« Che paese è questo, che devi aver paura della polizia?»
« Che paese è questo, che devi aver paura della polizia?» È questo il commento di Ni Ls, studente tedesco che si trova in Grecia grazie ad un programma Erasmus di scambio di studenti tra università. Si trovava come tanti alla manifestazione del 17 novembre, era solo ad un angolo tra due strade, il suo volto era scoperto. A visto avvicinarsi i poliziotti e per dimostrare la propria inoffensività ha alzato le mani. È stato sbattuto in terra ed in vari poliziotti lo hanno massacrato di botte. Cosa aveva fatto? Niente. Una vittima come tante della pazzia collettiva delle così dette "forze dell'ordine". Adesso il suo commento e la sua foto stanno facendo il giro della rete.
Non è stato il solo ad essere attaccato dalla polizia senza alcun motivo. Tra i tanti spiccano i due inviati del giornale VICE sono stati aggrediti mentre svolgevano il proprio lavoro. Il fotografo è stata attaccata dalla celere (MAT) e il giornalista è stato invece picchiato dalle forze DELTA (un reparto della polizia che si muove in moto). Numerose sono inoltre le segnalazioni di danneggiamenti a cose e vetri rotti nei palazzi del quartiere Exarchia dove la manifestazione è terminata. Tutti danni provocati direttamente dalla polizia, di questi danni vi sono spesso anche video.
Questi episodi di inaudita violenza sono sempre più frequenti. Dal governo c'è solo da aspettarsi il solito e laconico "massima fiducia nell'operato delle forze dell'ordine". Quando in qualche caso eclatante di violenza, ripreso da varie telecamere i vertici della polizia si sono trovati alle strette si sono giustificati dicendo: "ci sono alcune mele marce". Se fossero solo delle "mele marce" sarebbe il primo interesse della polizia isolarle, invece appare con gran evidenza che si tratta di un modo di fare molto in voga tra gli uomini di polizia.
Quando in una cesta di mele quelle marce superano di gran lunga quelle buone, converrebbe buttare nell'immondizia tutta la cesta...