Ancora incerta la autonomia di governo per il Syriza
Qui in Grecia si respira un atmosfera euforica. Ciò che è successo questa sera ha dell'incredibile e a molti non sembra ancora vero. Migliaia di persone sono incollate alle televisioni e ascoltano con attenzione i riultati che scorrono su gli schermi in rapida evoluzione. In questo momento sono state scrutinate circa il 40% delle scede e si inizia ad avere un immagine del dato reale.
Le cose sono andate molto bene e al disopra delle aspettative. Non è ancora sicuro tuttavia se il Syriza potrà fare un governo da solo, cioè senza dover fare alleanze con altri partiti. Per governare ha bisogno di 151 seggi, al momento ne sono stimati 150. Non è ancora detta l'ultima parola, a secondo di come andranno le cose a fine del conteggio dei voti. Questi 150 seggi potranno essere 149 oppure diventare 151. Questa variazione del dato dipende da quanti partiti passeranno lo sbarramento del 3%, per esempio in questo momento il nuovo partito Kidiso (Kinima Dimokraton Socialiston - Movimento dei Social Democratici) fondato circa una ventina di giorni fa da Giorgos Papandreou è al 2,5% e si posiziona al limite della soglia. Non sappiamo ancora se entrerà in parlamento, se dovesse entrare, questo metterebbe a serio rischio un governo autonomo del Syriza.
Il KKE, i comunisti greci che ha più o meno il 5% è praticamente inutile per qualsiasi collaborazione con il Syriza. Non vanno assolutamente confusi con un qualsiasi altro partito comunista europeo. Vedono il Syriza come antagonista e lo odiano in quanto lo ritengano la diretta concorrenza. Molti militanti del Syriza si sono impegnati in questi anni nei movimenti di solidarietà, nelle strutture autorganizzate, nelle assemblee di quartiere che hanno portato all'organizzazione diretta di ambulatori autogestiti, mense sociali etc...molto spesso a stretto contatto con aree antiautoritarie e libertarie. Si sono saputi confrontare con le pratiche autogestionarie. Invece i comunisti greci del KKE che da sempre amano stare solo e soltanto all'opposizione sostenendo la filosofia del "tanto peggio, tanto meglio", ricevono ordini esclusivamente dai vertici del partito e sono arroccati su posizioni "medievali". Non hanno assolutamente mai preso parte a nessun movimento.
Gli altri partiti sono molto diversi dal Syriza e con molti di loro sarà difficile un eventuale collaborazione. Per questo sarebbe importante che il Syriza ottenesse una autonomia di governo.
Comunque, questo lo sapremo tra qualche ora, al più tardi domani. Ciò che è successo in Grecia è una cosa che stupisce i greci stessi e la speranza è che proprio dalla Grecia parta un nuovo vento di cambiamento che influenzi tutta l'Europa. A guastare un po' la festa è il 6,4% di Chrisi Avghi il che dimostra che nonostante le cose siano cambiate molto in Grecia c'è ancora parecchio lavoro culturale da fare per estirpare il fascismo dalla società.
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Questo blog vuole informare su come e quanto sta cambiando la vita di tutti i giorni in Grecia. L'intervento del Fondo Monetario Internazionale, BCE e dell'Unione Europea sta riducendo la Grecia a un paese in cui sarà difficile vivere. Non sono un giornalista e su questo blog voglio raccontare la vita di tutti i giorni, la mia esperienza diretta di come siamo costretti a "sopravvivere in grecia".
Alla pagina dei video di questo blog puoi vedere il nuovo documentario CATASTROIKA con sottotitoli in Italiano e il documentario DEBTOCRACY International Version con sottotitoli in inglese. Molto consigliato è anche la video intervista di Monica Benini "La guerra in Europa" che spiega benissimo ciò che sta succedendo alla Grecia. Nuovo video interessantissimo Fascismo inc anche questo in italiano. Seguendo questo link si possono ascoltare una serie di interventi andati in onda su Radio 2 Rai sul tema musicale Rebetiko, tra gli interventi, oltre alla musica si parla di storia, politica ed economia.
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