opportuno per sventolare la bandiera democratica.
Intanto, la repressione va avanti come al solito. I centri sociali, gli ambulatori medici autogestiti, le scuole occupate, i centri culturali occupati e autogestiti come il teatro Embros di Atene sono giornalmente visitati dalla polizia che arresta e denuncia chi vi si trova dentro. Quale rapporto può avere un teatro, un luogo di cultura dove anche i poveri possono entrare senza pagare un biglietto e dove i teatranti possono creare spettacoli senza pagare il caro affitto di un teatro, con il terrorismo? Perché gli ambulatori medici autogestiti vengono controllati, cosa spera di trovarci dentro la polizia, oltre a dei poveri malati che non hanno più l'assistenza sanitaria pubblica né i soldi per curarsi? A queste domande troveremo risposta a secondo di quale direzione prenderanno le indagini riguardo a quest'ultimo omicidio.
Chiunque abbia agito nell'attentato di venerdì sera, sembra chiaramente intenzionato ad alzare ulteriormente la tensione e ha dare corpo alla "teoria dei due estremismi".