Arrestati e torturati dalla polizia...è successo in Grecia.
Cos'è la dittatura? Come si manifesta? Come si stabilisce l'inizio e la fine di essa?
La
Grecia può contare un buon numero di dittature, la più recente e forse
la più conosciuta è stata quella detta "Dittatura dei Colonnelli",
altrimenti più nota come "Giunta" (η Χούντα). La dittatura militare
capitanata da Giorgos Papadopoulos che è iniziata nell'aprile del 1967 e
che fino al 1974 vide un susseguirsi di governi militari anticomunisti.
Due fatti determinarono la fine di quest'ultima dittatura, i tragici
fatti del Politecnio di Atene dove i carri armati dell'esercito fecero
irruzione nell'università, travolgendo i cancelli del Politecnio e
schiacciando molti studenti che si trovavano nel cortile dell'università
e successivamente l'occupazione di Cipro da parte della Turchia.
Per
gli storici è molto comodo collocare un evento politico assegnando una
data d'inizio e una di fine, ma spesso non è così, spesso la realtà è
molto più complicata. Ci sono dittature che non iniziano con un golpe,
non c'è un giorno preciso dove al mattino ci svegliamo e vediamo che in
strada circolano dei carri armati. Non in tutte le dittature siamo
costretti a vestire i nostri figli con i "pantaloni zuava" e a farli
partecipare alle adunate dei "Giovani Balilla".
Le
dittature hanno cambiato forma, si sono evolute pure loro, vi sono
molte dittature che non vengono mai dichiarate, ma al contrario gli
stessi dittatori sono coloro che rappresentano le istituzioni degli
stati "Democratici". Queste dittature sono portate dentro alle nostre
case dall' informazione di quei giornalisti che ne fanno parte. Con la
stessa violenza di un carro armato che sfonda un cancello e schiaccia
coloro che vi sono dietro, questa informazione entra nei salotti, esce
dalle televisioni e dalle radio. Ci sono dittature che durano anni,
altre mesi, altre giorni, altre molto brevi...minuti. Perché, cos'è la
dittatura?
Non
è solo la sovversione delle regole democratiche ma anche la successiva
impunità di coloro che le hanno sovvertite. La dittatura è quando gli
organi addetti al rispetto di queste regole sono gli stessi che le
sovvertono e gli stessi che le sovvertono sono gli stessi che dovrebbero
giudicare e punire chi le ha sovvertite.
Dittatura
è affamare il proprio popolo, andare contro i diritto costituzionale,
privarlo del diritto alla salute, al lavoro, all'istruzione,
privilegiare con leggi e provvedimenti gli interessi di alcuni a
svantaggio degli interessi dei molti.
Dittatura
è distruggere la dignità umana, criminalizzare con leggi liberticide e
razziste lo straniero, il diverso, il più debole.
E
ancora, dittatura è imporre una vita di stenti al proprio popolo e
impedirli di protestare, di manifestare il proprio dissenso. Dittatura è
usare oggi una legge fatta durante le ditatture, (επιστράτευση ovvero
la chiamata alle armi, i lavoratori vengono direttamente precettati da
degli organi militari) per impedire e ostacolare il diritto di sciopero a
dei lavoratori esasperati e poi, farli tornare a casa la sera e
presentare in televisione un sondaggio dove si afferma che va tutto bene
così, che la gente è soddisfatta e che il governo ha ripreso
popolarità.
Dittatura
è l’uso sistematico del governo dello “stato di emergenza” (questa
particolare procedura dovrebbe essere usata solo in estremo caso di
bisogno ed emergenza come ad esempio terremoti e calamità naturali) per
far passare i provvedimenti economici con il solo voto del governo e non
di tutto il parlamento.
Alcuni
giorni fa, in Grecia, sono stati arrestati e torturati quattro ragazzi.
Preciso che questo è avvenuto in Grecia e non in Iran perché da un po'
di tempo a questa parte ci sembrava quasi incredibile che certe cose
potessero succedere in un paese che si vanta di essere democratico, che
scrive sulle porte delle proprie istituzioni "Ελληνική Δημοκρατία"
(democrazia greca). Dico questo, non tanto perché queste cose non siano
avvenute anche in un recente passato, ma per come questa volta siano
direttamente e apertamente rivendicate da organi istituzionali dello
stato come la polizia
I volti di due dei quattro ragazzi arrestati.
Questi
quattro ragazzi sono stati arrestati per rapina a Kozani (nord della
Grecia), sono stati portati nel posto di polizia della città e ne sono
usciti tumefatti dalle percosse che hanno ricevuto. Questi quattro
ragazzi si sono dichiarati anarchici.
Non
voglio assolutamente commentare se rapinare una banca a scopo politico
sia giusto o meno, se sia una forma condivisibile di rivalsa verso gli
interessi delle banche e quindi del capitalismo. Chi lo fa si assume le
proprie responsabilità.
Ciò
che invece voglio commentare è come in uno stato che basa le sue regole
sulla democrazia possano succedere questi abusi, queste torture. Come
possa uno stato democratico lasciare il giudizio e la relativa punizione
nelle mani di un gruppo di poliziotti. Questi quattro ragazzi sono
stati brutalmente pestati e successivamente fotografati per rendere
palese il trattamento che hanno ricevuto. I loro volti macellati sono
stati fatti vedere in televisione, ma non come denuncia di un abuso, ma
come monito verso la società. Con queste foto si vuole apertamente
comunicare che tutti, chi più e chi meno, corriamo un pericolo.
Il
pericolo di incappare in un vuoto di democrazia, in un momento
spazio-temporale dove le regole democratiche non esistono e vengono
sostituite dall'abuso e dalla violenza.
E
subito dopo l'altra violenza, quella dei giornalisti che fanno parte di
queste "dittature spazio-temporali" che usano la parola
"antiautoritario" come sinonimo di "terrorista". Poi i commenti degli
opinionisti e dei politici del governo che vedono ciò che è successo a
questi ragazzi come naturale evoluzione dell'arresto per rapina. Mille
sono i discorsi e le sfumature, le motivazioni e le considerazioni
sull'accaduto, tutti si riempiono la bocca con la parola "legalità", e
più corrotti e mafiosi sono e più la usano.
Questo
avvenimento mi riporta a più di dieci anni indietro nel tempo, alla
dittatura spazio-temporale di Genova, durante i tre giorni del G8. Anche
in questo caso le forze dell'ordine vennero lasciate libere di
esprimersi sia in piazza che dopo, nelle caserme e nelle prigioni. La
tortura fisica e psicologica si sostituì alle regole democratiche e ai
diritti umani. Allo stesso modo vedemmo l'allora ministro degli interni
Scajola che nel Parlamento Italiano esprimeva solidarietà e rispetto
verso l'operato delle forze dell'ordine che "...con abnegazione hanno
compiuto il proprio dovere."
Devo
dire che il governo greco ha un'idea piuttosto bizzarra di legalità, la
punizione e l'ordine, l'ossessione per la legalità si manifestano a
sprazzi, in maniera distratta e discontinua, e mentre da una parte si
bastonano i lavoratori e gli studenti in sciopero e si sgomberano i
centri sociali, si permette che quasi giornalmente venga ucciso un
immigrato nel centro di Atene per ragioni razziste, dall'altra si
permette che alcuni squilibrati sparino pubblicamente colpi di arma da
fuoco in aria nel centro della città.
Questo è successo pochi giorni fa ad Atene in occasione dei funerali dell’ex-dittatore Nikolaos Dertilis.
Oltre
ad essere tra coloro che ha ideato e organizzato il golp militare in
Grecia e la successiva “Dittatura dei Colonnelli” questo "stinco di
santo" si è distinto come assassino a Cipro, organizzando una serie di
omicidi tra la popolazione turco-cipriota, omicidi che hanno portato
prima alla divisione e all’odio tra le due comunità di Cipro
(turco-cipriota e greco-cipriota) e successivamente hanno provocato
l’invasione di Cipro da parte della Turchia. E’ morto di vecchiaia ultra
ottantenne, dopo aver passato gli anni dal 1974 ad oggi nel carcere
dove scontava una pena per aver ucciso. Chiaramente non è possibile
stimare quante persone abbia torturato e ucciso, ma fu processato per
l’assassinio di uno studente fuori dal Politecnio avvenuto il 18
novembre 1973. Al suo funerale hanno partecipato in massa tutti i
parlamentari di Chrisi Avghi e i relativi militanti di questo partito.
Nell'euforia generale dei nostalgici della dittatura alcuni hanno tirato
fuori delle pistole è hanno onorato la salma dell'ex-dittatore con
numerosi spari in aria (questa pratica degli spari in aria è molto nota a
chi ha vissuto la "Giunta", ha una sua tradizione di minaccia e di
terrore). A fine del funerale un vescovo della chiesa ortodossa,
evidentemente molto fanatico della democrazia e del libero pensiero ha
commentato la figura di Nikolaos Dertilis come grande personaggio
mettendolo sullo stesso piano di Socrate e Kolokotronis (eroe nazionale
greco).
La
piazza era affollata da personalità della chiesa, della politica e da
numerosi poliziotti ma....le forze dell’ordine non sono riuscite ad
identificare nessuno dei responsabili degli spari e quindi resteranno
ancora sconosciuti i nomi di questi pistoleri nazi-fascisti.
7 febbraio 2013
sopravvivereingrecia.blogspot.gr
Pagine
Questo blog vuole informare su come e quanto sta cambiando la vita di tutti i giorni in Grecia. L'intervento del Fondo Monetario Internazionale, BCE e dell'Unione Europea sta riducendo la Grecia a un paese in cui sarà difficile vivere. Non sono un giornalista e su questo blog voglio raccontare la vita di tutti i giorni, la mia esperienza diretta di come siamo costretti a "sopravvivere in grecia".
Alla pagina dei video di questo blog puoi vedere il nuovo documentario CATASTROIKA con sottotitoli in Italiano e il documentario DEBTOCRACY International Version con sottotitoli in inglese. Molto consigliato è anche la video intervista di Monica Benini "La guerra in Europa" che spiega benissimo ciò che sta succedendo alla Grecia. Nuovo video interessantissimo Fascismo inc anche questo in italiano. Seguendo questo link si possono ascoltare una serie di interventi andati in onda su Radio 2 Rai sul tema musicale Rebetiko, tra gli interventi, oltre alla musica si parla di storia, politica ed economia.
Alla pagina dei video di questo blog puoi vedere il nuovo documentario CATASTROIKA con sottotitoli in Italiano e il documentario DEBTOCRACY International Version con sottotitoli in inglese. Molto consigliato è anche la video intervista di Monica Benini "La guerra in Europa" che spiega benissimo ciò che sta succedendo alla Grecia. Nuovo video interessantissimo Fascismo inc anche questo in italiano. Seguendo questo link si possono ascoltare una serie di interventi andati in onda su Radio 2 Rai sul tema musicale Rebetiko, tra gli interventi, oltre alla musica si parla di storia, politica ed economia.