Questo blog vuole informare su come e quanto sta cambiando la vita di tutti i giorni in Grecia. L'intervento del Fondo Monetario Internazionale, BCE e dell'Unione Europea sta riducendo la Grecia a un paese in cui sarà difficile vivere. Non sono un giornalista e su questo blog voglio raccontare la vita di tutti i giorni, la mia esperienza diretta di come siamo costretti a "sopravvivere in grecia".

Alla pagina dei video di questo blog puoi vedere il nuovo documentario CATASTROIKA con sottotitoli in Italiano e il documentario DEBTOCRACY International Version con sottotitoli in inglese. Molto consigliato è anche la video intervista di Monica Benini "La guerra in Europa" che spiega benissimo ciò che sta succedendo alla Grecia. Nuovo video interessantissimo Fascismo inc anche questo in italiano. Seguendo questo link si possono ascoltare una serie di interventi andati in onda su Radio 2 Rai sul tema musicale Rebetiko, tra gli interventi, oltre alla musica si parla di storia, politica ed economia.

martedì 30 giugno 2015

Perdere un'occasione per stare zitti
Matteo Renzi partecipa come protagonista al recital mafioso europeo

Matteo Renzi perde ogni occasione per stare zitto. La reverenza verso la padrona Merkel è così assoluta che invece di non parlare e riflettere su quanto l'Italia avrebbe bisogno di politiche ben diverse dall'austerity, si sbilancia in dichiarazioni mafiose del tipo: "Sarà un referendum tra l'Euro e la Dracma"
Che Renzi sia un grande comunicatore non lo metto in dubbio, il punto è che cosa comunica? Con queste dichiarazioni si schiera apertamente con la linea mafiosa portata avanti da Schäuble e company.
Pochi giorni fa, durante la contrattazione a Bruxelles il gruppo greco aveva presentato una proposta che in molti nell'Eurogruppo avrebbero firmato, per la parte greca sarebbe stata solo una mezza vittoria in quanto, avrebbe portato a casa finalmente un accordo, ma a causa della forte volontà di ottenerlo, aveva inserito nella proposta molte concessioni verso i creditori, infatti la proposta greca sarebbe stata molto costosa per il popolo greco, ma Alexis Tsipras, come ha spiegato nell'intervista di ieri sera, si sarebbe preso tutta la responsabilità di firmarla. Soprattutto per chiudere questo doloroso capitolo durato mesi. Con il loro fare mafioso, ovvero la prassi che da mesi adottano, l'Eurogruppo capitanato dal ministro tedesco Schäuble ha stracciato la proposta greca e ha dato un ultimatum alla Grecia.

"Questa è la proposta da firmare, prendere o lasciare" ed ha rimesso sul tavolo il "Memorandum" così com'era all'inizio della trattativa, addirittura con l'aggiunta di alcuni provvedimenti peggiorativi.
A questo punto, il primo ministro Tsipras ha detto giustamente che in una trattativa tra stati dell'Unione Europea non ci dovrebbero essere "ultimatum" e che questo ultimatum è stato rivolto al futuro del popolo greco ed è bene che il popolo greco risponda. Così è stato promosso il referendum, il popolo viene chiamato a valutare una proposta con un "si" o con un "no". Ovviamente il governo greco sostiene il "no", altrimenti non avrebbe avuto senso tutta questa storia di mesi per cercare di ottenere un accordo migliore e soprattutto delle misure economiche "applicabili" in una situazione drammatica come quella della Grecia attuale. Se vince il "si" la proposta dell'Eurogruppo diventerà legge dello stato greco, se vince il "no" il governo greco è prontissimo a tornare al tavolo della trattativa, come sempre per concedere qualcosa ed ottenere qualcosa, come si fa nelle trattative e non nel ricatto dell'ultimatum. L'uscita della Grecia dall'euro, altrimenti detto "Grexit", in realtà non lo vuole nessuno perché avrebbe un prezzo enorme per l'Europa e si aprirebbero scenari economici non prevedibili. Ciò che veramente vogliono è umiliare, piegare, distruggere la speranza che questa politica dell'austerity che tanto piace a Renzi ed ai suoi padroni si possa cambiare. Questo vogliono. Cancellare il cattivo esempio che la Grecia sta dando agli altri popoli dell'Europa.
Questo, caro Renzi è una grande lezione di democrazia, ma soprattutto un esercizio di stile che il tuo collega Tsipras ti ha dato. Forse ti trovavi molto occupato a scattarti un selfie con il tuo telefonino e non te ne sei neanche accorto, o forse eri anche attento, ma i tuoi limiti ti impediscono di vedere e capire ciò che sta succedendo. Ti schieri dalla parte dei più forti con leggerezza, senza vergogna.
Lo so, non è possibile cambiare la tua faccia e la sua espressione, ma quanto meno potresti provare a dire delle cose più intelligenti.