Destituire il governo e il Presidente della Democrazia. Questo il piano di un gruppo di militari.
Questa notte c'è stata una riunione straordinaria del Άρειος Πάγος ovvero la Corte Suprema Greca, convocata d'urgenza a seguito di un documento apparso sul sito del Gruppo dei Riservisti delle Forze Speciali Κοινότητας Εφέδρων Ειδικών Δυνάμεων (Κ.Ε.Ε.Δ.).
Il documento in questione, suddiviso in vari punti programmatici, ha destato l'allarme e la mobilitazione della Corte Suprema Greca in quanto in uno dei punti principali si inneggia al rovesciamento del governo e alla destituzione del Presidente della Repubblica.
Come si legge nel documento in questione, l'obiettivo primario a cui fa riferimento il gruppo di ufficiali è: La difesa del nostro paese e l'attuazione dell'articolo 120 della costituzione. (Ricordo che già Michaloliakos, presidente del partito Chrisi Avghi, ne aveva fatto riferimento giorni fa) in questo articolo si sancisce che: il rispetto della costituzione, delle leggi e della patria è un dovere di tutti i greci e tutti i greci sono chiamati a difenderla con tutti i mezzi.
Il documento, che è suddiviso in 15 punti, continua motivando la destituzione di governo e della Presidenza della Repubblica con argomenti di carattere economico. La maggior parte di essi sono riferite alle leggi del "memorandum" imposto dalla Troika e applicate dal governo che di fatto privano il paese delle sue strutture fondamentali.
Al
primo punto del documento si inneggia al rovesciamento del governo che
sta privando il popolo di lavoro, sanità, istruzione, giustizia,
sicurezza, andando contro alla Costituzione.
Il
secondo indica come e chi deve prendere la guida del paese. Un governo
di emergenza nazionale con a capo il presidente della Corte Suprema,
composto da personalità di rilievo fuori dalla scena politica e con la
partecipazione dell'Accademia di Atene.
Al
terzo punto c'è la sospensione immediata dell'applicazione del
"memorandum" e l'allontanamento dai posti decisionali di tutti i
politici che hanno concorso alla catastrofe del paese.
Quarto
punto: La formazione di una commissione di esame composta da alti
giudici per individuare i responsabili della rovina economica della
Grecia e di un tribunale costituzionale.
Quinto: Immediata sospensione dei licenziamenti statali.
Sesto: Sospensione di ulteriori imposte per le familiare con reddito fino a 25.000 €
Settimo:
Sospensione delle aste e dei crediti alle banche fino al completamento
della procedura esaminatrice delle responsabilità delle banche.
Otto: Denuncia del "debito odioso" (ΕΠΑΧΘΕΣ ΧΡΕΟΣ)
Nove: Divieto di vendita dei beni pubblici e in specifico le industrie legate alla difesa.
Dieci:
Sequestro diretto di tutte le attività commerciali, industrie, uffici
etc..tedesche sul suolo greco fino al completo pagamento dei debiti di
guerra da parte della Germania.
Undici: Eliminare la legge sull'Immunità Parlamentare, tutti i greci sono uguali davanti alla legge.
Dodici:
Indagare e controllare il patrimonio economico di tutti coloro che
ricoprono cariche pubbliche, per scoprire eventuali arricchimenti
illeciti.
Tredici:
Immediato controllo sulla legalità delle licenze delle emittenti
televisive private, e relativi pagamenti dei compensi dovuti allo
stato.
Quattordici: La difesa
dei confini nazionali in Egeo, Epiro, Macedonia, Tracia e Cipro dalle
minacce degli stati confinanti e la repressione di tutti i gruppi legati
a paesi esteri che fanno un azione nell'interno del paese.
Quindici:
Espulsione di tutti gli immigrati clandestini e divieto di esportazione
di capitali all'estero, oltre il 20% del reddito imponibile.
Il
punto quindici si completa con altre tre specifiche dove si chiede che
il Presidente della Repubblica si faccia da parte per facilitare
l'applicazione di detto programma da parte delle forze armate. Tutto
questo sotto la vigilanza e la garanzia di polizia e dell'esercito.
Come potete capire, la situazione in Grecia è piuttosto grave e confusa. Il governo fa talmente schifo che un gruppo di militari inneggia a destituirlo con un programma sovversivo che per molti punti sembra di sinistra. Ironicamente, potrei dire che dimostrano una sensibilità per i problemi sociali del paese maggiore del governo in carica. Ovviamente di sinistra non sono. In molti punti del programma traspare l'odio razziale e la maniacale fobia dell'invasione dei confini di stato da parte dei paesi vicini. Nel proclama c'è un richiamo alla persecuzione delle minoranze religiose come i musulmani della Tracia (accusati dai nazionalisti di essere alleati dei turchi).
Appare ovvio che Chrisi Avghi è stata coltivata per anni, lasciando che si mischiasse alle istituzioni armate dello stato. Probabilmente sarebbe stata usata in caso di una vittoria della sinistra alle elezioni, come la “Gladio”, l'associazione eversiva parastatale italiana creata per entrare in azione in caso di vittoria del P.C.I. alle elezioni. Questo non è successo, al governo c'è andata Nea Dimokratia. Ovviamente, il primo ministro Samaras, non solo non ha fatto niente per fermare la crescita del fenomeno nazista, ma ha lasciato molti esponenti del proprio partito liberi di esprimersi a favore di una possibile collaborazione con Chrisi Avghi. Molte dichiarazioni sentite in questi ultimi mesi miravano infatti a “sdoganare” questo partito di nazisti e a farlo passare per un partito di “gente normale”. Addirittura, guardando i dibattiti televisivi, l’impressione era che ai politici del governo non piacesse il modo con cui venivano dette le cose da Chrisi Avghi, ma che non ci fosse una vera contrarietà sui contenuti.
Dopo l'omicidio di Pavlos Fissas e a seguito di una serie di rivelazioni pubbliche di militanti di Chrisi Avghi uscite sui giornali, questo partito ha iniziato ad assumere le sembianze di ciò che realmente è: una associazione a delinquere foraggiata con soldi pubblici e con soldi privati provenienti in maggioranza dagli armatori greci.
Le indagini stanno pian piano facendo luce sui retroscena dell'omicidio di Pavlos Fissas, l'assassino sarebbe stato convocato ad uccidere da esponenti di Chrisi Avghi collocati in alto nella gerarchia. Sempre secondo attendibili rivelazioni, questo assassinio, che all'inizio sembrava uno dei tanti, era invece stato programmato e pianificato. Perché?
Probabilmente il parastato, la polizia, l'esercito, e il partito Chrisi Avghi si aspettavano un'altra reazione a questo assassinio. Si aspettavano un'insurrezione popolare come quella che ci fu anni fa a seguito dell'assassinio del giovane Alexis Grigoropoulos, con giorni di manifestazione e chaos in tutta Atene. A quel momento sarebbe entrato in azione il parastato di Chrisi Avghi che insieme a polizia ed esercito avrebbe piegato la sinistra e ristabilito l'ordine davanti all'opinione pubblica del "popolino".
Analizzando il comportamento brutale della polizia nelle manifestazioni antifascisce in seguito all'assassinio di Fissas appare chiaro che la tendenza a far esplodere la rivolta era chiara ed organizzata.
L'arresto dell'assassino Giorgos Roupakias da parte della poliziotta, appare come imprevisto, sembra aver scombinato i loro piani eversivi. Improvvisamente l’opinione pubblica scopre che Chrisi Avghi ha nel suo organico degli assassini stipendiati.
A questo punto, il governo Samaras, messo alle strette, sotto pressione internazionale e spaventato dalla perdita di controllo sul fenomeno dei nazional-nazisti ha deciso di fare quelle cose elementari che avrebbe dovuto fare già da anni per mantenere la democrazia. Una serie di indagini sono partite per accertare le relazioni tra polizia e nazismo. Queste indagini hanno portato immediatamente alle dimissioni di dirigenti di polizia. Il governo, tutto ad un tratto, si è accorto che i militanti di Chrisi Avghi venivano addestrati all'uso delle armi e alle tecniche di combattimento da ufficiali dell'esercito anche all'interno dei campi militari dello stato greco.
Queste sono solo alcuni degli elementi che sono emersi pubblicamente, ma di fatto, ciò che stava succedendo era palese per tutti. Non veniva semplicemente visto da chi doveva vedere e i membri della polizia e dell'esercito simpatizzanti di Chrisi Avghi si muovevano nelle istituzioni con la naturalezza e la tranquillità di chi è sicuro di poter contare sull'impunità più assoluta.
Chrisi Avghi sentendosi tradita dal governo, fino ad oggi il suo più grande alleato, e spiazzata dal fiume di rivelazioni e confessioni di suoi ex-militanti, ha chiamato a raccolta il "nocciolo duro" promettendo "qualcosa di eclatante" nei prossimi giorni. Tutto ciò non lascia sperare niente di buono, specie se pensiamo che i militanti di questo partito hanno armi a volontà e possono contare su ampi settori della polizia e dell'esercito. Oggi è uscito il documento eversivo redatto da un gruppo di militari. Cosa ancora dobbiamo aspettarci ? Come spesso succede qui in Grecia, il tragico va a braccetto con il ridicolo e tutto si muove in uno scenario grottesco e pericoloso, dove a farne le spese sono i più deboli.