Da alcune settimane, come già sapete, il governo ha scoperto il fenomeno "nazional-nazismo nelle istituzioni dello stato" e come risvegliatosi improvvisamente è corso ai ripari, cercando di dare una ripulita superficiale a questa putrida situazione. Gli ultimi tragici eventi avevano reso inevitabile una presa di posizione del governo, soprattutto rispetto alla futura presidenza della Comunità Europea. Presidenza che la Grecia prenderà dal prossimo gennaio.
Ovviamente, il governo Samaras resta il solito, certamente non è stato mosso da un sano sentimento antifascista, e del resto, se ci guardiamo un po' intorno, questo amore per la libertà non è molto presente neanche nelle istituzioni degli altri paesi dell'Unione Europea.
Certo, bisogna dire che i parlamentari di Chrisi Avghi stanno rischiando veramente delle pene severe, i loro capi d'accusa sono seri: si va dall'associazione a delinquere fino all'alto tradimento. Proprio oggi il parlamento ha sospeso l'immunità parlamentare per sei esponenti del partito nazista Chrisi Avghi. Non meno grave è la situazione in cui versa la polizia di stato, pensate che ben 35 questure sono sotto inchiesta per le infiltrazioni di nazisti nella polizia. Sono già alcune decine gli arresti tra i vertici delle forze dell'ordine.
Il governo Samaras, nonostante abbia volutamente e
tragicamente tardato a prendere posizione contro il fascismo, ovviamente
non ha perso l'occasione per presentarsi in politica estera come
"democratico" andando a sventolare il proprio operato davanti agli altri
governanti. All'interno della Grecia invece cosa sta facendo? Ha
inventato questa dicitura giornalistica "Η θεωρία των δύο
άκρων" ovvero la teoria dei due estremi, con cui teorizza che il
partito nazista Chrisi Avghi e la sinistra di Syriza, insieme a ogni
altro dissenso, sono nella prassi uguali. Per intenderci meglio, gli
assassini nazisti stipendiati e addestrati da alcuni
militari ad uccidere, spalleggiati e agevolati dalla polizia sarebbero,
secondo Samaras, uguali alle persone che scendono in piazza per
difendere i propri (pochi) diritti rimasti. Opporsi alla politica del
governo e quindi al memorandum, opporsi e protestare alla sistematica
distruzione della propria esistenza, alla perdita del lavoro, del
sistema sanitario e dell'istruzione, opporsi alla sistematica
distruzione dell'ambiente e alla svendita di ogni ricchezza del
territorio, viene, secondo la teoria dei due estremismi, visto come cosa
identica all'azione svolta dai nazisti.
Con questa logica il governo Samaras prende le distanze dal
nazismo di Chrisi Avghi e si riappropria del monopolio del fascismo di
stato.
In questo modo e secondo questa logica, chi fa le leggi è sempre nel giusto e chi non è in accordo è sempre fuori legge. Ma cosa succede quando le leggi sono ingiuste ed antisociali, quando una legge è addirittura opposta ai dettami della costituzione? Quando una legge va ad offendere la dignità di vita e lavorativa di una persona?
Picchiare, arrestare, privare della libertà tutti coloro che protestano contro l'operato del governo va bene, basta che il monopolio del fascismo e della violenza sia nelle mani dello stato?
Confondere la violenza organizzata e ideologica con la violenza di chi si difende dall'aggressione non è una cosa nuova, è già stata fatta varie volte. Tanto per fare un esempio, in Italia, la destra ha cercato di usare questa logica per mettere sullo stesso piano i crimini del fascismo e la lotta partigiana per la liberazione. Vi sembrano la stessa cosa?
Se si accetta il presupposto che la violenza è tutta uguale, allora non vedo perché non viene inserita nella "teoria degli estremismi" anche la violenza della polizia, che molte volte è una violenza fine a se stessa ed esercitata solo e soltanto per sfogare un odio antisociale. La storia recente e democratica della Grecia è piena di manifestanti che grazie all'intervento delle "forze dell'ordine" hanno perso un occhio, sono rimasti sordi, hanno subito danni permanenti da percosse e da agenti chimici La stragrande maggioranza di loro si trovava a manifestare in strada e non esercitava nessuna violenza.
In questo modo e secondo questa logica, chi fa le leggi è sempre nel giusto e chi non è in accordo è sempre fuori legge. Ma cosa succede quando le leggi sono ingiuste ed antisociali, quando una legge è addirittura opposta ai dettami della costituzione? Quando una legge va ad offendere la dignità di vita e lavorativa di una persona?
Picchiare, arrestare, privare della libertà tutti coloro che protestano contro l'operato del governo va bene, basta che il monopolio del fascismo e della violenza sia nelle mani dello stato?
Confondere la violenza organizzata e ideologica con la violenza di chi si difende dall'aggressione non è una cosa nuova, è già stata fatta varie volte. Tanto per fare un esempio, in Italia, la destra ha cercato di usare questa logica per mettere sullo stesso piano i crimini del fascismo e la lotta partigiana per la liberazione. Vi sembrano la stessa cosa?
Se si accetta il presupposto che la violenza è tutta uguale, allora non vedo perché non viene inserita nella "teoria degli estremismi" anche la violenza della polizia, che molte volte è una violenza fine a se stessa ed esercitata solo e soltanto per sfogare un odio antisociale. La storia recente e democratica della Grecia è piena di manifestanti che grazie all'intervento delle "forze dell'ordine" hanno perso un occhio, sono rimasti sordi, hanno subito danni permanenti da percosse e da agenti chimici La stragrande maggioranza di loro si trovava a manifestare in strada e non esercitava nessuna violenza.
Persone come il primo ministro Samaras, che adesso giocano la
carta dell'antifascismo e della legalità, dovrebbero sciacquarsi la
bocca prima di pronunciare la parola democrazia.
Da giugno
continua l'occupazione della ERT, l'ex-servizio radio televisivo di
stato che questa estate è stato improvvisamente chiuso per ordine del
governo. Da mesi i lavoratori portano avanti la loro lotta all'interno
dello stabile che fino a pochi mesi fa era la sede della TV di stato,
continuano a fare il loro lavoro non pagati. Le trasmissioni vanno
avanti con un programma di 24 ore su 24 ed è possibile seguirle su
internet. (http://www.ertopen.com/)
Oggi giorno si aspetta la repressione e lo sgombero dell'immobile,
sgombero che ogni giorno che passa sembra sempre più vicino.
Il servizio pubblico televisivo in Grecia non esiste da mesi e al suo posto c'è un canale chiamato "ΔΤ
- Δημόσια Τηλεόραση" che vuol dire televisione pubblica, (attenzione,
pubblica e non di stato) ma che di fatto ha una programmazione minimale e
non offre un'informazione decente. In questo vuoto di informazione
vengono passate leggi tremende, viene portata avanti la repressione
giornaliera.
Anche se l'Alta Corte
Greca ha sancito ciò che è stato fatto nei confronti della ERT è
illegale, il governo va avanti e cerca di dividere i lavoratori,
scegliendo e offrendo solo ad alcuni un nuovo posto di lavoro nella
nuova televisione pubblica.
Anche questo è fascismo, come fascista è il trattamento riservato agli abitanti di Skouries che da tempo sono in lotta per difendere il proprio territorio dalla catastrofe ecologica.
Anche questo è fascismo, come fascista è il trattamento riservato agli abitanti di Skouries che da tempo sono in lotta per difendere il proprio territorio dalla catastrofe ecologica.
Skouries
è un sito minerario famoso fino dall'antichità, dove sono stimate
grandi quantità di oro e di rame. Per decisione di questo governo e
degli altri che lo hanno preceduto, questa grande area di interesse
ambientale è stata data in gestione ad una multinazionale canadese che
ha intenzione di devastarne il suolo ed il sottosuolo per estrarre
l'oro. Questa devastazione sarebbe già a buon punto se non avesse
trovato davanti a se la determinazione degli abitanti del posto.
Questi abitanti stanno pagando un prezzo altissimo per la loro lotta, molti di loro sono stati denunciati e altri sono stati arrestati. Sono stati prelevati dalle proprie abitazioni nel cuore della notte, sono stati separati dalle proprie famiglie, dai propri figli e incarcerati per mesi, tutto questo senza lo straccio di una prova.
Questi abitanti stanno pagando un prezzo altissimo per la loro lotta, molti di loro sono stati denunciati e altri sono stati arrestati. Sono stati prelevati dalle proprie abitazioni nel cuore della notte, sono stati separati dalle proprie famiglie, dai propri figli e incarcerati per mesi, tutto questo senza lo straccio di una prova.
Cose come queste accadono ogni giorno qui in Grecia. Anche questo è fascismo.
Francesco Moretti
Per saperne di più sulla questione delle miniere di Skouries segui il link.