ore 1:00 Elezioni Europee - Prime dichiarazioni
Ovviamente, come accade in ogni paese, l'ottusità e la brama di potere superano ogni pudore.
A sentire le dichiarazioni dei perdenti, sembra di sentir parlare i vincitori. Tutti sono soddisfatti e riconoscono un risultato positivo del loro partito e quindi del loro operato. In questa girandola del ridicolo si parte dal primo ministro Antonis Samaras che è apparso in televisione dichiarando che la rivoluzione che il Syriza aveva prospettato, non c'è stata, e quindi il governo andrà avanti. Sono escluse elezioni anticipate. Ricordo che il partito di governo Nea Dimokratia, in queste elezioni è sotto al più grande partito di opposizione di almeno 4%. Ricordo inoltre che Nea Dimokratia ha a disposizione tutti i canali televisivi, pubblici e privati, più gran parte delle radio e dei giornali.
Il Syriza niente di tutto questo.
Evanghelos Venisellos, numero due del governo e appartenente al partito Pasok, aveva dichiarato che se il voto fosse stato sfavorevole si sarebbe dimesso. A queste elezioni il Pasok si è presentato con un'altro nome: Elia, che vuol dire Ulivo. Bene sottolineare che il cambio di nome è una questione tecnica per non pagare i debiti enormi che il Pasok ha accumulato nei confronti dello stato e delle banche.
Di fatto Elia non è una vera e propria coalizione perché è fatta dal Pasok stesso. Anche dopo il misero risultato del proprio partito, scommetto che si sentirà "riconfermato a furor di popolo" e quindi non si dimetterà.
Perché il popolo greco ha votato in massa Syriza? Perché è evidentemente soddisfatto dalla politica del governo? In pochi anni il Syriza partendo da percentuali irrisorie è arrivato ad essere il primo partito, sfiorando il 30%. I signori del governo, invece di lodarsi nonostante la sconfitta, dovrebbero pensare che Nea Dimokratia e Pasok rispetto alle elezioni del 2012 hanno rispettivamente perso il 7% e 5%. Se queste elezioni fossero state elezioni politiche, il Syriza avrebbe 130 seggi e sarebbe al governo, mentre Nea Dimokratia solo 69.
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Questo blog vuole informare su come e quanto sta cambiando la vita di tutti i giorni in Grecia. L'intervento del Fondo Monetario Internazionale, BCE e dell'Unione Europea sta riducendo la Grecia a un paese in cui sarà difficile vivere. Non sono un giornalista e su questo blog voglio raccontare la vita di tutti i giorni, la mia esperienza diretta di come siamo costretti a "sopravvivere in grecia".
Alla pagina dei video di questo blog puoi vedere il nuovo documentario CATASTROIKA con sottotitoli in Italiano e il documentario DEBTOCRACY International Version con sottotitoli in inglese. Molto consigliato è anche la video intervista di Monica Benini "La guerra in Europa" che spiega benissimo ciò che sta succedendo alla Grecia. Nuovo video interessantissimo Fascismo inc anche questo in italiano. Seguendo questo link si possono ascoltare una serie di interventi andati in onda su Radio 2 Rai sul tema musicale Rebetiko, tra gli interventi, oltre alla musica si parla di storia, politica ed economia.
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