Questo blog vuole informare su come e quanto sta cambiando la vita di tutti i giorni in Grecia. L'intervento del Fondo Monetario Internazionale, BCE e dell'Unione Europea sta riducendo la Grecia a un paese in cui sarà difficile vivere. Non sono un giornalista e su questo blog voglio raccontare la vita di tutti i giorni, la mia esperienza diretta di come siamo costretti a "sopravvivere in grecia".

Alla pagina dei video di questo blog puoi vedere il nuovo documentario CATASTROIKA con sottotitoli in Italiano e il documentario DEBTOCRACY International Version con sottotitoli in inglese. Molto consigliato è anche la video intervista di Monica Benini "La guerra in Europa" che spiega benissimo ciò che sta succedendo alla Grecia. Nuovo video interessantissimo Fascismo inc anche questo in italiano. Seguendo questo link si possono ascoltare una serie di interventi andati in onda su Radio 2 Rai sul tema musicale Rebetiko, tra gli interventi, oltre alla musica si parla di storia, politica ed economia.

venerdì 20 febbraio 2015

Oggi il blog sopravvivereingrecia compie tre anni.

Mi ricordo ancora bene il 20 febbraio del 2012 quando a pochi giorni di distanza dalla firma del Memorandum, avvenuta il giorno 12 dello stesso mese, pensai di iniziare a scrivere e descrivere come la Grecia sarebbe cambiata. Questo cambiamento c'è stato ed è stato profondo. In soli tre anni questo paese è arrivato a dover affrontare una vera e propria crisi umanitaria.
Eppure, la miseria in cui è stato spinto non è stata la cosa peggiore. L'imposizione dell'austerity ha portato vari mostri in campo. Il restringimento dei margini democratici ha generato all'aumento della violenza. Quella istituzionale della polizia che non ha perso una singola occasione per picchiare, reprimere, arrestare e mostrare la faccia peggiore e marcia di questa baracca che qualcuno si ostinava a chiamare "democrazia". Quella dei fascisti, che spalleggiati e incentivati dai governi, dalle televisioni e dalla lobbie dei potenti greci hanno cavalcato la crisi economica cercando di guadagnare il più possibile in termini di consenso sociale. Questa propaganda fascista è stata fatta sulla pelle di tanti immigrati e non che hanno pagato con la vita questa follia. Poi c'è stata la violenza, giornaliera e costante dei governi, tra i peggiori quello di Samaras, una vera punizione per la Grecia. Hanno visto nella crisi un'occasione d'oro per arricchirsi velocemente e far guadagnare i propri amici. In maniera collaborativa hanno lavorato con la Troika per distruggere questo paese, hanno cercato di dividerlo, di svenderlo, di umiliarlo.
Se dovessi scegliere un sentimento che ha caratterizzato questo periodo dovrei per forza scegliere la paura. Paura del futuro e paura del dover perdere quel poco che ancora ti è rimasto.
In questi tre anni non ho raccontato solo questo, ho cercato di descrivere anche delle cose positive che proprio grazie alla crisi sono nate. La solidarietà è una di queste. Migliaia di persone si sono organizzate in maniera spontanea per aiutarsi l'uno con l'altro, per trovare nuove e diverse forme di sostentamento che andassero a rimpiazzare ciò che a poco a poco lo stato faceva mancare. Abbiamo vissuto tutti in un grande laboratorio di esperienze dove il confronto e la necessità hanno fatto maturare e riflettere migliaia di persone sui temi portati i ballo dalla crisi. C'è stato un momento di crescita collettiva unico che ha portato alla vittoria su questa paura imposta.
Il primo passo e il più difficile per la società greca è stato realizzare e capire ciò che stava succedendo, fatto questo, è stata una strada in discesa andare in massa verso un cambiamento, una nuova speranza.

Rileggendo i vari post del blog, iniziando dal primo, si può rivivere in maniera cronologica l'evoluzione della crisi e delle sue conseguenze. Sono stati 160.000 i visitatori di sopravvivereingrecia, che hanno letto, commentato, condiviso e pubblicato altrove i gli articoli che descrivono cosa significa nella realtà vivere in Grecia.
Ringrazio tutti voi di cuore. Mi avete seguito con affetto ed interesse. Continuate a farlo perché l'informazione e la comprensione è l'arma più forte che ancora possiamo usare.