Questo blog vuole informare su come e quanto sta cambiando la vita di tutti i giorni in Grecia. L'intervento del Fondo Monetario Internazionale, BCE e dell'Unione Europea sta riducendo la Grecia a un paese in cui sarà difficile vivere. Non sono un giornalista e su questo blog voglio raccontare la vita di tutti i giorni, la mia esperienza diretta di come siamo costretti a "sopravvivere in grecia".

Alla pagina dei video di questo blog puoi vedere il nuovo documentario CATASTROIKA con sottotitoli in Italiano e il documentario DEBTOCRACY International Version con sottotitoli in inglese. Molto consigliato è anche la video intervista di Monica Benini "La guerra in Europa" che spiega benissimo ciò che sta succedendo alla Grecia. Nuovo video interessantissimo Fascismo inc anche questo in italiano. Seguendo questo link si possono ascoltare una serie di interventi andati in onda su Radio 2 Rai sul tema musicale Rebetiko, tra gli interventi, oltre alla musica si parla di storia, politica ed economia.

venerdì 19 giugno 2015

Si continua a trattare tra terrorismo mediatico e minacce.

La situazione è in rapida evoluzione ed è difficile scrivere qualcosa che non sia già scritto in altri articoli. Inoltre, c'è da dire che rispetto ai giorni precedenti non sono cambiate poi molto le cose, si continua a trattare. Ovviamente tutti i falchi sostenitori del neoliberismo e del Memorandum non perdono occasione per ribadire quanto sia importante che la Grecia resti nell'euro, pur non facendo niente per creare questa condizione. I margini della trattativa sono ancora distanti. Dalla parte dell'eurogruppo e quindi di Schäuble si continua a chiedere l'applicazione del Memorandoum così come era stato previsto dal governo Samaras, con l'aggiunta di alcune cose peggiorative. Esattamente come se tutti questi mesi di contrattazione non fossero esistiti. Si chiede a gran voce al governo greco di fare passi indietro rispetto alle "linee rosse" cioè di accettare ulteriori tagli a stipendi e pensioni, ampiamente tagliate in questi anni. Di aumentare le tariffe elettriche del 10 % e alzare ulteriormente l'imposta iva su tutti i prodotti, cancellando le differenze dell'imposta sui prodotti più indispensabili. Quindi anche i farmaci, i generi alimentari etc...avrebbero un repentino rincaro. Queste e altre cose sono considerate "linee rosse" dal governo greco ovvero invalicabili. In una situazione catastrofica come questa attuale, concedere queste misure sarebbe la botta finale per la Grecia e il governo fa bene a usare ogni mezzo per resistere.
Dall'altra parte, insieme a Schäuble, eurogruppo, il Fondo Monetario Internazionale ci sono tutti i canali televisivi privati greci che si sono visti tassare per la prima volta nella storia della Grecia e adesso sferrano l'attacco finale al governo greco. Tutti i canali fanno terrorismo e ventiquattro ore su ventiquattro attaccano il governo cercando di screditarlo usando ogni mezzo. L'obiettivo è quello di sottrarre consensi al governo. Potrebbe sembrare facile farlo, ma in realtà non lo è. Non lo è nonostante la disequalianza delle forze in campo. Il popolo greco sa di non avere più niente da perdere e anche i drammatici scenari presentati dalle tv private rispetto ad un'uscita dall'euro non hanno tutto l'effetto che dovrebbero avere. Tra avere gli stipendi ridotti grazie al ritorno alla Dracma e averli ridotti grazie all'applicazione del Memorandoum, la gente sembra preferire il mantenimento di una dignità che il governo tedesco vuole piegare ad ogni costo.
Vuole piegarla per cancellare in ogni modo il "cattivo esempio" che la Grecia potrebbe dare. Vuole piegarla per dimostrare all'elettorato spagnolo di Podemos che quella di cambiare le regole dell'austerity e dello strapotere della finanza, del capitale, delle multinazionali non è una strada percorribile.
La tecnica mediatica del "blocco Schäuble" è quella di pretendere l'impossibile, poi, da questo impossibile vengono limate alcune cosette. In base a queste simboliche limature dell'impossibile viene poi chiesto alla Grecia, che già ha limato circa l'80 % delle sue richieste di partenza, di fare ulteriori concessioni al neoliberismo. Il governo greco sa di non poterlo fare, e ciò gli permette di mantenere una relativa serenità e dignità verso il proprio popolo. Alcuni giorni fa, il governo, durante una delle tante controproposte ha cercato di barattare il taglio delle pensioni e degli stipendi con il taglio della spesa per gli armamenti, in modo da far tornare i conti senza provocare altra macelleria sociale. In Grecia, la spesa per gli armamenti è stata tenuta altissima da tutti i governi precedenti, un po' grazie alla permanente tenzione con la Turchia, ma soprattutto per via degli ottimi rapporti di corruzione che i precedenti politici greci hanno mantenuto con le multinazionali tedesche, produttrici di armi. Ovviamente la proposta di tagliare le spese militari è stata rigettata immediatamente perché non segue gli interessi delle multinazionali e del governo tedesco.
Questa cosa, dovrebbe essere vergognosa per Schäuble e tutto il governo tedesco se solo avessero un briciolo di onestà. Questa onestà non ce l'hanno ed è per questo che in Germania questa notizia, e tante altre vengono tenute segrete al popolino tedesco che ancora pensa di pagare con il proprio lavoro le pensioni e gli stipendi dei greci.
Intanto ad Atene si alternano manifestazioni di solidarietà verso il governo, che chiedono di non retrocedere, di non concedere altro all'austerità ed altre, promosse dai neoliberisti che con il pullman organizzati e pagati da coloro che vedono un guadagno nell'applicazione del Memorandum portano in piazza la parte peggiore del popolo greco.