Situazione in Grecia
10 febbraio 2012
Qui in Grecia la situazione economica è
drammatica ma ascoltando la
radio italiana mi sembra che nessuno sia al corrente di come stanno
realmente le cose. In Europa c'è da mesi e mesi una forte campagna
denigratoria del popolo greco, viene detto che la Grecia fa resistenza
e non vuole fare le riforme che gli vengono richieste in cambio degli
aiuti economici. Come vedrai di seguito, non si tratta di riforme e
tanto meno di aiuti ma di una vera e propria guerra economica mirata a
distruggere la società e la dignità di un paese. La Troika non ha
nessun interesse a salvare la Grecia, l'unico interesse evidente è
quello di affondarla ancora di più per trarne il maggiore profitto. Il
maggiore attore di questa spietatezza economica verso la Grecia è la
Germania, possiamo dire che come negli anni 90 hanno distrutto i
Balcani adesso faranno lo stesso con la Grecia.
Oggi l'accordo con la Troika è stato raggiunto ovvero i tre partiti di
governo (Pasok, Nea Democratia e Laos) hanno trovato un compromesso
sul pacchetto di sacrifici da presentare al popolo greco. La
trattativa tra il governo greco e la Troika è stata estenuante e lunga
ma alla fine ha portato solo delle inutili limature al pacchetto di
provvedimenti. Queste limature non cambiano assolutamente la sostanza
di tali provvedimenti che, se applicati porteranno la Grecia alla
rovina, non scongiurando per niente la bancarotta. Anzi sembra che
proprio mirino alla bancarotta, ma non prima di aver assicurato alle
banche e i finanziatori la salvezza economica, aver pianificato la
svendita del paese e distrutto ogni diritto e ogni tutela legale per i
lavoratori.
L'accordo raggiunto oggi tra i capi di partito delle forze di governo
e la rappresentanza della Troika dovrà essere votato dal parlamento
entro domenica. Molti sono i parlamentari che hanno dichiarato che non
voteranno o che hanno grossi problemi di coscienza a votare queste
misure, perché evidentemente insostenibili per la società greca già
segnata da 2 anni di sacrifici. Il vice ministro del lavoro si è
dimesso. Pensate che se oggi si andasse al voto i partiti dell'attuale
governo andrebbero incontro ad una catastrofe. Infatti nelle
previsioni di voto questi partiti (tutti e tre insieme fino a poco fa
avevano circa l' 85% dei consensi) , prenderebbero adesso meno del 45%
dei voti).
C'è la reale possibilità che l'accordo non passi la prova del voto in
parlamento e che quindi non vengano versati nelle casse greche gli
"aiuti economici" previsti. Da oggi a domenica sono previste
manifestazioni ogni giorno e sono state proclamate 48 ore di sciopero
generale.
Questi 130 miliardi di euro che eventualmente saranno dati dalla
Comunità Europea e Fondo Monetario alla Grecia verranno INTERAMENTE
spesi per pagare i debiti con i creditori. Questo è uno dei punti
fermi dell'accordo raggiunto oggi, quindi non un euro destinato allo
sviluppo, all'istruzione, la sanità ecc...
Sempre per volere della Troika i salari minimi subiranno un ulteriore
taglio del 22% (salari già diminuiti fortemente in questi ultimi due
anni) con il risultato drammatico di portare alla povertà assoluta una
grande fetta della società greca.
I nuovi assunti avranno una paga di 489 euro al mese (si intende per
otto ore di lavoro al giorno) invece di 690 euro che prendevano fino
ad oggi. Tutto questo in assenza di ogni diritto sindacale, infatti
sono stati cancellati i contratti nazionali e per ogni datore di
lavoro sarà possibile fare una trattativa privata con il lavoratore.
Eliminate inoltre ogni possibile vertenza sindacale. I lavoratori
saranno quindi soli, senza diritti e senza possibilità di difendersi
da ogni possibile ingiustizia.
Tagliando gli stipendi verrà diminuita in maniera enorme anche la
quantità di soldi che veniva versata dai datori di lavoro per
sostenere il sistema pensionistico, questo porterà al collasso del
sistema e non sarà più possibile pagare le pensioni.
Sono chiusi delle istituzioni storiche come la Casa del Lavoratore
(fondata nel 1931) che gestiva le case popolari, i prestiti a basso
interesse per la casa e i sussidi di affitto, verranno inoltre chiuse
tantissime scuole, asili, ospedali, università e privatizzati tutti i
servizi al cittadino, l'acqua, l'energia elettrica, gli asili nido, la
nettezza urbana, strade, porti, aeroporti, ecc.
Nel frattempo le tasse sono aumentate vertiginosamente anche per chi
ha un reddito molto basso, la benzina e il petrolio da riscaldamento
sono raddoppiati degli ultimi 2 anni, l'IVA e' aumentata dal 19% al
23%, ecc.
In poche parole le tasse superano di gran lunga gli introiti di una
famiglia media. Per questo ormai non vediamo più differenza tra essere
salvati in questo modo o andare in banca rotta !
radio italiana mi sembra che nessuno sia al corrente di come stanno
realmente le cose. In Europa c'è da mesi e mesi una forte campagna
denigratoria del popolo greco, viene detto che la Grecia fa resistenza
e non vuole fare le riforme che gli vengono richieste in cambio degli
aiuti economici. Come vedrai di seguito, non si tratta di riforme e
tanto meno di aiuti ma di una vera e propria guerra economica mirata a
distruggere la società e la dignità di un paese. La Troika non ha
nessun interesse a salvare la Grecia, l'unico interesse evidente è
quello di affondarla ancora di più per trarne il maggiore profitto. Il
maggiore attore di questa spietatezza economica verso la Grecia è la
Germania, possiamo dire che come negli anni 90 hanno distrutto i
Balcani adesso faranno lo stesso con la Grecia.
Oggi l'accordo con la Troika è stato raggiunto ovvero i tre partiti di
governo (Pasok, Nea Democratia e Laos) hanno trovato un compromesso
sul pacchetto di sacrifici da presentare al popolo greco. La
trattativa tra il governo greco e la Troika è stata estenuante e lunga
ma alla fine ha portato solo delle inutili limature al pacchetto di
provvedimenti. Queste limature non cambiano assolutamente la sostanza
di tali provvedimenti che, se applicati porteranno la Grecia alla
rovina, non scongiurando per niente la bancarotta. Anzi sembra che
proprio mirino alla bancarotta, ma non prima di aver assicurato alle
banche e i finanziatori la salvezza economica, aver pianificato la
svendita del paese e distrutto ogni diritto e ogni tutela legale per i
lavoratori.
L'accordo raggiunto oggi tra i capi di partito delle forze di governo
e la rappresentanza della Troika dovrà essere votato dal parlamento
entro domenica. Molti sono i parlamentari che hanno dichiarato che non
voteranno o che hanno grossi problemi di coscienza a votare queste
misure, perché evidentemente insostenibili per la società greca già
segnata da 2 anni di sacrifici. Il vice ministro del lavoro si è
dimesso. Pensate che se oggi si andasse al voto i partiti dell'attuale
governo andrebbero incontro ad una catastrofe. Infatti nelle
previsioni di voto questi partiti (tutti e tre insieme fino a poco fa
avevano circa l' 85% dei consensi) , prenderebbero adesso meno del 45%
dei voti).
C'è la reale possibilità che l'accordo non passi la prova del voto in
parlamento e che quindi non vengano versati nelle casse greche gli
"aiuti economici" previsti. Da oggi a domenica sono previste
manifestazioni ogni giorno e sono state proclamate 48 ore di sciopero
generale.
Questi 130 miliardi di euro che eventualmente saranno dati dalla
Comunità Europea e Fondo Monetario alla Grecia verranno INTERAMENTE
spesi per pagare i debiti con i creditori. Questo è uno dei punti
fermi dell'accordo raggiunto oggi, quindi non un euro destinato allo
sviluppo, all'istruzione, la sanità ecc...
Sempre per volere della Troika i salari minimi subiranno un ulteriore
taglio del 22% (salari già diminuiti fortemente in questi ultimi due
anni) con il risultato drammatico di portare alla povertà assoluta una
grande fetta della società greca.
I nuovi assunti avranno una paga di 489 euro al mese (si intende per
otto ore di lavoro al giorno) invece di 690 euro che prendevano fino
ad oggi. Tutto questo in assenza di ogni diritto sindacale, infatti
sono stati cancellati i contratti nazionali e per ogni datore di
lavoro sarà possibile fare una trattativa privata con il lavoratore.
Eliminate inoltre ogni possibile vertenza sindacale. I lavoratori
saranno quindi soli, senza diritti e senza possibilità di difendersi
da ogni possibile ingiustizia.
Tagliando gli stipendi verrà diminuita in maniera enorme anche la
quantità di soldi che veniva versata dai datori di lavoro per
sostenere il sistema pensionistico, questo porterà al collasso del
sistema e non sarà più possibile pagare le pensioni.
Sono chiusi delle istituzioni storiche come la Casa del Lavoratore
(fondata nel 1931) che gestiva le case popolari, i prestiti a basso
interesse per la casa e i sussidi di affitto, verranno inoltre chiuse
tantissime scuole, asili, ospedali, università e privatizzati tutti i
servizi al cittadino, l'acqua, l'energia elettrica, gli asili nido, la
nettezza urbana, strade, porti, aeroporti, ecc.
Nel frattempo le tasse sono aumentate vertiginosamente anche per chi
ha un reddito molto basso, la benzina e il petrolio da riscaldamento
sono raddoppiati degli ultimi 2 anni, l'IVA e' aumentata dal 19% al
23%, ecc.
In poche parole le tasse superano di gran lunga gli introiti di una
famiglia media. Per questo ormai non vediamo più differenza tra essere
salvati in questo modo o andare in banca rotta !
Francesco Moretti