Questo blog vuole informare su come e quanto sta cambiando la vita di tutti i giorni in Grecia. L'intervento del Fondo Monetario Internazionale, BCE e dell'Unione Europea sta riducendo la Grecia a un paese in cui sarà difficile vivere. Non sono un giornalista e su questo blog voglio raccontare la vita di tutti i giorni, la mia esperienza diretta di come siamo costretti a "sopravvivere in grecia".

Alla pagina dei video di questo blog puoi vedere il nuovo documentario CATASTROIKA con sottotitoli in Italiano e il documentario DEBTOCRACY International Version con sottotitoli in inglese. Molto consigliato è anche la video intervista di Monica Benini "La guerra in Europa" che spiega benissimo ciò che sta succedendo alla Grecia. Nuovo video interessantissimo Fascismo inc anche questo in italiano. Seguendo questo link si possono ascoltare una serie di interventi andati in onda su Radio 2 Rai sul tema musicale Rebetiko, tra gli interventi, oltre alla musica si parla di storia, politica ed economia.

giovedì 26 dicembre 2013

Freddo e miseria, in Grecia si muore.


La Grecia non è un paese freddo e spesso il freddo invernale tarda ad arrivare. Vi sono tuttavia tre o quattro mesi dove il freddo si fa sentire, in special modo in quelle zone della Grecia continentali e montuose. Non è una cosa rara che la colonnina di mercurio scenda anche sotto zero, per fare un esempio in questi giorni di dicembre la temperatura a Giannina è scesa a meno sette gradi nelle ore notturne e nel primo mattino. E così avviene al nord della Grecia, a Sallonicco, Cavalla, Florina e tante altri paesi sparsi nelle zone montuose.
Non serve avere una temperatura sotto lo zero per desiderare una casa calda, eppure questo desiderio per migliaia di famiglie è un sogno irrealizzabile. Il taglio degli stipendi che ha colpito la maggioranza dei lavoratori del settore pubblico e privato ha decurtato in media il 40% dei salari e come se non bastasse la pressione fiscale è aumentata in maniera esponenziale. Il risultato di questi due fattori si traduce in milioni di persone vivono attualmente rasentando la soglia della povertà. A questa situazione economica tragica va aggiunto il fatto che da due anni il governo ha tolto lo sconto sul petrolio da riscaldamento. Esistevano infatti, fino a due anni fa, due prezzi diversi per il petrolio da riscaldamento e per quello da trazione (diesel), quello da riscaldamento veniva venduto a un prezzo scontato rispetto all'altro perché veniva considerato un diritto potersi scaldare durante l'inverno. Ovviamente esisteva un sistema di vendita diverso dal petrolio destinato alle automobili, veniva infatti chiesto il codice fiscale, un contratto di fornitura dell'elettricità e l'indirizzo di casa in modo da controllare la quantità di petrolio che ogni famiglia comprava a prezzo scontato in modo da evitare che venisse utilizzato anche per la trazione. Non era quindi facile poter usare il petrolio da riscaldamento come petrolio da trazione. Tuttavia un piccolo numero di persone riusciva a contrabbandare questo petrolio a prezzo scontato, in genere proprio coloro che avrebbero dovuto controllare su questa cosa.
Usando questa scusa il governo, in accordo con la Troika ha parificato il prezzo dei due petroli, portandoli tutti e due a circa 1 euro e 40 il litro.
Questo provvedimento pretestuoso e decisamente antisociale ha reso impossibile l'approvvigionamento di petrolio per tantissime famiglie.
Il governo ha poi cercato di lavare la propria putrida coscienza facendo un piccolo sconto sulla fornitura di petrolio alle famiglie più povere, il problema è che per accedere a questa agevolazione bisogna essere così poveri da non potersi permettere comunque di riscaldare la casa, i pochi soldi a disposizione  vengono utilizzati per comprare qualcosa da mangiare.
Spesso è il modo con cui viene calcolata la ricchezza e quindi la tassazione che ti esclude da queste agevolazione, agli occhi del governo i greci sono ancora molto ricchi. Una ricchezza che vedono solo loro e che ovviamente non si traduce in consumi.
Questo provvedimento del governo rispetto al costo del petrolio, oltre ad essere antisociale, si è dimostrato anche inutile, infatti avendo di fatto escluso una fetta enorme di persone dalla possibilità di riscaldarsi ha provocato un mancato introito enorme rispetto alle aspettative. I consumi di petrolio sono crollati a picco.
Visto che anche l'energia elettrica ha prezzi inaccessibili, chi ha la possibilità di scaldarsi con un caminetti e stufe a legna lo fa e nelle grandi città si registra una vera e propria emergenza sanitaria dovuta all'inquinamento atmosferico.
In determinati giorni, l'umidità e l'assenza di vento formano una miscela tossica che ristagna a basse quote e che provoca grossi problemi respiratori a tutti ed in particolare ai bambini e a tutte quelle persone che hanno patologie respiratorie.

Un immagine del cielo di Atene
 Chi ha il camino e può permettersi di accenderlo lo fa, ma in molti appartamenti il camino non c'è. Rimane solo il riscaldamento con l'elettricità che per molti è impossibile a causa degli alti consumi che in genere hanno le stufette elettriche. Per altri è impossibile perché non hanno neanche più l'uso dell'energia elettrica. Infatti grazie al provvedimento del governo, chi non ha potuto pagare la tassa sulla casa, il famoso "Charatsi" (che è stato accorpato al pagamento dell'energia elettrica, nella stessa bolletta) è stato privato della fornitura elettrica, questo provvedimento è stato applicato indifferentemente a famiglie che hanno   bambini piccoli, persone anziane o malate. Il fatto di aver perso il lavoro ed essere disoccupati è diventato una cosa talmente diffusa da non essere più presa in considerazione.

Questo cinismo totale del governo sta producendo una scia di morte incredibile, quasi con cadenza giornaliere si registrano morti da ossido di carbonio o incendi di case.
Da anni la Grecia non conosceva una povertà di questo genere, povertà che gli è piombata addosso in maniera veloce lasciando tutti scioccati e ovviamente impreparati. Sta di fatto che molti degli incidenti mortali dovuti all'emergenza freddo sono causati da una totale non cultura della sicurezza.
Questa cultura si è persa negli anni, grazie all'uso di metodi di riscaldamento "normali" e non d'emergenza, come quelli dell'immediato dopo guerra. Solo alcuni giorni fa è morta una bambina di tredici anni in un appartamento al nord della Grecia, la piccola era da giorni raffreddata e la mamma ha pensato di stiepidire un po' la stanza dove si trovava con un bracere di carbone. Nel giro di pochi minuti l'ossigeno dell'abitazione è finito e la mamma è svenuta. Quando, dopo alcune ore, la mamma è rinvenuta ha trovato la figlia morta a causa dell'ossido di carbonio formatosi a seguito della combustione del carbone. Numerose morti sono dovute sempre all'ossido di carbonio generato da stufette a gas vecchie e mal funzionanti.
Il governo, "inteneritosi" grazie al Natale e "preoccupato moltissimo" per la salute dei sui sudditi si è presentato in televisione annunciando che per questi giorni di festa e di freddo, alle famiglie povere verrà fornita l'energia elettrica gratis per incentivare il riscaldamento con le stufette a corrente. Purtroppo non è stato chiarito come si accede a questo beneficio e molti che vi potrebbero accedere probabilmente non lo sapranno neanche, ammesso che, coloro che vi potrebbero accedere abbiano ancora l'uso dell'energia elettrica.
E poi, finite le feste e la "campagna elettorale di Natale" tutto tornerà come prima, ovvero: Avete freddo? Affari vostri!
Per bocca del Ministro dell'Economia Sturnaras è stato ribadito che il prezzo del petrolio da riscaldamento non si tocca, va bene così com'è. Ha avuto il coraggio di dire che: un abbassamento del prezzo del petrolio da riscaldamento sarebbe sbagliato perché andrebbe a vantaggio di tutti, anche di coloro che non hanno problemi economici e lo userebbero per riscaldare le proprie piscine...
Un discorso del genere, fatto dal Ministro dell'Economia di un paese dove la gente muore di freddo ci fa capire che queste persone non hanno la benché minima idea di cosa succede fuori dei loro palazzi.
Lo stesso discorso avrebbe fatto ridere se la situazione non fosse tragica o se fosse stato uno scherzo di carnevale...purtroppo siano a Natale e fa freddo.

sabato 9 novembre 2013

Questa è una giornalista del ex-canale televisivo di stato ERT. Sta leggendo un telegiornale e lo fa dal marciapiede davanti al "Radiomegaro" (la sede centrale della ERT ad Atene). La loro sede occupata e autogestita per quattro mesi è stata sgomberata. L'oscuramento dell'emittente e il licenziamento dei lavoratori della ERT era stato dichiarato illegale dall'Alta Corte Greca, ovvero il governo aveva fatto una cosa "fuorilegge". Adesso che i lavoratori della ERT sono stati sbattuti fuori dalla loro sede il governo ha dichiarato: La legalità è stata ristabilita. 
Quale legalità?

giovedì 7 novembre 2013

Sgomberata l'occupazione della radio televisione ERT.

Questa notte alle ore 4 i reparti celere della polizia greca si sono presentati in massa presso il Radiomegaro (la sede storica della ERT la ex radio-televisione di stato ad Atene) ed hanno iniziato le operazioni di sgombero. Le forze di polizia hanno usato anche lacrimogeni per allontanare le persone presenti sul posto. Alle ore otto del mattino è stato chiuso il cancello principale dell'edificio (la polizia ha chiuso il cancello usando come lucchetto un paio di manette...fatto molto simbolico. L'arresto dell'informazione). Sono in programma delle manifestazioni.
Ricordo a tutti che le lavoratrici ed i lavoratori della ERT avevano occupato l'edificio e avevano continuato a fare il loro lavoro in forma di autogestione per mesi. In un primo momento, subito dopo l'oscuramento forzato delle emittenti da parte del governo Samaras, i tecnici erano riusciti ad riattivare alcuni ripetitori in maniera clandestina. In seguito le trasmissioni erano continuate per mesi tramite internet con una programmazione di qualità ed un servizio di 24 ore su 24. Niente a che vedere con la nuova televisione DT (dimosia tileorasi) che dovrebbe fare servizio pubblico e che è a gestione privata e fa schifo. La Grecia è da mesi senza un servizio di informazione televisivo serio.
Il modo con cui il governo ha trattato la questione dell'informazione pubblica è esemplare per descrivere il cupo periodo che la Grecia sta attraversando. La crisi economica, come spesso avviene, non è solo un fatto economico, ma soprattutto una crisi dei valori di libertà e di giustizia.

domenica 3 novembre 2013

“Strategia della tensione” e “Teoria dei due estremismi”. 
Italiani, greci... una razza una faccia.

Iniziano ad emergere i primi particolari sul duplice omicidio. Dall'esame balistico fatto sui proiettili esplosi, l'arma risulterebbe usata per la prima volta e quindi non associabile con altri delitti. Una telecamera piazzata sulla sede di Chrisi Avghi ha registrato la sequenza dell'omicidio. Tutto è avvenuto nell'arco temporale di dieci secondi. Gli assassini hanno atteso sul marciapiede di fronte le proprie vittime, entrambi erano armati. Uno dei due si è portato sul marciapiede opposto ed ha aperto il fuoco da una distanza di circa 12 - 15 metri. L'intera sequenza dell'accaduto lascia capire che ad agire erano due professionisti. Un particolare in special modo confermerebbe questa ipotesi: dopo i primi colpi sparati da distanza e andati a segno, l'assassino si è avvicinato alle proprie vittime camminando e continuando a esplodere alcune raffiche. Secondo il parere degli esperti, dalle azioni fatte dall'assassino traspare un addestramento professionale ed è riconoscibile la conoscenza delle tecniche militari. I due attentatori si sono poi allontanati su una moto che è stata ritrovata a due chilometri dal luogo dell'omicidio. La moto era stata rubata nel luglio scorso ad Atene.
Dalle testimonianze e dai video emergono particolari, che comunque non vanno a cambiare la dinamica dell'accaduto che resta in sostanza uguale a come appariva immediatamente dopo l'omicidio.

Ciò che invece sarà interessante analizzare sarà l'evoluzione e le conseguenze di questo duplice assassinio, a partire dalle reazioni politiche e da come il governo intenderà usarlo. A parere mio (e non solo), visto il momento storico che la Grecia sta vivendo, questo assassinio assomiglia molto alla "Strategia della tensione" che fu portata avanti dai governi degli anni 70 in Italia.

Ricordiamoci che il governo Samaras ha davanti a se il terzo memorandum, ovvero l'ennesimo pacchetto di sacrifici economici da imporre ad un paese al limite delle proprie forze. Nonostante il primo ministro vada a destra e a manca a parlare della situazione greca come "success story", è ovvio che questa ripresa economica la vede solo lui. La verità è opposta. Non solo i calcoli economici della Troika si sono rivelati sbagliati negli obiettivi e nei tempi (questo è stato dichiarato dalla Troika stessa), ma le misure applicate fino ad oggi hanno portato ad un peggioramento indiscutibile della situazione economica e sociale.
Negli ultimi anni in Grecia si stanno giocando degli interessi economici e strategici enormi che sono resi possibili da questo stato di emergenza imposto dalla crisi economica e dall'intervento della Troika.
E' evidente che ogni intervento fatto non era minimamente rivolto a sanare la situazione economica o a innescare una qualsiasi ripresa, diciamo in maniera retorica "...a salvare il paese..." 

Tutto è stato invece pensato per creare le condizioni ideali per la veloce svendita del paese con privatizzazioni di servizi essenziali, concessioni incondizionate per lo sfruttamento del suolo e del sottosuolo, eliminazione di ogni diritto lavorativo, chiusura dei mezzi di informazione statale etc...
E' in questa situazione che il governo Samaras ha coniato la "Teoria dei due estremismi", dove la prassi violenta organizzata ed ideologica della destra sarebbe uguale e sullo stesso piano della protesta della sinistra. Quindi, secondo questa teoria, resterebbe una sola isola di salvezza per i greci, riunirsi saldamente alla destra selvaggia, corrotta e inefficiente, ma "democratica" e sostenere l'operato del governo.
A seguito dell'omicidio di Pavlos Fissas, il governo Samaras, per ovvi motivi ha dovuto per forza prendere una posizione seria e decisa verso il dilagante fenomeno della violenza omicida dei nazisti. Le indagini, come è noto, hanno portato all'arresto dei vertici del partito che adesso sono accusati di reati molto pesanti. L'indagine e le molte confessioni di militanti di Chrisi Avghi, hanno inoltre fatto emergere un sottobosco di interessi e intrallazzi economici che hanno scoperto il volto mafioso di questo partito. Usando la copertura ideologica, il partito aveva formato una vera e propria struttura paramilitare per gestire i propri traffici.
Poiché sembra impossibile anche ad un bambino di tre anni che Samaras non sapesse ciò che stava succedendo con Chrisi Avghi e che rapporti intercorressero tra questo partito e le forze dell'ordine, appare ovvio che il governo ha aspettato il momento più opportuno per sventolare la bandiera democratica.
Intanto, la repressione va avanti come al solito. I centri sociali, gli ambulatori medici autogestiti, le scuole occupate, i centri culturali occupati e autogestiti come il teatro Embros di Atene sono giornalmente visitati dalla polizia che arresta e denuncia chi vi si trova dentro. Quale rapporto può avere un teatro, un luogo di cultura dove anche i poveri possono entrare senza pagare un biglietto e dove i teatranti possono creare spettacoli senza pagare il caro affitto di un teatro, con il terrorismo? Perché gli ambulatori medici autogestiti vengono controllati, cosa spera di trovarci dentro la polizia, oltre a dei poveri malati che non hanno più l'assistenza sanitaria pubblica né i soldi per curarsi? A queste domande troveremo risposta a secondo di quale direzione prenderanno le indagini riguardo a quest'ultimo omicidio.

Chiunque abbia agito nell'attentato di venerdì sera, sembra chiaramente intenzionato ad alzare ulteriormente la tensione e ha dare corpo alla "teoria dei due estremismi".

venerdì 1 novembre 2013

Attentato a membri di Chrisi Avghi. Uccisi due giovani con colpi di arma da fuoco.

Questa sera c'è stato un attentato ai danni di tre membri del partito nazista Chrisi Avghi. Due giovani di età 20 e 26 anni sono rimasti uccisi, mentre una terza persona di 29 anni sarebbe ricoverato all'ospedale in gravi condizioni.
Gli attentatori sarebbero due. Hanno agito con il volto coperto dal casco e successivamente si sono allontanati a bordo di una moto di grossa cilindrata. Sembra che l'arma usata sia un kalasnikof e che siano stati esplosi numerosi colpi.
L'attentato è avvenuto nel Viale Irakliou, nelle vicinanze di una sede del partito Chrisi Avghi, nella zona di Neo Iraklio dell'Attica ad Atene.
La polizia sta indagando. Le ipotesi tutt'ora al vaglio degli investigatori sono due. Potrebbe trattarsi di un regolamento di conti o di un attentato terroristico.

Molti membri del partito Chrisi Avghi sono tutt'ora sotto inchiesta per associazione a delinquere e porto d'armi. Il partito nazista sembra comunque poter contare ancora circa un 6% di consensi. Dopo l'omicidio di Pavlos Fissas, i vertici del partito, molti membri di esso e della polizia sono stati arrestati e sono finiti sotto inchiesta per svariati crimini.
Questo aveva fatto diminuire le simpatie dei greci votanti verso il partito nazista, ricordiamo che i sondaggi gli attribuivano più del 10%.
Quest'ultimo avvenimento contribuirà senz'altro ad alzare le tensioni sociali nel paese, tensione già alle stelle. Il governo userà di sicuro questo attentato per avvalorare la propria "teoria dei due estremismi" e criminalizzare tutta la sinistra.

mercoledì 16 ottobre 2013

Il monopolio del fascismo e la "teoria dei due estremismi"

Da alcune settimane, come già sapete, il governo ha scoperto il fenomeno "nazional-nazismo nelle istituzioni dello stato" e come risvegliatosi improvvisamente è corso ai ripari, cercando di dare una ripulita superficiale a questa putrida situazione. Gli ultimi tragici eventi avevano reso inevitabile una presa di posizione del governo, soprattutto rispetto alla futura presidenza della Comunità Europea. Presidenza che la Grecia prenderà dal prossimo gennaio.
Ovviamente, il governo Samaras resta il solito, certamente non è stato mosso da un sano sentimento antifascista, e del resto, se ci guardiamo un po' intorno, questo amore per la libertà non è molto presente neanche nelle istituzioni degli altri paesi dell'Unione Europea.
Come molte cose di cui si occupano i governi, è stato fatto così, come intervento di facciata.
Certo, bisogna dire che i parlamentari di Chrisi Avghi stanno rischiando veramente delle pene severe, i loro capi d'accusa sono seri: si va dall'associazione a delinquere fino all'alto tradimento. Proprio oggi il parlamento ha sospeso l'immunità parlamentare per sei esponenti del partito nazista Chrisi Avghi. Non meno grave è la situazione in cui versa la polizia di stato, pensate che ben 35 questure sono sotto inchiesta per le infiltrazioni di nazisti nella polizia. Sono già alcune decine gli arresti tra i vertici delle forze dell'ordine.

Il governo Samaras, nonostante abbia volutamente e tragicamente tardato a prendere posizione contro il fascismo, ovviamente non ha perso l'occasione per presentarsi in politica estera come "democratico" andando a sventolare il proprio operato davanti agli altri governanti. All'interno della Grecia invece cosa sta facendo? Ha inventato questa dicitura giornalistica "Η θεωρία των δύο άκρων" ovvero la teoria dei due estremi, con cui teorizza che il partito nazista Chrisi Avghi e la sinistra di Syriza, insieme a ogni altro dissenso, sono nella prassi uguali. Per intenderci meglio, gli assassini nazisti stipendiati e addestrati da alcuni militari ad uccidere, spalleggiati e agevolati dalla polizia sarebbero, secondo Samaras, uguali alle persone che scendono in piazza per difendere i propri (pochi) diritti rimasti. Opporsi alla politica del governo e quindi al memorandum, opporsi e protestare alla sistematica distruzione della propria esistenza, alla perdita del lavoro, del sistema sanitario e dell'istruzione, opporsi alla sistematica distruzione dell'ambiente e alla svendita di ogni ricchezza del territorio, viene, secondo la teoria dei due estremismi, visto come cosa identica all'azione svolta dai nazisti.
Con questa logica il governo Samaras prende le distanze dal nazismo di Chrisi Avghi e si riappropria del monopolio del fascismo di stato.
In questo modo e secondo questa logica, chi fa le leggi è sempre nel giusto e chi non è in accordo è sempre fuori legge. Ma cosa succede quando le leggi sono ingiuste ed antisociali, quando una legge è addirittura opposta ai dettami della costituzione? Quando una legge va ad offendere la dignità di vita e lavorativa di una persona?
Picchiare, arrestare, privare della libertà tutti coloro che protestano contro l'operato del governo va bene, basta che il monopolio del fascismo e della violenza sia nelle mani dello stato?

Confondere la violenza organizzata e ideologica con la violenza di chi si difende dall'aggressione non è una cosa nuova, è già stata fatta varie volte. Tanto per fare un esempio, in Italia, la destra ha cercato di usare questa logica per mettere sullo stesso piano i crimini del fascismo e la lotta partigiana per la liberazione. Vi sembrano la stessa cosa?
Se si accetta il presupposto che la violenza è tutta uguale, allora non vedo perché non viene inserita nella "teoria degli estremismi" anche la violenza della polizia, che molte volte è una violenza fine a se stessa ed esercitata solo e soltanto per sfogare un odio antisociale. La storia recente e democratica della Grecia è piena di manifestanti che grazie all'intervento delle "forze dell'ordine" hanno perso un occhio, sono rimasti sordi, hanno subito danni permanenti da percosse e da agenti chimici  La stragrande maggioranza di loro si trovava a manifestare in strada e non esercitava nessuna violenza.
Persone come il primo ministro Samaras, che adesso giocano la carta dell'antifascismo e della legalità, dovrebbero sciacquarsi la bocca prima di pronunciare la parola democrazia.
Da giugno continua l'occupazione della ERT, l'ex-servizio radio televisivo di stato che questa estate è stato improvvisamente chiuso per ordine del governo. Da mesi i lavoratori portano avanti la loro lotta all'interno dello stabile che fino a pochi mesi fa era la sede della TV di stato, continuano a fare il loro lavoro non pagati. Le trasmissioni vanno avanti con un programma di 24 ore su 24 ed è possibile seguirle su internet. (http://www.ertopen.com/)  Oggi giorno si aspetta la repressione e lo sgombero dell'immobile, sgombero che ogni giorno che passa sembra sempre più vicino.
Il servizio pubblico televisivo in Grecia non esiste da mesi e al suo posto c'è un canale chiamato "ΔΤ - Δημόσια Τηλεόραση" che vuol dire televisione pubblica, (attenzione, pubblica e non di stato) ma che di fatto ha una programmazione minimale e non offre un'informazione decente. In questo vuoto di informazione vengono passate leggi tremende, viene portata avanti la repressione giornaliera.
Anche se l'Alta Corte Greca ha sancito ciò che è stato fatto nei confronti della ERT è illegale, il governo va avanti e cerca di dividere i lavoratori, scegliendo e offrendo solo ad alcuni un nuovo posto di lavoro nella nuova televisione pubblica.
Anche questo è fascismo, come fascista è il trattamento riservato agli abitanti di Skouries che da tempo sono in lotta per difendere il proprio territorio dalla catastrofe ecologica.
Skouries è un sito minerario famoso fino dall'antichità, dove sono stimate grandi quantità di oro e di rame. Per decisione di questo governo e degli altri che lo hanno preceduto, questa grande area di interesse ambientale è stata data in gestione ad una multinazionale canadese che ha intenzione di devastarne il suolo ed il sottosuolo per estrarre l'oro. Questa devastazione sarebbe già a buon punto se non avesse trovato davanti a se la determinazione degli abitanti del posto.
Questi abitanti stanno pagando un prezzo altissimo per la loro lotta, molti di loro sono stati denunciati e altri sono stati arrestati. Sono stati prelevati dalle proprie abitazioni nel cuore della notte, sono stati separati dalle proprie famiglie, dai propri figli e incarcerati per mesi, tutto questo senza lo straccio di una prova.
Cose come queste accadono ogni giorno qui in Grecia. Anche questo è fascismo.
Francesco Moretti
Per saperne di più sulla questione delle miniere di Skouries segui il link.
Grecia, quando il fondamentalismo religioso si occupa di politica.

Le Metropoli sono circa trenta e suddividono la Grecia in regioni ecclesiastiche, il Mitropolitis è la più alta autorità religiosa di queste regioni. Ogni Metropoli ha un Metropolitis.
Questo simpatico manifestino, che a qualcuno farebbe venire la voglia di farsi un bel tatuaggio a tutta schiena, è stato stampato dalla Regione Ecclesiastica di Kalavrita. Il manifesto dice:
Se seguirai il Syriza è come crocifiggere di nuovo Gesù.
(il Syriza è il partito di sinistra)
Il Metropolitis di Kalavrita si chiama Amvrosios ed è tristemente noto per essere apertamente uno dei sostenitori dei nazisti di Chrisi Avghi.
Non è il solo, il partito nazista è riuscito ad accattivarsi le simpatie di un buon numero di Mitropolitis. Questo non è un fatto nuovo, già la scorsa dittatura, famosa come la Dittatura dei Colonnelli, era stata pienamente appoggiata dalla chiesa. 
E adesso che l'opinione pubblica ha scoperto che Chrisi Avghi è una vera e propria organizzazione a delinquere piena di aspiranti torturatori e assassini, tanti giornalisti sono in televisione a chiedersi come sia stato possibile che un partito di ispirazione nazista sia arrivato a sfiorare il 10%, forse dovrebbero chiederlo al Mitropolitis Amvrosios che sicuramente ne sa qualcosa.
Anche in Grecia, come da ogni parte del mondo la chiesa ha un potere forte sul popolino bigotto e rincoglionito, per molti "quello che viene detto in chiesa è religione".
Poiché la chiesa dovrebbe in teoria seguire la "parola di Cristo"...vorrei sapere in che punto del vangelo si fa riferimento al nazismo e al razzismo come cosa positiva....ma queste ovviamente sono considerazioni di sinistra e soprattutto sono insignificanti dettagli. Cosa te ne fai del potere spirituale quando con facilità puoi avere quello terreno?

sabato 5 ottobre 2013

I cultori del nazismo siedono nel parlamento greco.
Come spesso accade, non si fa a tempo a godere di una buona notizia che subito viene offuscata da un'altra cattiva. Potrei più precisamente dire che come purtroppo spesso avviene, l'eccezione viene spesso rimpiazzata dal normale e tragico andamento dei fatti.
 
La Grecia stà facendo degli sforzi enormi per sembrare un paese democratico, non è detto che sempre ci riesca. Christos Pappas è stato l'ultimo parlamentare di Chrisi Avghi ad essere arrestato, il suo mandato di arresto era stato emesso insieme agli altri cinque, tutti rivolti a parlamentari. Era rimasto latitante per un giorno e mezzo, probabilmente per sistemare alcune cose che non dovevano essere trovate, poi, con un taxi si è presentato al posto di polizia dove è stato arrestato.
Agli arresti si trovano tutt'ora 19 poliziotti, tra cui spicca il capo della polizia del quartiere Agios Padellimonas (feudo fascista) oltre a diversi poliziotti del quartiere Nikeia nel Pireo.
Due giorni fa, dopo l'interrogatorio, sono stati liberati tre dei sei parlamentari nazisti agli arresti. Le indagini continuano e ogni giorno si aggiunge un bel po' di marciume a quella vasca di putrido che è già bella piena. Comunque la giustizia ha ritenuto opportuno liberare questi tre malavitosi. Intendiamoci bene, non perchè qualcuno pensa che siano innocenti o estranei ai fatti per cui sono stati fermati, ma semplicemente non erano sufficenti gli elementi per tenerli in carcere.
Ricordo a tutti che la maggior parte degli "antiautoritari" arrestati per niente o per cose ridicole come aver tirato una pietra, restano in carcere aspettando il processo fino a 18 mesi...evidentemente non sono parlamentari nazisti.
Le immagini del loro rilascio sono state una delle cose più disgustose che abbia mai visto. Con fare autoritario sono usciti impettiti come eroi, abbracciandosi tra di loro e distribuendo pedate ai fotografi che avevano intorno, uno è stato spinto a terra e ad un altro è stata colpita la telecamera. Tutto questo avveniva sotto gli occhi della polizia che gli stava scortando e che ovviamente non gli ha minimamente impedito di comportarsi come cinghiali. Sono ancora parlamentari della Democrazia Greca e quindi si possono comportare di conseguenza.
Restano agli arresti gli altri tre parlamentari di Chrisi Avghi. Il presidente Michaloliakos, Lagos e Papas. Durante gli interrogatori tutti hanno negato l'evidenza, dichiarando che non esiste nessuna struttura paramilitare del partito e che non sanno nulla dell'omicidio di Pavlos Fissas. Le telefonate tra i vertici del partito e l'assassino di Pavlos, fatte immediatamente dopo il suo arresto...sono coincidenze inspiegabili...
 

Forse anche le foto trovate nella casa del parlamentare dei Chrisi Avghi, Christos Papas, saranno state giustificate dallo stesso come "coincidenze inspiegabili" o forse come travestimenti di carnevale, fatto sta che lo ritraggono vestito da S.S. mentre fa il saluto nazista. Le foto sono state ritrovate con altri documenti di Chrisi Avghi e reperti del nazismo, provenienti dal catastrofico passaggio delle truppe tedesche dalla Grecia durante la seconda guerra mondiale...cari ricordi di questo patriota.


Le foto ritraggono il parlamentare Christos Papas all'età di circa 22 anni. Negli ultimi 50 anni non si è evoluto gran che...

domenica 29 settembre 2013

Oggi è una bella giornata!
Oggi è una bella giornata !...Troppe volte mi sono svegliato e l'incubo non era finito, era ancora lì. Non era un incubo legato al sonno, un sogno brutto da cui ci si risveglia un po' sudati. No, questo incubo proseguiva per tutto il giorno e poi la notte e il giorno dopo e così via...
Per anni abbiamo assistito al crescere incontrastato del fenomeno di Chrisi Avghi. Ogni giorno c'era qualcosa che ce lo ricordava. Ogni telegiornale, ogni radiogiornale, ogni giornale aveva da anni la "rubrichetta dell'odio" ovvero un servizio, una notizia, una pagina dedicata ad un omicidio, ad una violenza ad un sopruso.
Poi, indecente, senza pudore alcuno, la sequela di dichiarazioni di coloro che simpatizzavano il fare violento del fascismo, lo "tsabukas" come viene chiamato in Grecia. Tutti i giorni, come una moda, un modo di fare condiviso e accettato. Un fattore presente da tempo nel quotidiano e pienamente digerito, di cui non ci si deve più vergognare. Come se improvvisamente tutti ci mettessimo a cacare insieme, nei salotti, nelle sale d'aspetto, sui pullman, nelle piazze. Sarebbe tutto pieno di merda puzzolente, ma nessuno ci farebbe più caso. A nessuno darebbe più noia il puzzo dell'altro.
Cantanti, politici, opinionisti, gente dello spettacolo, giornalisti, preti, senza il minimo pudore si dichiaravano "simpatizzanti" di questo modo di fare, e quindi simpatizzanti della violenza del più forte contro il più debole. Simpatizzanti del nazismo di Chrisi Avghi. Un mantra che veniva ripetuto ogni giorno e che stava pericolosamente entrando nella testa della gente, dei ragazzi. Nelle scuole i giovani stavano in molti credendo a questo eroismo marcio, della bandiera, della nazione, dell'identità cristiano ortodossa e quindi la caccia allo straniero, al diverso da cui ci si deve difendere.
Il nazional-nazismo di Chrisi Avghi ha dato alla parte peggiore della società l'occasione di sentirsi "i migliori", le persone elette. Tutti coloro che per una vita sono stati mediocri, frustrati, sfigati, ottusi e limitati nei ragionamenti, con Chrisi Avghi si sentivano importanti, intelligenti, accettati. Potevano esprimersi con ragionamenti che non necessitavano di grande sforzo intellettivo. Bastava liberare la parte peggiore di se stessi, l'istinto più meschino.
Chrisi Avghi non è un partito di soli picchiatori, di gente ritardata che si veste come dei soldati e che in gruppo va ad uccidere gli stranieri. La maggioranza dei votanti di questo partito sono gente "normale", vestita normale, gente che incontri tutti i giorni e che fa un lavoro normale, un maestro, un impiegato del comune, un netturbino, un avvocato, una casalinga, un commerciante ecc.. Si nascondano dietro questa normalità per votare un partito nazista. Se hai perso ogni vergogna, ogni rispetto per la dignità umana, essere di Chrisi Avghi è facile e soprattutto non costa niente. Dicono che lo fanno per la Grecia, per salvarla dai politici corrotti, disonesti che hanno permesso che il paese finisse così in basso economicamente e moralmente. Perché al contrario di questi traditori della patria, loro, solo loro sono i puri. I giusti.
Chi fa parte dell'organico di Chrisi Avghi, fino ad oggi, sapeva che poteva contare sull'intoccabilità. Poteva fare tutto ciò che voleva senza rischiare niente. Per anni sono andati indisturbati a picchiare, ad uccidere. Mai un arresto. Era ovvio, era evidente che la polizia stava con questa gente. Ne condivideva le finalità e le modalità.
In questo incubo durato anni le cose funzionavano alla rovescia. Se un cittadino si rivolgeva alla polizia per denunciare una violenza da parte dei nazisti di Chrisi Avghi veniva insultato, in alcuni casi malmenato e arrestato. Perché secondo questa logica perversa, la violenza dei militanti di questo partito era come un'etichetta. Se su di te era stata apposta questa etichetta vuol dire che fai parte del nemico da combattere, che sei dall'altra fazione, che sei anarchico, comunista, antifascista, straniero, omosessuale, solidale con il più debole o sognatore di un mondo diverso da questo, dove c'è spazio per tutti e per tutte le culture diverse dalla tua. E questo bastava per essere puniti, per farti rimpiangere di avere un cervello. Sono centinaia i casi in cui la polizia si è comportata tale e quale ai fascisti. Ma questo non veniva visto, non veniva creduto.
Pensare ed esprimersi non era vietato, siamo ed eravamo in democrazia, ma stava diventando diciamo fortemente sconsigliato.
Si poteva ovviamente dire la propria opinione, ma a bassa voce, stando un po' attenti. Come nell'epoca della dittatura, c'era il rischio di essere sentiti dalla persona sbagliata, dalla classica persona "normale" che avrebbe potuto anche segnalarti ai picchiatori nazisti.
Fare arte e cultura era diventato un po' pericoloso, era pericoloso alimentare un immaginario diverso da quello dominante. Insegnare aprendo ad altre interpretazioni, proporre qualcosa diverso dal pensiero dominante era un po' pericoloso. Molti sono stati i casi di insegnati minacciati e spettacoli teatrali interrotti dal fanatismo fascista.
Sembrava di vivere in un romanzo di Kafka dove la realtà è allucinazione e l'incubo non finisce con il risveglio. Loro, i fascisti "normali" non erano tanti. Meno di noi. Ma sembravano fortissimi fino a quando sono rimasti intoccabili. Avevano dalla loro parte la polizia, i tribunali, i giudici. Si sentivano la parte giusta della società.
Purtroppo c'è voluta la perdita di un'altra vita e un arresto quasi casuale,  e tutto improvvisamente è cambiato. Queste due cose hanno obbligato il governo a cambiare volontà politica. Coloro che sembravano agli occhi delle persone "normali" e naziste i salvatori del paese si sono tutto ad un tratto rivelati la cosa più putrida. Sono bastati due giorni di indagini per "scoprire" che il partito nazista Chrisi Avghi è un associazione a delinquere, che sfruttava i commercianti estorcendoli il "pizzo", che lavava i soldi sporchi, che commerciava in armi, che guadagnava sulle raccolte di vestiario destinate "solo ai poveri greci" organizzando un commercio con gli immigrati, che percepivano uno stipendio per uccidere, torturare, provocare dolore a persone indifese. La loro ideologia malata e meschina non era che un piccolo paravento.
In questo paese dove il ridicolo va a braccetto con il tragico e tutto e il contrario di tutto possono succedere da un momento all'altro, è bastato un soffio, una scurreggetta per distruggere il partito Chrisi Avghi. Decine di arresti hanno colto i vertici del partito nell'incredulità, non se lo aspettavano. E' stato facile trovare le armi nelle sedi di Chrisi Avghi, è bastato volerle trovare. Anche lo stesso Michaloliakos presidente di questa associazione a delinquere si è fatto trovare con due pistole ed un fucile in casa e con 43.000 euro in contanti probabilmente frutto dei loro loschi affari. Adesso verranno aperti i conti correnti, vogliono sapere da dove arrivavano i soldi nelle casse di quel partito che adesso fa schifo a tutti. Sono stati arrestati dei poliziotti che fino al giorno prima erano apertamente e spudoratamente dei banditi amici dei nazisti. E mentre i vertici del partito, umiliati dalle manette, venivano portati in tribunale, a sostenerli solo un gruppo minuscolo e frastornato di militanti del partito. Senza quell'arroganza e quello "tsabukas" che tanto piaceva alla gente "normale".
Oggi sto bene, è stata una bella giornata. L'incubo c'è ancora, non si è dissolto. Ma non lo vivo più io, lo vivono loro.

Questo ometto che a guardarlo bene sembra un po’ il ragionier Fantozzi è il “Principe Führer” del partito nazista Chrisi Avghi, mentre in stato di arresto viene trascinato a forza dalla polizia. La foto è stata presa dal sito www.tvxs.gr


Francesco Moretti

sabato 28 settembre 2013

Trovate armi in casa del presidente di Chrisi Avghi
Ore 16:45 Aggiornamento

In una perquisizione a casa di Nikos Michaloliakos, che si trova agli arresti dalle prime ore del mattino, sono state trovate due pistole ed un fucile, che il presidente del partito Chrisi Avghi deteneva illegalmente. Le armi sono al momento sotto esame balistico. Sono stati trovati anche 43.000 euro in contanti.
Il primo piano del parlamento, dove si trovano gli uffici del partito nazista, è tutt'ora sotto sequestro e a disposizione dei nuclei antiterrorismo della polizia che lo stanno perquisendo. 
Sono in corso due allarmi bomba, uno dei quali è al tribunale di Atene.
Le indagini hanno inoltre portato all'arresto di vari poliziotti membri del partito nazional-nazista. Sono stati arrestati tutti i membri della sede di Chrisi Avghi di Nikea, nel Pireo. Continuano le indagini e i posti di blocco per arrestare i parlamentari nazisti ancora latitanti.
Seguite il blog, le indagini sono ancora in corso ed in rapida evoluzione.
Arresto vertici del partito nazista Chisi Avghi
Ore 10:45 Aggiornamento
Gli arresti tra i parlamentari sono sei, ma molto importanti. Si tratta del "cervello" del partito (se di cervello si può parlare...viste le circostanze). Le indagini chiariranno presto anche da dove arrivava il grosso flusso di soldi che il partito riceveva per pagare la manovalanza fascista. Verranno aperti i conti correnti del partito e degli indagati. Una delle accuse è il "lavaggio dei soldi"....io scommetto che i soldi arrivavano dagli armatori greci. Forse sono un indovino?
I militanti del partito adesso vagano frastornati, si è rotta quella struttura gerarchica da cui venivano comandati e non sanno più cosa fare.  
Arresto vertici del partito nazista Chisi Avghi
Ore 9:45 Aggiornamento
I parlamentari arrestati sarebbero ben sei, vale a dire una buona parte dei 18 che compongono la rappresentanza parlamentare del partito. L'accusa è "associazione a delinquere". Sono attualmente arrestati altri 34 "capetti" delle sedi del partito sparse sul territorio greco.
ATTENZIONE. Arrestati quattro parlamentari ai vertici del partito nazista Chrisi Avghi.
Ore 8:40 Notizia dell'ultima ora.

Secondo alcune informazioni uscite sul canale televisivo Mega, veniamo a conoscenza che nell'ambito di una operazione di polizia a seguito delle indagini sul partito nazista Chrisi Avghi, sono stati arrestati quattro parlamentari. Non è ancora chiaro il capo d'accusa, ma probabilmente potrebbe essere "associazione a delinquere". L'arresto è stato possibile grazie alla fragranza di reato che ha fatto decadere l'immunità parlamentare. Tra loro c'è il presidente del partito Nikos Michaloliakos, il portavoce Ilias Kasidiaris e Iannis Lagos. 

Gli eventi sono in rapida evoluzione, appena sarà possibile il blog verrà aggiornato con le ultime notizie.

giovedì 26 settembre 2013

Destituire il governo e il Presidente della Democrazia. Questo il piano di un gruppo di militari.

Questa notte c'è stata una riunione straordinaria del Άρειος Πάγος ovvero  la Corte Suprema Greca, convocata d'urgenza a seguito di un documento apparso sul sito del Gruppo dei Riservisti delle Forze Speciali Κοινότητας Εφέδρων Ειδικών Δυνάμεων (Κ.Ε.Ε.Δ.).
Il documento in questione, suddiviso in vari punti programmatici, ha destato l'allarme e la mobilitazione della Corte Suprema Greca in quanto in uno dei punti principali si inneggia al rovesciamento del governo e alla destituzione del Presidente della Repubblica.
Come si legge nel documento in questione, l'obiettivo primario a cui fa riferimento il gruppo di ufficiali è: La difesa del nostro paese e l'attuazione dell'articolo 120 della costituzione. (Ricordo che già Michaloliakos, presidente del partito Chrisi Avghi, ne aveva fatto riferimento giorni fa) in questo articolo si sancisce che: il rispetto della costituzione, delle leggi e della patria è un dovere di tutti i greci e tutti i greci sono chiamati a difenderla con tutti i mezzi.
Il documento, che è suddiviso in 15 punti, continua motivando la destituzione di governo e della Presidenza della Repubblica con argomenti di carattere economico. La maggior parte di essi sono riferite alle leggi del "memorandum" imposto dalla Troika e applicate dal governo che di fatto privano il paese delle sue strutture fondamentali.



Al primo punto del documento si inneggia al rovesciamento del governo che sta privando il popolo di lavoro, sanità, istruzione, giustizia, sicurezza, andando contro alla Costituzione.
Il secondo indica come e chi deve prendere la guida del paese. Un governo di emergenza nazionale con a capo il presidente della Corte Suprema, composto da personalità di rilievo fuori dalla scena politica e con la partecipazione dell'Accademia di Atene.
Al terzo punto c'è la sospensione immediata dell'applicazione del "memorandum" e l'allontanamento dai posti decisionali di tutti i politici che hanno concorso alla catastrofe del paese.
Quarto punto: La formazione di una commissione di esame composta da alti giudici per individuare i responsabili della rovina economica della Grecia e di un tribunale costituzionale.
Quinto: Immediata sospensione dei licenziamenti statali.
Sesto: Sospensione di ulteriori imposte per le familiare con reddito fino a 25.000 €
Settimo: Sospensione delle aste e dei crediti alle banche fino al completamento della procedura esaminatrice delle responsabilità delle banche.
Otto: Denuncia del "debito odioso"  (ΕΠΑΧΘΕΣ ΧΡΕΟΣ)
Nove: Divieto di vendita dei beni pubblici e in specifico le industrie legate alla difesa.
Dieci: Sequestro diretto di tutte le attività commerciali, industrie, uffici etc..tedesche sul suolo greco fino al completo pagamento dei debiti di guerra da parte della Germania.
Undici: Eliminare la legge sull'Immunità Parlamentare, tutti i greci sono uguali davanti alla legge.
Dodici: Indagare e controllare il patrimonio economico di tutti coloro che ricoprono cariche pubbliche, per scoprire eventuali arricchimenti illeciti.
Tredici: Immediato controllo sulla legalità delle licenze delle emittenti televisive private,  e relativi pagamenti dei compensi dovuti allo stato.
Quattordici: La difesa dei confini nazionali in Egeo, Epiro, Macedonia, Tracia e Cipro dalle minacce degli stati confinanti e la repressione di tutti i gruppi legati a paesi esteri che fanno un azione nell'interno del paese.
Quindici: Espulsione di tutti gli immigrati clandestini e divieto di esportazione di capitali all'estero, oltre il 20% del reddito imponibile.
Il punto quindici si completa con altre tre specifiche dove si chiede che il Presidente della Repubblica si faccia da parte per facilitare l'applicazione di detto programma da parte delle forze armate. Tutto questo sotto la vigilanza e la garanzia di polizia e dell'esercito.


Come potete capire, la situazione in Grecia è piuttosto grave e confusa. Il governo fa talmente schifo che un gruppo di militari inneggia a destituirlo con un programma sovversivo che per molti punti sembra di sinistra. Ironicamente, potrei dire che dimostrano una sensibilità per i problemi sociali del paese maggiore del governo in carica. Ovviamente di sinistra non sono. In molti punti del programma traspare l'odio razziale e la maniacale fobia dell'invasione dei confini di stato da parte dei paesi vicini. Nel proclama c'è un richiamo alla persecuzione delle minoranze religiose come i musulmani della Tracia (accusati dai nazionalisti di essere alleati dei turchi).


Appare ovvio che Chrisi Avghi è stata coltivata per anni, lasciando che si mischiasse alle istituzioni armate dello stato. Probabilmente sarebbe stata usata in caso di una vittoria della sinistra alle elezioni, come la “Gladio”, l'associazione eversiva parastatale italiana creata per entrare in azione in caso di vittoria del P.C.I. alle elezioni. Questo non è successo, al governo c'è andata Nea Dimokratia. Ovviamente, il primo ministro Samaras, non solo non ha fatto niente per fermare la crescita del fenomeno nazista, ma ha lasciato molti esponenti del proprio partito liberi di esprimersi a favore di una possibile collaborazione con Chrisi Avghi. Molte dichiarazioni sentite in questi ultimi mesi miravano infatti a “sdoganare” questo partito di nazisti e a farlo passare per un partito di “gente normale”. Addirittura, guardando i dibattiti televisivi, l’impressione era che ai politici del governo non piacesse il modo con cui venivano dette le cose da Chrisi Avghi, ma che non ci fosse una vera contrarietà sui contenuti.


Dopo l'omicidio di Pavlos Fissas e a seguito di una serie di rivelazioni pubbliche di militanti di Chrisi Avghi uscite sui giornali, questo partito ha iniziato ad assumere le sembianze di ciò che realmente è: una associazione a delinquere foraggiata con soldi pubblici e con soldi privati provenienti in maggioranza dagli armatori greci.
Le indagini stanno pian piano facendo luce sui retroscena dell'omicidio di Pavlos Fissas, l'assassino sarebbe stato convocato ad uccidere da esponenti di Chrisi Avghi collocati in alto nella gerarchia. Sempre secondo attendibili rivelazioni, questo assassinio, che all'inizio sembrava uno dei tanti, era invece stato programmato e pianificato. Perché?
Probabilmente il parastato, la polizia, l'esercito, e il partito Chrisi Avghi si aspettavano un'altra reazione a questo assassinio. Si aspettavano un'insurrezione popolare come quella che ci fu anni fa a seguito dell'assassinio del giovane Alexis Grigoropoulos, con giorni di manifestazione e chaos in tutta Atene. A quel momento sarebbe entrato in azione il parastato di Chrisi Avghi che insieme a polizia ed esercito avrebbe piegato la sinistra e ristabilito l'ordine davanti all'opinione pubblica del "popolino".
Analizzando il comportamento brutale della polizia nelle manifestazioni antifascisce in seguito all'assassinio di Fissas appare chiaro che la tendenza a far esplodere la rivolta era chiara ed organizzata.
L'arresto dell'assassino Giorgos Roupakias da parte della poliziotta, appare come imprevisto, sembra aver scombinato i loro piani eversivi. Improvvisamente l’opinione pubblica scopre che Chrisi Avghi ha nel suo organico degli assassini stipendiati.
A questo punto, il governo Samaras, messo alle strette, sotto pressione internazionale e spaventato dalla perdita di controllo sul fenomeno dei nazional-nazisti ha deciso di fare quelle cose elementari che avrebbe dovuto fare già da anni per mantenere la democrazia. Una serie di indagini sono partite per accertare le relazioni tra polizia e nazismo. Queste indagini hanno portato immediatamente alle dimissioni di dirigenti di polizia. Il governo, tutto ad un tratto, si è accorto che i militanti di Chrisi Avghi venivano addestrati all'uso delle armi e alle tecniche di combattimento da ufficiali dell'esercito anche all'interno dei campi militari dello stato greco.
Queste sono solo alcuni degli elementi che sono emersi pubblicamente, ma di fatto, ciò che stava succedendo era palese per tutti. Non veniva semplicemente visto da chi doveva vedere e i membri della polizia e dell'esercito simpatizzanti di Chrisi Avghi si muovevano nelle istituzioni con la naturalezza e la tranquillità di chi è sicuro di poter contare sull'impunità più assoluta.
Chrisi Avghi sentendosi tradita dal governo, fino ad oggi il suo più grande alleato, e spiazzata dal fiume di rivelazioni e confessioni di suoi ex-militanti, ha chiamato a raccolta il "nocciolo duro" promettendo "qualcosa di eclatante" nei prossimi giorni. Tutto ciò non lascia sperare niente di buono, specie se pensiamo che i militanti di questo partito hanno armi a volontà e possono contare su ampi settori della polizia e dell'esercito. Oggi è uscito il documento eversivo redatto da un gruppo di militari. Cosa ancora dobbiamo aspettarci  ? Come spesso succede qui in Grecia, il tragico va a braccetto con il ridicolo e tutto si muove in uno scenario grottesco e pericoloso, dove a farne le spese sono i più deboli.

mercoledì 25 settembre 2013

La "soglia di casa" è diventata la "soglia di povertà".

Un vecchio divano, un piccolo fornellino a gas, scatole di cartone e ceste di plastica hanno la funzione di armadio, comodino e cassettiera. Non c'è un frigorifero, non c'è un bagno e soprattutto non c'è un tetto. Mancano ovviamente tante altre cose che completano l'idea di abitazione che ogni uno di noi ha nella propria mente.
Situazioni abitative disperate come quella della foto sono sempre più frequenti, specialmente ad Atene. Chi vi abita non lo fa per scelta, non lo fa per cultura, lo fa perché non può fare altrimenti. Questo genere di accampamento urbano che fino a qualche anno fa connotava una ristretta cerchia di persone, zingari, barboni e più in generale persone che per vari motivi vivono ai margini della società, adesso è diventato per molti pensionati l'unica forma abitativa possibile.
I "margini della società" si sono allargati fino ad inglobare persone che nella propria vita hanno avuto un lavoro, che hanno una pensione, che avevano una casa. Spesso si tratta di persone anziane che non hanno una famiglia, non hanno figli o parenti stretti. Vivono la propria tragedia economica soli. Non hanno perso la dignità di persone, il tracollo economico che all'improvviso gli ha portati a vivere sul marciapiede è stato veloce e improvviso. Ancora non hanno perso le abitudini che fanno di una ambiente una casa. Il signore ritratto nella foto si trova nel cuore di Atene, in una delle zone più esclusive del centro tra Kolonaki e il Parlamento, accanto al muro di cinta dell'ospedale Evanghelismos. Con dignità, spazza il marciapiede che adesso è diventato tragicamente il pavimento del proprio soggiorno, piccoli indizi ci danno l'idea della vita che si è lasciato dietro. Oggetti d'arredo, qualche soprammobile...oggetti ormai inutili perché non ci sono più mobili nella sua casa. Sono oggetti da cui non si è voluto separare e che adesso appaiono cosi strani e fuori luogo da far accapponare la pelle di colui che li nota.
Questo vuol dire vivere sotto la soglia di povertà. 
La sua pensione non è più sufficiente per pagare un affitto, per pagare le forniture di acqua, luce etc.. per fare la spesa non entra più nei supermercati dalla porta principale ma va direttamente sul retro dove vengono gettate nella spazzatura i prodotti scaduti, oppure raccoglie le poche verdure che a fine dei mercati di quartiere restano in terra. Farmaci e cure mediche? Forse questo è l'unica cosa che ancora gli spetta come pensionato, peccato che in tutta la Grecia stanno chiudendo gli ospedali e che è praticamente diventato impossibile andarsi a curare nelle affollatissime strutture pubbliche ancora funzionanti. 
Per lui è stato tutto così facile e veloce. La sua permanenza al di fuori dei "margini della società" era così precaria che è bastato quasi nulla per farcelo scivolare dentro...e allora io mi chiedo...
Quanto al di sopra delle proprie possibilità viveva?



lunedì 23 settembre 2013

Le indagini sui rapporti tra naziste e forze dell'ordine causano le prime eccellenti dimissioni nella polizia.

Molti ufficiali di polizia hanno oggi presentato le loro dimissioni, formalmente motivate come "motivi personali" ma appare chiaro che sono collegate alle indagini sulle infiltrazioni del partito nazista Chrisi Avghi nella polizia. A dimettersi sono stati: il direttore della polizia dell'isola di Evia, il direttore e l'ufficiale di servizio del reparto sicurezza (Digos) di Chalkida, il tenente Giorgos Dikopoulou responsabile del dipartimento di polizia del sud e il direttore generale della polizia del distretto centrale della Grecia, il tenente Apostolos Kaskanis. Resteranno fuori servizio almeno fino al compiersi delle indagini.
Dopo l'uccisione di Pavlos Fissas si registra una rottura dell'omertà da parte di ex-membri del partito Chrisi Avghi, sono infatti apparsi confessioni su numerosi giornali che mettono in luce le attività del partito nazional-nazista e soprattutto le connessioni tra i vertici della polizia e il partito.
Anche l'esercito non resta fuori da questa putrida pagina della storia greca in tempi di democrazia. Sarebbero diversi gli ufficiali dei corpi speciali dell'esercito che hanno prestato le loro competenze per addestrare i membri di Chrisi Avghi all'uso delle armi.
Anche nell'ambito della Magistratura vi sarebbero ampi spazi di tolleranza verso i crimini fatti dai nazisti. A sporgere questa denuncia è stato il parlamentare, Dimitris Papadimouli, del partito di sinistra Syriza.
Tutto questo è senz'altro positivo, ma volendo commentare non posso che dire..meglio tardi che mai.
Le relazioni tra nazisti e polizia sono note e documentate con video e testimonianze fin dai primi anni novanta. Se pensiamo che le prime indagini sull'argomento sono scattate nel 2013 e solo a seguito di un plateale omicidio che ha visto apertamente complici militanti nazisti e polizia, in quale altro modo potrei commentare. Dai primi anni novanta ad oggi sono passati più di venti anni in cui si sono alternati numerosi governi sia di Nea Dimokratia che del Pasok e nessuno aveva mai né visto, né sentito niente di queste scandalose relazioni tra stato e fascisti.
Tutti i governi sono stati spettatori di questo fenomeno che hanno visto crescere ed incancrenirsi.
Chrisi Avghi grazie al sentimento di nazionalismo che ogni giorno viene pompato nella società greca e alla crisi economica è diventato un partito presente nel parlamento con un bel 7%. In molti lo hanno usato per i propri fini repressivi sociali come l'attuale governo Samaras. Negli ultimi mesi, abbiamo assistito ad una escalation vergognosa di dichiarazioni e commenti fatti da esponenti di governo tesi a sdoganare il partito Chrisi Avghi e a farlo sembrare un partito di "gente normale", questo per preparare il campo ad una eventuale coalizione di governo Nea Dimokrazia - Chrisi Avghi. E adesso, solo adesso, il governo Samaras gioca la carta democratica. Ci sono volute le numerose pressioni internazionali e la morte di un giovane greco. Le indagini sono ovviamente in mano alla polizia greca, questo non lascia ben sperare, è come se Toto Reina fosse a capo delle indagini sulla Mafia...
Fascisti in Grecia 
Come sta affiorando in questi giorni (grazie a quest'ultimo tragico evento) questo partito nazional-nazista è assimilabile a una vera e propria associazione a delinquere di stampo mafioso che sfrutta per fini personali i soldi raccolti per le famiglie bisognose, fa commercio in nero dei vestiti e dei generi alimentari destinati ai poveri greci, ha contatti con la mafia e la malavita locale, sono armati, estorcono il "pizzo" ai commercianti, sono pagati e sostenuti dagli armatori greci per i loro fini antisociali e antisindacali ecc..e possono contare sull'appoggio della polizia per coprire i propri sporchi traffici e i loro sanguinari delitti.
Ma la mamma del giovane "Chrisiavghitis" pensa che suo figlio è una brava persona che raccoglie cibo e indumenti per i greci più poveri. La vecchiettina si sente più sicura se ha vicino un giovane che la porta a riscuotere la pensione. Il vicinato apprezza l'attività volontaristica per migliorare il quartiere. La televisione li descrive come forzuti e potenti. Il loro elettorato pensa che siano contro il "memorandum" e addirittura contro il capitalismo
....in realtà non sono niente di tutto questo....
Sono solo assassini stipendiati.


venerdì 20 settembre 2013

Aggiornamento sull'omicidio di Pavlos Fissas. Parla sua madre in una trasmissione in tv: << c'è un video che descrive l'accaduto >>
Non è facile sapere se la poliziotta che ha arrestato Georgos Roupakias immediatamente dopo l'omicidio l'abbia fatto per sbaglio, oppure scossa dal terrore di vedere la morte di un giovane davanti ai propri occhi, abbia agito in uno stato di semi-incoscienza. Ogni giorno escono nuovi particolari, nuove testimonianze e piano piano questa brutta storia si fa sempre più putrida, aumenta il numero dei poliziotti presenti sul posto, vengono fuori particolari sulle connivenze tra polizia e nazisti per cui si stenta a credere che la poliziotta abbia volutamente e coscientemente fatto il proprio dovere.
Infatti, sul luogo dell'omicidio vi erano ben 12 poliziotti arrivati con sei motociclette che non si sono mossi, hanno osservato i fatti con un cinismo incredibile. Non si sono mossi neanche quando la ragazza di Pavlos è andata piangendo a pregarli di intervenire, le hanno risposto << figurati se ci mettiamo contro a questi muli >>. Questi poliziotti sono arrivati insieme alla squadraccia di fascisti, questo è adesso comprensibile in quanto, secondo varie testimonianze, il capo della polizia del quartiere di Nikea è lui stesso di Chrisi Avghi.
Quindi in quel quartiere chiamare Chrisi Avghi o la polizia è una cosa che si fa con lo stesso numero di telefono.
Molti di questi particolari le ho appresi direttamente dalla voce di Maddalena, la madre di Pavlos Fissas intervenuta telefonicamente ad una trasmissione giornalistica. E' proprio la signora Maddalena ad informarci che esiste un video ripreso da un terrazzo dove è possibile vedere tutto l'accaduto, << ..il ragazzo che l'ha ripreso ha fatto l'errore di darlo alla polizia. >>. Fortunatamente ne ha conservato una copia, perché chiaramente la polizia nega pubblicamente di saperne qualcosa, sia del testimone che del suo video. 
Parla con sicurezza la mamma di Pavlos, si sente che la sua voce è intrisa di dolore, ma non si lascia andare, sa che ha cose importanti da dire. Ho avuto l'impressione che non ci volesse dire tutto, per tutelare il ragazzo che ha fatto le riprese. Oltre a ricordare la figura del figlio, descrive il ruolo giocato dalla polizia, complici degli squadristi e il tentativo dei fascisti di aggredire suo figlio
<< Pavlos è rimasto solo davanti ai fascisti per coprire la fuga dei sui amici, in tre hanno provato ad aggredirlo ma non ce l'hanno fatta, mio figlio non aveva un graffio>> Pavlos sapeva difendersi sia con le mani che con le parole.
C'è voluto l'arrivo di Georgos Roupakias che è arrivato sul posto in macchina armato di coltello per ferire a morte Fissas. Come nella tradizione fascista, come un vigliacco.
Le ultime rivelazioni descrivono il Roupakias un assassino pagato come tanti altri, si trovava a casa quella sera, a vedere la partita quando è stato contattato tramite una telefonata sul cellulare da una persona ancora ignota (forse uno molto in alto nella gerarchia di Chrisi Avghi), è stato chiamato a fare il proprio sporco lavoro. L'unica cosa che un balordo come lui poteva fare.
Le indagini vengono portate avanti dalla polizia, l'unica che può farlo. Questo, come potete capire non aiuta per niente a conoscere la verità. Nonostante tutto però, qualcosa trapela e la situazione della polizia stessa si aggrava, diventa imbarazzante ed impresentabile. Ovviamente per noi, per gli anti-fascisti, queste non sono per niente delle novità, ma molti greci sono rimasti scioccati da questa evidente collaborazione tra fascisti e polizia. Come fossero la stessa cosa.
Comunque per sbaglio o per caso che l'abbia fatto, bisogna ringraziare la poliziotta che ha arrestato Georgos Roupakias, altrimenti anche questo ennesimo omicidio sarebbe stato compiuto da ignoti.
La mamma di Pavlos ha concluso la telefonata chiarendo che suo figlio non apparteneva a nessun partito, <<non attaccateli etichette addosso, Pavlos era uno spirito libero e se volete sapere chi era, ascoltate le sue canzoni >>.

 Il video dell'intervento telefonico della madre di Pavlos alla trasmissione in tv: http://tvxs.gr/news/ellada/mitera-fyssa-yparxei-binteo-apo-ti-dolofonia 

A destra l'assassino di Pavlos Fissas, Giorgos Roupakias, in compagnia di Barbaroussis, parlamentare di Chrisi Avghi

Governo greco e nazional-nazismo...Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde


L'esecuzione a freddo del giovane Pablos Fissas ha scioccato il paese, altrettanto scioccante è stato il comportamento della polizia che non solo non ha difeso un cittadino dall'attacco violento dei nazisti di Chrisi Avghi, ma l'ha osservato fino al tragico epilogo, di fatto agevolando l'opera assassina della squadraccia fascista.
L'azione delle così dette "forze dell'ordine" durante le manifestazioni antifasciste del giorno seguente è stato a dir poco vergognosa. Di nuovo vi è stata una stretta collaborazione tra polizia e fascisti documentata in molti video.
C'è stata una violenza premeditata che ha colpito chiunque si trovasse in strada a manifestare. Sono stati decine e decine i traumi più o meno gravi riportati soprattutto da ragazze e ragazzi in età scolare. La testa dei manifestanti è stata presa particolarmente di mira, come ci raccontano i medici dell'ospedale Tzanio, una lunga fila di traumatizzati è rimasta per lungo tempo in attesa di farsi ricucire le ferite alla testa, ferite aperte dai manganelli della celere greca. Un ragazzo ha perso un occhio.
Chi ha permesso tutto questo? Chi impartisce gli ordini alla polizia? Chi si dimostra indifferente alle più elementari regole democratiche?
La risposta è evidente. Il governo greco.
Ieri, il primo ministro Antonis Samaras si è presentato in un messaggio video dove dopo aver lodato i greci per gli enormi sacrifici che ogni giorno affrontano, dopo aver impartito il solito "pippone" sulla patria, sulla dignità del popolo greco nell'affrontare i problemi economici e dopo aver indicato "la luce" alla fine del lungo tunnel in cui si trova ancora la Grecia si è ovviamente soffermato sull'argomento "popolo greco unito difronte alle difficoltà del paese" dicendo con faccia particolarmente seria e preoccupata che non è l'ora di dividersi e che non permetterà che un partito di nazisti e assassini si annidi nel parlamento.
Purtroppo per lui, a molti è sembrata proprio una retorica dell'ultimo minuto. La politica di Samaras è da sempre basata sul nazionalismo e sul neo liberismo, due argomenti che usa insieme, come il bastone e la carota per l'asino.
Con il neo liberismo distrugge e umilia la Grecia svendendo tutto ciò che è pubblico al privato e alle multinazionali, umiliando la forza lavoro con stipendi da fame o peggio ancora, costringendola ad una micidiale disoccupazione che ha fatto andare alle stelle il numero dei suicidi.
Con il nazionalismo fa leva sul "grecismo" galoppante che una buona parte dei greci ha nel proprio DNA. Sa bene che il popolino conservatore si sente bene e si rilassa se gli vengono ripetuto con insistenza il fatto che è greco e cristiano ortodosso, due cose di cui essere fieri, due cose da difendere con eroismo e fanatismo.
La propaganda che Samaras ha usato per andare al potere è stata tutta concentrata sul creare "un pericolo immigrati", un pericolo da cui la "grecità" doveva essere salvata. Questo pericolo è stato costruito giornalmente con le politiche xenofobe e con l'informazione giornalistica, pompandolo e aumentandolo a dismisura.
Da questa politica di xenofobia impugnata da Samaras è nato il fenomeno di Chrisi Avghi, da questa paura del diverso, del colore della pelle diverso, della religione diversa, della cultura diversa.
I nazisti greci sono potuti così salire dallo 0,05% fino al 7% con cui sono entrati in parlamento. E proprio verso gli immigrati si è rivolta la follia omicida del nazional-nazismo di Chrisi Avghi. Ogni notte ad Atene ci sono omicidi di stampo razzista, ma nel governo nessuno se ne accorge o almeno tutti fanno finta di niente. Questi immigrati non esistono, non hanno documenti, non hanno identità e quindi...non hanno dignità. Anche questa è una strategia del governo, si tengono gli immigrati in clandestinità perché conviene. Conviene a chi li deve eliminare la notte e conviene a chi gli deve sfruttare come forza lavoro da schiavizzare. Se non esisti sulla carta non hai nessun diritto, nessuna assistenza.
Samaras e il suo governo sono i principali responsabili del fenomeno Chrisi Avghi e adesso che la follia nazista ha iniziato ad allargare il proprio obbiettivo passando apertamente all'omicidio di carattere politico, il primo ministro gioca la carta democratica...è facile adesso sembrare democratico, specie mettendosi accanto ad Hitler.
Come nel racconto di Dr. Jekyll e Mr. Hyde, Samaras ha creato un mostro e adesso non sa bene come disfarsene, c'è il serio rischio che il mostro prenda il sopravvento.
Samaras si trova nella situazione scomoda di dover prendere la presidenza dell'Unione Europea il prossimo gennaio, ma con in mano un paese impresentabile al resto dell'Europa. Lo schifo generato dal rigurgito nazista in Grecia è riuscito a guastare anche gli stomaci più forti dei vertici europei. Da qui l'esigenza e l'urgenza di correre ai ripari, come al solito troppo tardi. Il governo greco, pochi mesi fa, si era trovato di fronte alla possibilità di fare una legge antirazzista, ma ha preferito spaccarsi e perdere un pezzettino (Demokratiki Aristera usci in quell'occasione) piuttosto che fare una legge che mettesse in difficoltà Chrisi Avghi.
Adesso i nazional-nazisti di Chrisi Avghi siedono comodamente nel "salottino bene" e se pur non hanno la benché minima idea di cosa sia la democrazia usano le leggi dello stato e la costituzione.
Michaloliakos, presidente di Chrisi Avghi si è andato a leggere la costituzione e ha trovato che nel suo ultimo articolo, il 120, c'è scritto che "ο σεβασμός στο Σύνταγμα και τους νόμους που συμφωνούν με αυτό και η αφοσίωση στην Πατρίδα και τη Δημοκρατία, αποτελούν θεμελιώδη υποχρέωση όλων των ελλήνων (...) H τήρηση του Συντάγματος επαφίεται στον πατριωτισμό των Eλλήνων, που δικαιούνται και υποχρεούνται να αντιστέκονται με κάθε μέσο εναντίον οποιουδήποτε επιχειρεί να το καταλύσει με τη βία.» ovvero che il rispetto della costituzione, delle leggi e della patria è un dovere di tutti i greci e tutti i greci sono chiamati a difenderla con tutti i mezzi (...anche con le armi).
Questa risposta suona come esplicita minaccia verso una eventuale legge del governo per mettere in clandestinità il partito Chrisi Avghi. Se pensiamo inoltre che proprio questo partito è da considerasi un "partito armato" e che può contare su ampi settori di polizia ed esercito...cosa si evince?

Francesco Moretti