Il nuovo Primo Ministro giura sulla Costituzione e non sul Vangelo
Simbologia di rottura nell'estetica del Mangas
Alexis Tsipra è entrato in carica come primo ministro del nuovo governo e come tale ha giurato davanti al Presidente della Democrazia Carolos Papulias. Ma questo rito che da anni ed anni si ripete alla formazione di ogni governo, questa volta è stato un po' diverso dal solito.
Infatti, Alexis Tsipras, che è il più giovane primo ministro della repubblica greca, ha giurato la propria fedeltà allo stato che andrà a condurre ponendo la propria mano sulla Carta Costituzionale e non come è successo fino ad oggi, ponendola sul Vangelo.
Ha cioè voluto usare un rito laico di giuramento e non il solito rito religioso.
A dimostrato di essere "Mangas" come si dice qui in Grecia quando qualcuno alza la testa, va contro corrente, rompe le regole. Questa parola che viene dalla cultura della musica "Rebetika" e che per molti italiani resta, nel senso più profondo incomprensibile, descrive bene per i greci ciò che ha fatto Tsipras.
Da notare che la possibilità di giurare sulla Costituzione è sempre stata alla portata di tutti, ma ogni primo ministro precedente a Tsipras non l'ha neanche presa in considerazione. Tutti i capi di governo succedutesi fino all'attuale, si sono voluti uniformare alla massa, avendo paura del giudizio del greco medio, del clero e soprattutto paura di essere diversi. Non è una questione di credo, anche tanti altri politici, (praticamente tutti) si sono dimostrati ampiamente distanti e sprezzanti dei dettami religiosi indicati dal Vangelo, ma è sempre stato più che sufficiente scimmiottare davanti al proprio popolo questo rito religioso, per essere visti da tutti come un pezzo della massa.
Certo che è una cosa simbolica. Ma come ogni cosa simbolica è un piccolo gesto che ha una grande forza comunicativa. Con questo nuovo ed inedito modo di esprimere fedeltà alla Democrazia Greca Alexis Tsipras mostra a tutti che si può essere diversi, innovativi e soprattutto non ipocriti.
Essere diversi dalla massa è ancora un grosso tabù in Grecia per la stragrande maggioranza delle persone. Ancora oggi essere greci significa automaticamente essere cristiani ortodossi e quindi seguire tutte le tradizioni che la chiesa vuole. Dal battesimo al matrimonio. Non importa il proprio credo o non credo, per molti battezzare i propri figli, sposarsi in chiesa, andare una volta l'anno a messa è una maniera di uniformarsi alla massa, di allontanare la paura di essere diversi. In molti continuano a giustificarsi dicendo che "lo si fa per la nonna", per la "vecchia zia", per il "paese", ma in realtà tutti lo fanno per il terrore di essere giudicati dal prossimo.
La Grecia è uno stato confessionale dove la divisione tra stato e chiesa non è ancora avvenuta e chissà se avverrà. Dimostrare di poter prendere altre vie, di poter essere diversi è una lezione grossa verso il popolo greco, se pur sul terreno simbolico Alexis Tsipras ha indicato una nuovo modo di iniziare, di presentarsi alle istituzioni e se vogliamo anche un modo più giusto di essere primo ministro di tutti. Anche della minoranza greco musulmana, greco cattolica etc...
Questa mania di identificare la propria tradizione con la religione e con tutti i suoi riti è un problema che anche il KKE non ha ancora risolto. Il partito comunista greco resta attaccato alla tradizione e al nazionalismo, si dimostra retrogrado e conservatore su tantissimi temi. Il comunismo che professa è solamente una piatta teoria economica che non offre niente di innovativo culturalmente e nel modo di essere. Non è stata mai fatta o semplicemente proposta una rivoluzione culturale da questo partito di mummie. E anche adesso, davanti al cambiamento che il popolo greco ha scelto di fare, rischiando, esponendosi, tra mille insicurezze e mille dubbi, il KKE si rifiuta di essere coinvolto dalla storia. Arroccato nelle proprie posizioni "medievali" gira le spalle al popolo greco tartassato da anni di dura crisi economica. Per questo comportamento assurdo, nonostante i licenziamenti di massa, gli stenti economici, la fame, l'assenza di sanità e i tagli degli stipendi etc.. il KKE partito comunista greco è rimasto sempre e soltanto un piccolo partito. Le proprie percentuali sono variate di poco, sono sempre e solo i soliti a votarlo. Come una religione. Come un dogma.
Con ironia il segretario del KKE ha respinto l'apertura del Syriza ad una collaborazione ed un appoggio al governo. Il KKE sarà anche questa volta all'opposizione. Magari con la speranza che questo governo cada, che ne segua un altro come il precedente, come quello che ha portato la Grecia in questa situazione. Per potersi sentire un po' meno inutili di quanto siano adesso, per poter ristabilire questa marcia logica del "tanto peggio, tanto meglio" che tanto piace al KKE.
Nella stessa giornata, poche ore dopo del giuramento sulla costituzione, Alexis Tsipras ha voluto essere di nuovo diverso, di nuovo fortemente comunicativo sul piano simbolico. In genere tutti i primi ministri che prendono la guida dei nuovi governi pongono una corona di alloro all'altare del Milite Ignoto che si trova davanti al parlamento. Il più giovane primo ministro che lo stato greco ha visto fino ad oggi ha voluto di nuovo diversificarsi, ed ha posto la propria corona di alloro a Kesariani, allo Skopeftirio il luogo dove i tedeschi uccisero più di 200 partigiani della resistenza greca.
Un modo per sottolineare la propria diversità, le proprie radici culturali, la propria tradizione davanti a tutti i greci, perché tutti i greci furono vittime del nazismo, ma in particolare davanti a quella parte di popolo che nella tradizione e nella storia di questo paese non si arrende e non si arrese.
Seguendo il link si possono vedere i due video correlati all'articolo.
Giuramento da primo ministro
Kesariani, omaggio alle vittime del nazismo
Pagine
Questo blog vuole informare su come e quanto sta cambiando la vita di tutti i giorni in Grecia. L'intervento del Fondo Monetario Internazionale, BCE e dell'Unione Europea sta riducendo la Grecia a un paese in cui sarà difficile vivere. Non sono un giornalista e su questo blog voglio raccontare la vita di tutti i giorni, la mia esperienza diretta di come siamo costretti a "sopravvivere in grecia".
Alla pagina dei video di questo blog puoi vedere il nuovo documentario CATASTROIKA con sottotitoli in Italiano e il documentario DEBTOCRACY International Version con sottotitoli in inglese. Molto consigliato è anche la video intervista di Monica Benini "La guerra in Europa" che spiega benissimo ciò che sta succedendo alla Grecia. Nuovo video interessantissimo Fascismo inc anche questo in italiano. Seguendo questo link si possono ascoltare una serie di interventi andati in onda su Radio 2 Rai sul tema musicale Rebetiko, tra gli interventi, oltre alla musica si parla di storia, politica ed economia.
Alla pagina dei video di questo blog puoi vedere il nuovo documentario CATASTROIKA con sottotitoli in Italiano e il documentario DEBTOCRACY International Version con sottotitoli in inglese. Molto consigliato è anche la video intervista di Monica Benini "La guerra in Europa" che spiega benissimo ciò che sta succedendo alla Grecia. Nuovo video interessantissimo Fascismo inc anche questo in italiano. Seguendo questo link si possono ascoltare una serie di interventi andati in onda su Radio 2 Rai sul tema musicale Rebetiko, tra gli interventi, oltre alla musica si parla di storia, politica ed economia.