Questo blog vuole informare su come e quanto sta cambiando la vita di tutti i giorni in Grecia. L'intervento del Fondo Monetario Internazionale, BCE e dell'Unione Europea sta riducendo la Grecia a un paese in cui sarà difficile vivere. Non sono un giornalista e su questo blog voglio raccontare la vita di tutti i giorni, la mia esperienza diretta di come siamo costretti a "sopravvivere in grecia".

Alla pagina dei video di questo blog puoi vedere il nuovo documentario CATASTROIKA con sottotitoli in Italiano e il documentario DEBTOCRACY International Version con sottotitoli in inglese. Molto consigliato è anche la video intervista di Monica Benini "La guerra in Europa" che spiega benissimo ciò che sta succedendo alla Grecia. Nuovo video interessantissimo Fascismo inc anche questo in italiano. Seguendo questo link si possono ascoltare una serie di interventi andati in onda su Radio 2 Rai sul tema musicale Rebetiko, tra gli interventi, oltre alla musica si parla di storia, politica ed economia.

venerdì 8 giugno 2012

Grecia, elezioni del 17 giugno.  Tra sorpresa e minacce i greci vanno al voto.

Come tutti sanno il 17 giugno ci saranno le elezioni e chiaramente, a dieci giorni dal voto, tutti i partiti sono in piena campagna elettorale. Viene dato un grande valore a queste elezioni in quanto sono state trasformate, grazie alle varie dichiarazioni dei componenti della Trojka, in un referendum con tema: “dentro o fuori dall’Euro”.
I vari sondaggi (che adesso, a dieci giorni dal voto, sono tenuti segreti) danno la coalizione di sinistra Siriza come primo partito e il partito di destra Nea Dimocratia come secondo. Altri danno Nea Dimokratia al primo posto con un piccolo vantaggio sul Siriza a cui spetterebbe il secondo posto.
In questo momento così difficile per la Grecia, mi sembra che contrariamente alle dichiarazioni dei leaders di partito, ci sia una certa paura nel salire al governo. Un po’ tutti sembra che sperino di essere secondo partito e di non avere l’enorme responsabilità di governare un paese così vicino alla catastrofe.
Da parte del governo Tedesco e in generale dai sostenitori delle riforme imposte dal F.M.I. viene fatta una grande pressione psicologica a finché il popolo greco esprima il proprio voto a sostegno dei partiti pro-memorandum Pasok e Nea Dimokratia. Ormai, alla faccia della democrazia, Merkel e company fanno apertamente dichiarazioni per “l’uscita dall’Euro della Grecia in caso di vittoria della sinistra”.
Ma cosa ha di tanto diabolico il programma del Siriza per suscitare una così forte contrapposizione dei potenti d’Europa?
In realtà nessuno nel Siriza ha mai dichiarato di voler uscire dall’Euro, e nessuno ha mai dichiarato di non voler pagare i debiti della Grecia. Queste schematizzazioni che vogliono far coincidere l’evento elettorale con un referendum sono frutto di ricatti e di pressioni studiate per condizionare il voto greco.
Il Siriza in realtà è contro il Menorandum, ovvero quella serie di provvedimenti votati, prima dal governo Papandreu e poi dal governo Papadimos che l’espressione “Macelleria sociale” descrive perfettamente. Con il loro voto questi due governi sopracitati hanno trasformato in “legge dello stato” un pacchetto di suggerimenti proposti dalla Troika. Il Siriza è per l’abolizione di questa legge dello stato greco.
Nelle condizioni economiche in cui si trova la Grecia (e anche altri paesi europei) ogni governo deve fare cassa e trovare i soldi per pagare i propri debiti. Ogni governo dovrà quindi prendere delle decisioni economiche nette, tassare, tagliare ecc.. Ma in quale direzione e contro di chi, queste sono scelte politiche e dipendono da chi le prende. Fino ad ora abbiamo assistito ad una rapido e sistematico “pestaggio economico” delle classi sociali più deboli, i lavoratori dipendenti hanno ricevuto dei tagli di stipendi durissimi, sia nel settore pubblico e in particolare in quello privato. Non contenti di questi tagli i governi che hanno sostenuto e attuato il Memorandum hanno aumentato in maniera vertiginosa e repentina la pressione fiscale in maniera tale da mandare in miseria una enorme fetta del popolo Greco.
Blandi sono stati fino ad ora i provvedimenti fiscali verso i soggetti più ricchi, in molti casi addirittura a favore degli stessi, sgravi fiscali e distruzione dei diritti dei lavoratori sono stati le parole d’ordine che hanno caratterizzato le politiche dei precedenti governi.
Adesso per la prima volta nella storia della Grecia, un partito che ha serie possibilità di governare fa delle dichiarazioni che vanno in controtendenza con tutte le precedenti.
Solo per fare un esempio, da tempo sono scadute le concessioni statali di molti canali televisisi e nessun governo fino ad oggi ha pensato di rinnovarle. I cananali televisivi trasmettono da tempo senza pagare alcuna tassa. Hanno introiti enormi derivanti dalla pubblicità e potrebbero benissimo pagare le loro concessioni, ma nessun governo fino ad oggi, nonostante il grande impeto nel batter cassa le ha mai pretese. Ovviamente è inutile che spieghi ad un pubblico di lettori italiani quali e quanti interessi può avere una classe politica ad accattivarsi i favori dei canali televisivi.
Per la prima volta da due anni a questa parte si risente parlare di tutele verso i più deboli economicamente e di una ripresa economica che sia a vantaggio di tutti e non solo dei soliti pochi che comunque vadano le cose guadagneranno comunque.
Questo cambio di tendenza, questa sorpresa elettorale ha scombinato i piani della Troika, ed è stata una sorpresa per tutti ma in particolalare per i greci. Il Siriza fino alle elezionini precedenti era sempre nell’incertezza se sarebbe entrato in parlamento oppure no, se avrebbe passato la soglia del 3% oppure no e adesso i sondaggi lo danno vicino al 30%.

Il vero problema della Troika, e a quel che sembra del governo tedesco in particolare non è la questione economica, infatti si paventano risoluzioni alla crisi greca che rischiano di far pagare un prezzo economico enorme all’Europa intera. L’uscita della Grecia dall’Euro viene considerata da tantissimi economisti molto pericolosa perché avrebbe dei contraccolpi incalcolabili su tutte le economie degli altri stati d’Europa e in specifico sull’economia della Spagna, dell’Italia, del Portogallo ecc...
Senza considerare che questa ceca e presuntuosa gestione del problema economico della Grecia, sponsorizzato dal governo tedesco e portato avanti dalla Troika, ha già portato l’Europa ha spendere delle cifre enormi rispetto a ciò che avrebbe potuto spendere all’inizio di questa storia, se solo si fossero prese scelte meno orgogliose e intransigenti.
Sembra proprio che la politica di “riduzione del danno” non voglia essere presa in considerazione per niente.

Quello che veramente è importante che non succeda in Grecia e per cui la Troika si batte apertamente è che ci sia un cambio di tendenza, che non ci sia la vittoria di un partito che sostiene una via di uscita dalla crisi diversa da quella imposta dalla Troika. L’importante è che non si crei un precedente, l’importante è che la demagogia delle elezioni segua il suo corso tradizionale. Perché una persona super tassata, senza diritti lavorativi e che a stento arriva alla fine del mese debba votare un partito che apertamente fa gli interessi dei benestanti, questo me lo sono chiesto tante volte anch’io, ma fino ad adesso non ho trovato risposta. Ma a quanto pare fino ad adesso è stato proprio così. Come non l’ho trovata io non l’hanno trovata molti altri questa risposta e da questo deriva lo stupore nel sentire le percentuali che vengono attribuite dai sondaggi alla sinistra.
Cosa riuscirà veramente a fare il Siriza se alla fine andrà al governo, questo è difficile da prevedere. Quante delle promesse fatte resteranno solo promesse non è possibile saperlo in anticipo. Ma una cosa è certa, i potenti dell’Europa, quelli che guadagnano dalle crisi economiche faranno di tutto per piegare e sottomettere la piccola ribellione della Grecia.

Nonostante le continue dichiarazioni terroristiche della Trojka per scongiurare una vittoria del Siriza, questo partito cresce nei sondaggi, e sembra quasi che i catastrofici scenari paventati dalla Troika in caso di rigetto del Memorandum portino ulteriore consenso a questo partito.
In effetti l’accanimento che c’è stato in questi ultimi anni verso il popolo greco, oltre a dare la netta idea che qualcuno voglia sperimentare e studiare i limiti di sopportazione di un popolo per elaborare un modello neo-liberista esportabile ad altri paesi, ha dato inoltre la percezione che non ci sia più niente da perdere. Dopo enormi tagli salariali e tassazioni insopportabili, che un anno fa, venivano addirittura accolti dal popolo greco con dolore, ma ottimismo, adesso una grande fetta della popolazione si ritrova in povertà, senza i servizi fondamentali come ospedali, farmaci, scuole ecc.. e non ha nessuna speranza all’orizzonte.
Anche per questo non sembrano fare presa gli scenari che dipingono la Grecia in rovina se non sosterrà il Memorandum.

Intanto in Germania girano voci tese a scoraggiare il turismo tedesco in Grecia, tutismo che da anni è consolidato e numeroso, viene detto che è difficile trovare la benzina, che inizia ad essere pericoloso per un tedesco trascorrere le proprie vacanze in Grecia perché c’è il rischio che gli verranno tagliate le gomme dell’auto.
Io stesso mi sono trovato a rispondere e a rassicurare madri (italiane) che preoccupate, mi hanno scritto delle mail chiedendomi se i loro figli che vogliono trascorrere le vacanze in Grecia saranno al sicuro.
Queste cavolate che vengono messe in giro sono ovviamente una delle tante armi che vengono usate in questa sporca guerra e che mirano a distruggere il turismo ovvero l’unico settore economico su cui può contare la Grecia.

Francesco Moretti