Questo blog vuole informare su come e quanto sta cambiando la vita di tutti i giorni in Grecia. L'intervento del Fondo Monetario Internazionale, BCE e dell'Unione Europea sta riducendo la Grecia a un paese in cui sarà difficile vivere. Non sono un giornalista e su questo blog voglio raccontare la vita di tutti i giorni, la mia esperienza diretta di come siamo costretti a "sopravvivere in grecia".

Alla pagina dei video di questo blog puoi vedere il nuovo documentario CATASTROIKA con sottotitoli in Italiano e il documentario DEBTOCRACY International Version con sottotitoli in inglese. Molto consigliato è anche la video intervista di Monica Benini "La guerra in Europa" che spiega benissimo ciò che sta succedendo alla Grecia. Nuovo video interessantissimo Fascismo inc anche questo in italiano. Seguendo questo link si possono ascoltare una serie di interventi andati in onda su Radio 2 Rai sul tema musicale Rebetiko, tra gli interventi, oltre alla musica si parla di storia, politica ed economia.

venerdì 14 giugno 2013

Il governo Samaras lascia la Grecia senza servizio radio televisivo pubblico fino a settembre.

Oggi in Grecia è sciopero generale, ma non si sa niente. Se si accende la televisione è ancora il nero. I tre canali statali della ERT sono da giorni oscurati per decisione del governo. Senza nessun dubbio posso definire questa come la più impopolare mossa che il governo Samaras abbia fatto nel suo quasi anno di vita. Un vero autogol, tanto che viene da chiedersi cosa ci sia dietro. Cosa ci vogliono nascondere. Da tempo si sentivano voci che paventavano un cambiamento del servizio radio televisivo pubblico, ma come tante altre cose non vi era nessuna sicurezza. Di punto in bianco, martedì è stato annunciato che la radio e televisione greca sarebbe stata chiusa per ordine del governo. Subito dopo aver appreso la notizia i lavoratori sono entrati in agitazione e hanno occupato le sedi della ERT. Intanto fuori della sede centrale, nel viale Messoghion ad Atene si riuniva una folla spontanea di svariate migliaia di persone in solidarietà ai lavoratori e a sostegno del servizio pubblico. 
I giornalisti che di solito leggono il telegiornale erano riuniti negli studi della ERT e conducevano una trasmissione autogestita, solo che questa volta gli studi televisivi erano occupati.
C'era qualcosa di surreale, tant'è vero che ho dovuto seguire vari minuti di trasmissione prima di capire ciò che stava accadendo.




Vedere quei giornalisti, con le loro facce conosciute, alcuni di loro li abbiamo visti centinaia di volte commentare nei telegiornali gli sgomberi dei centri sociali, le manifestazioni, il pericolo "anarchici" che improvvisamente si trovavano a condurre una trasmissione autogestita da una sede occupata, mi ha veramente spiazzato. Poi improvvisamente il buio. Il segnale è stato interrotto e le tre reti televisive sono state oscurate. La repressione governativa gli ha colpiti. Mi verrebbe da dire con ironia...chi di spada ferisce di spada perisce.
La ERT oltre ai telegiornali, è stata uno dei servizi pubblici più qualitativi che abbia conosciuto. Nella programmazione televisiva giornaliera vi era spazio per tutte le fasce di età e per tutti gli interessi. Per non parlare delle decine di radio dislocate su tutto il territorio nazionale, del ricchissimo archivio audio-visivo, delle produzioni cinematografiche e delle importanti orchestre sinfoniche (una delle quali fondata da Manos Chatzidakis). Qui in Grecia, come in Italia, la televisione pubblica viene sostenuta mediante il pagamento di un canone che è accorpato alla bolletta della luce. Era quindi una azienda sostenuta da tutti i greci con il pagamento della bolletta.


Oscurare improvvisamente un servizio pubblico, in maniera totale ha veramente dell'incredibile. Non ci sono precedenti, la cosa è inedita.


I lavoratori della ERT continuano la loro protesta, non si sono rassegnati e nonostante siano disconnessi dai ripetitori e anche la pagina web ufficiale è stata chiusa, fanno sentire la loro voce tramite internet con una trasmissione che è possibile seguire via livestream. Un po' in tutta la Grecia continuano le trasmissioni dalle radio ERT occupate, i conduttori ricevono telefonate di solidarietà dagli ascoltatori ancora increduli.


Il governo, autore di questo inedito golpe, che ricordo essere formato da Nea Dimokratia, Pasok e Dimokratiki Aristerà (ironia della sorte ben due partiti su tre hanno nel proprio nome la parola Democrazia) non si presenta compatto su questa decisione.


Pasok (socialisti) e Dimokratiki Aristerà (sinistra democratica) sono sempre stati due partiti decorativi nel panorama di governo, ovvero, fino ad oggi non hanno disturbato per niente la smania reazionaria di Nea Dimokratia e si sono limitati a sommessi dissapori anche per le cose più gravi fatte fino ad oggi, come ad esempio la precettazione sistematica dei lavoratori in sciopero e l'uso continuo dello stato di emergenza per far passare le leggi con il solo voto del governo.
Questo provvedimento shock sembra però aver cambiato qualcosa...o almeno tutti sperano, infatti alcuni ministri del Pasok e di Dimokratiki Aristerà non hanno apposto la loro firma.


Il ministro dell'informazione, nonché portavoce del governo Simos Kedikoglou ha dichiarato immediatamente dopo il black out forzato della ERT che questo provvedimento del governo era inevitabile, in quanto il servizio pubblico è affetto dalla partitocrazia e quindi controllato dai partiti. Ha annunciato la creazione di un nuovo e più snello servizio pubblico "ma non statale" dove vi lavoreranno meno impiegati ma migliori...(secondo i suoi criteri, ovviamente). Ha avuto il coraggio di pubblicizzare questo nuovo ritrovato della dittatura più avanzata dicendo che il cittadino avrà un beneficio immediato da questo oscuramento del servizio pubblico, infatti verrà subito scorporata la tassa di euro 12 dalla bolletta della luce. Questo per l'intera durata dell'oscuramento forzato del servizio radio televisivo, che ricordo a tutti durerà ben tre mesi. Ci vuole veramente la sua faccia tosta...per non dire di peggio, visto che proprio Nea Dimokratia ha usato la televisione di stato per i propri comodi, e in particolare questo figuro ha fatto il possibile per degradare il servizio pubblico. Per noi italiani, questo non è niente di nuovo, infatti anche il nostro benemerito Berlusconi ha usato la RAI come cosa privata, distruggendo ciò che di qualitativo aveva e piazzandovi i propri uomini. Abbassando la qualità del servizio pubblico ha ottenuto un virtuale innalzamento della qualità delle proprie reti, oltre ad avere un totale controllo dell'informazione.
Così hanno provato a fare il ministro Kedikoglou e il Premier Samaras, trovandosi spesso in contrasto con i lavoratori della ERT. Pur non avendo loro stessi delle reti televisive, hanno cercato di privilegiare con il loro potere governativo le reti private dei loro amici, arrivando fino all'annientamento della ERT... come si suol dire: "una razza, una faccia".


Francesco Moretti
sopravvivereingrecia.blogspot.gr