Grecia, elezioni del 17 giugno. Tra sorpresa e minacce i greci vanno al voto.
Come
tutti sanno il 17 giugno ci saranno le elezioni e chiaramente, a dieci
giorni dal voto, tutti i partiti sono in piena campagna elettorale.
Viene dato un grande valore a queste elezioni in quanto sono state
trasformate, grazie alle varie dichiarazioni dei componenti della
Trojka, in un referendum con tema: “dentro o fuori dall’Euro”.
I
vari sondaggi (che adesso, a dieci giorni dal voto, sono tenuti
segreti) danno la coalizione di sinistra Siriza come primo partito e il
partito di destra Nea Dimocratia come secondo. Altri danno Nea
Dimokratia al primo posto con un piccolo vantaggio sul Siriza a cui
spetterebbe il secondo posto.
In
questo momento così difficile per la Grecia, mi sembra che
contrariamente alle dichiarazioni dei leaders di partito, ci sia una
certa paura nel salire al governo. Un po’ tutti sembra che sperino di
essere secondo partito e di non avere l’enorme responsabilità di
governare un paese così vicino alla catastrofe.
Da
parte del governo Tedesco e in generale dai sostenitori delle riforme
imposte dal F.M.I. viene fatta una grande pressione psicologica a finché
il popolo greco esprima il proprio voto a sostegno dei partiti
pro-memorandum Pasok e Nea Dimokratia. Ormai, alla faccia della
democrazia, Merkel e company fanno apertamente dichiarazioni per
“l’uscita dall’Euro della Grecia in caso di vittoria della sinistra”.
Ma cosa ha di tanto diabolico il programma del Siriza per suscitare una così forte contrapposizione dei potenti d’Europa?
In
realtà nessuno nel Siriza ha mai dichiarato di voler uscire dall’Euro, e
nessuno ha mai dichiarato di non voler pagare i debiti della Grecia.
Queste schematizzazioni che vogliono far coincidere l’evento elettorale
con un referendum sono frutto di ricatti e di pressioni studiate per
condizionare il voto greco.
Il
Siriza in realtà è contro il Menorandum, ovvero quella serie di
provvedimenti votati, prima dal governo Papandreu e poi dal governo
Papadimos che l’espressione “Macelleria sociale” descrive perfettamente.
Con il loro voto questi due governi sopracitati hanno trasformato in
“legge dello stato” un pacchetto di suggerimenti proposti dalla Troika.
Il Siriza è per l’abolizione di questa legge dello stato greco.
Nelle
condizioni economiche in cui si trova la Grecia (e anche altri paesi
europei) ogni governo deve fare cassa e trovare i soldi per pagare i
propri debiti. Ogni governo dovrà quindi prendere delle decisioni
economiche nette, tassare, tagliare ecc.. Ma in quale direzione e contro
di chi, queste sono scelte politiche e dipendono da chi le prende. Fino
ad ora abbiamo assistito ad una rapido e sistematico “pestaggio
economico” delle classi sociali più deboli, i lavoratori dipendenti
hanno ricevuto dei tagli di stipendi durissimi, sia nel settore pubblico
e in particolare in quello privato. Non contenti di questi tagli i
governi che hanno sostenuto e attuato il Memorandum hanno aumentato in
maniera vertiginosa e repentina la pressione fiscale in maniera tale da
mandare in miseria una enorme fetta del popolo Greco.
Blandi
sono stati fino ad ora i provvedimenti fiscali verso i soggetti più
ricchi, in molti casi addirittura a favore degli stessi, sgravi fiscali e
distruzione dei diritti dei lavoratori sono stati le parole d’ordine
che hanno caratterizzato le politiche dei precedenti governi.
Adesso
per la prima volta nella storia della Grecia, un partito che ha serie
possibilità di governare fa delle dichiarazioni che vanno in
controtendenza con tutte le precedenti.
Solo
per fare un esempio, da tempo sono scadute le concessioni statali di
molti canali televisisi e nessun governo fino ad oggi ha pensato di
rinnovarle. I cananali televisivi trasmettono da tempo senza pagare
alcuna tassa. Hanno introiti enormi derivanti dalla pubblicità e
potrebbero benissimo pagare le loro concessioni, ma nessun governo fino
ad oggi, nonostante il grande impeto nel batter cassa le ha mai pretese.
Ovviamente è inutile che spieghi ad un pubblico di lettori italiani
quali e quanti interessi può avere una classe politica ad accattivarsi i
favori dei canali televisivi.
Per
la prima volta da due anni a questa parte si risente parlare di tutele
verso i più deboli economicamente e di una ripresa economica che sia a
vantaggio di tutti e non solo dei soliti pochi che comunque vadano le
cose guadagneranno comunque.
Questo
cambio di tendenza, questa sorpresa elettorale ha scombinato i piani
della Troika, ed è stata una sorpresa per tutti ma in particolalare per i
greci. Il Siriza fino alle elezionini precedenti era sempre
nell’incertezza se sarebbe entrato in parlamento oppure no, se avrebbe
passato la soglia del 3% oppure no e adesso i sondaggi lo danno vicino
al 30%.
Il
vero problema della Troika, e a quel che sembra del governo tedesco in
particolare non è la questione economica, infatti si paventano
risoluzioni alla crisi greca che rischiano di far pagare un prezzo
economico enorme all’Europa intera. L’uscita della Grecia dall’Euro
viene considerata da tantissimi economisti molto pericolosa perché
avrebbe dei contraccolpi incalcolabili su tutte le economie degli altri
stati d’Europa e in specifico sull’economia della Spagna, dell’Italia,
del Portogallo ecc...
Senza
considerare che questa ceca e presuntuosa gestione del problema
economico della Grecia, sponsorizzato dal governo tedesco e portato
avanti dalla Troika, ha già portato l’Europa ha spendere delle cifre
enormi rispetto a ciò che avrebbe potuto spendere all’inizio di questa
storia, se solo si fossero prese scelte meno orgogliose e intransigenti.
Sembra proprio che la politica di “riduzione del danno” non voglia essere presa in considerazione per niente.
Quello
che veramente è importante che non succeda in Grecia e per cui la
Troika si batte apertamente è che ci sia un cambio di tendenza, che non
ci sia la vittoria di un partito che sostiene una via di uscita dalla
crisi diversa da quella imposta dalla Troika. L’importante è che non si
crei un precedente, l’importante è che la demagogia delle elezioni segua
il suo corso tradizionale. Perché una persona super tassata, senza
diritti lavorativi e che a stento arriva alla fine del mese debba votare
un partito che apertamente fa gli interessi dei benestanti, questo me
lo sono chiesto tante volte anch’io, ma fino ad adesso non ho trovato
risposta. Ma a quanto pare fino ad adesso è stato proprio così. Come non
l’ho trovata io non l’hanno trovata molti altri questa risposta e da
questo deriva lo stupore nel sentire le percentuali che vengono
attribuite dai sondaggi alla sinistra.
Cosa
riuscirà veramente a fare il Siriza se alla fine andrà al governo,
questo è difficile da prevedere. Quante delle promesse fatte resteranno
solo promesse non è possibile saperlo in anticipo. Ma una cosa è certa, i
potenti dell’Europa, quelli che guadagnano dalle crisi economiche
faranno di tutto per piegare e sottomettere la piccola ribellione della
Grecia.
Nonostante
le continue dichiarazioni terroristiche della Trojka per scongiurare
una vittoria del Siriza, questo partito cresce nei sondaggi, e sembra
quasi che i catastrofici scenari paventati dalla Troika in caso di
rigetto del Memorandum portino ulteriore consenso a questo partito.
In
effetti l’accanimento che c’è stato in questi ultimi anni verso il
popolo greco, oltre a dare la netta idea che qualcuno voglia
sperimentare e studiare i limiti di sopportazione di un popolo per
elaborare un modello neo-liberista esportabile ad altri paesi, ha dato
inoltre la percezione che non ci sia più niente da perdere. Dopo enormi
tagli salariali e tassazioni insopportabili, che un anno fa, venivano
addirittura accolti dal popolo greco con dolore, ma ottimismo, adesso
una grande fetta della popolazione si ritrova in povertà, senza i
servizi fondamentali come ospedali, farmaci, scuole ecc.. e non ha
nessuna speranza all’orizzonte.
Anche per questo non sembrano fare presa gli scenari che dipingono la Grecia in rovina se non sosterrà il Memorandum.
Intanto
in Germania girano voci tese a scoraggiare il turismo tedesco in
Grecia, tutismo che da anni è consolidato e numeroso, viene detto che è
difficile trovare la benzina, che inizia ad essere pericoloso per un
tedesco trascorrere le proprie vacanze in Grecia perché c’è il rischio
che gli verranno tagliate le gomme dell’auto.
Io
stesso mi sono trovato a rispondere e a rassicurare madri (italiane)
che preoccupate, mi hanno scritto delle mail chiedendomi se i loro figli
che vogliono trascorrere le vacanze in Grecia saranno al sicuro.
Queste
cavolate che vengono messe in giro sono ovviamente una delle tante armi
che vengono usate in questa sporca guerra e che mirano a distruggere il
turismo ovvero l’unico settore economico su cui può contare la Grecia.
Francesco Moretti