Davvero tanta gente alla manifestazione a sostegno del "NO" tenutasi ieri sera a piazza Sintagma, Atene. Domani la Grecia va al voto. Si voterà dalle ore 7 di mattina fino alle 19 della sera. A seggi chiusi verranno resi noti i primi exitpoll. Stimati per le ore 21 i risultati definitivi. Qui in Grecia non è dato sapere veramente come stanno andando le cose. Il referendum è stato trasformato in una sorta di guerra civile. Il "memorandum", durissimo e catastrofico, che per anni ha afflitto la Grecia ed il suo popolo viene riproposto tale e quale. Nell'ultima ed unica proposta mai fatta al governo greco da parte della ex-troika il 25 giugno vi sono ancora delle cose peggiorative rispetto all'originale. Una proposta che non è stata accettata dal governo perché ritenuta "inapplicabile". Chi vota "SI" accetta questa proposta, dice si ai suoi contenuti. Vota di fatto contro se stesso. Questo può sembrare anche particolarmente idiota, ma bisogna capire che in molti non sono coscienti di questo. Le tv private hanno capovolto la questione, caricando il voto per il "SI" in un voto per l'euro, un voto per restare europei e in Europa. Mai si fa riferimento al fatto che si accetta il "memorandum" in tutti i suoi punti, con il taglio ulteriore di stipendi e pensioni, con l'aumento dell'iva, con il taglio delle agevolazioni economiche sul petrolio agricolo e da riscaldamento, la svendita dei beni naturalistici e archeologici etc...
Le tv private sferrano il loro ultimo attacco. Una vittoria del "SI" sarà certamente interpretata come sfiducia verso Tsipras. L'obbiettivo chiaro dell'opposizione interna ed esterna alla Grecia è di far cadere l'attuale governo. Che per le tv private si trasforma in un immediato guadagno economico, in quanto solo l'attuale governo, per la prima volta nella storia, ha chiesto che le loro frequenze venissero pagate. Tutti gli altri governi precedenti hanno barattato la propaganda politica a loro favore con l'impunità.
Questa sporca guerra dell'informazione ci da un'immagine degli enormi interessi che si muovono sopra alle nostre teste. Ciò che mi resta ancora difficile da capire è come un greco medio possa pensare di fare una cosa giusta per se e la propria famiglia nel votare "SI". Lo stesso "SI" raccomandato con forza dalla Merkel,
Schäuble, Renzi, Hollande, Junker etc..