Questo blog vuole informare su come e quanto sta cambiando la vita di tutti i giorni in Grecia. L'intervento del Fondo Monetario Internazionale, BCE e dell'Unione Europea sta riducendo la Grecia a un paese in cui sarà difficile vivere. Non sono un giornalista e su questo blog voglio raccontare la vita di tutti i giorni, la mia esperienza diretta di come siamo costretti a "sopravvivere in grecia".

Alla pagina dei video di questo blog puoi vedere il nuovo documentario CATASTROIKA con sottotitoli in Italiano e il documentario DEBTOCRACY International Version con sottotitoli in inglese. Molto consigliato è anche la video intervista di Monica Benini "La guerra in Europa" che spiega benissimo ciò che sta succedendo alla Grecia. Nuovo video interessantissimo Fascismo inc anche questo in italiano. Seguendo questo link si possono ascoltare una serie di interventi andati in onda su Radio 2 Rai sul tema musicale Rebetiko, tra gli interventi, oltre alla musica si parla di storia, politica ed economia.

mercoledì 25 settembre 2013

La "soglia di casa" è diventata la "soglia di povertà".

Un vecchio divano, un piccolo fornellino a gas, scatole di cartone e ceste di plastica hanno la funzione di armadio, comodino e cassettiera. Non c'è un frigorifero, non c'è un bagno e soprattutto non c'è un tetto. Mancano ovviamente tante altre cose che completano l'idea di abitazione che ogni uno di noi ha nella propria mente.
Situazioni abitative disperate come quella della foto sono sempre più frequenti, specialmente ad Atene. Chi vi abita non lo fa per scelta, non lo fa per cultura, lo fa perché non può fare altrimenti. Questo genere di accampamento urbano che fino a qualche anno fa connotava una ristretta cerchia di persone, zingari, barboni e più in generale persone che per vari motivi vivono ai margini della società, adesso è diventato per molti pensionati l'unica forma abitativa possibile.
I "margini della società" si sono allargati fino ad inglobare persone che nella propria vita hanno avuto un lavoro, che hanno una pensione, che avevano una casa. Spesso si tratta di persone anziane che non hanno una famiglia, non hanno figli o parenti stretti. Vivono la propria tragedia economica soli. Non hanno perso la dignità di persone, il tracollo economico che all'improvviso gli ha portati a vivere sul marciapiede è stato veloce e improvviso. Ancora non hanno perso le abitudini che fanno di una ambiente una casa. Il signore ritratto nella foto si trova nel cuore di Atene, in una delle zone più esclusive del centro tra Kolonaki e il Parlamento, accanto al muro di cinta dell'ospedale Evanghelismos. Con dignità, spazza il marciapiede che adesso è diventato tragicamente il pavimento del proprio soggiorno, piccoli indizi ci danno l'idea della vita che si è lasciato dietro. Oggetti d'arredo, qualche soprammobile...oggetti ormai inutili perché non ci sono più mobili nella sua casa. Sono oggetti da cui non si è voluto separare e che adesso appaiono cosi strani e fuori luogo da far accapponare la pelle di colui che li nota.
Questo vuol dire vivere sotto la soglia di povertà. 
La sua pensione non è più sufficiente per pagare un affitto, per pagare le forniture di acqua, luce etc.. per fare la spesa non entra più nei supermercati dalla porta principale ma va direttamente sul retro dove vengono gettate nella spazzatura i prodotti scaduti, oppure raccoglie le poche verdure che a fine dei mercati di quartiere restano in terra. Farmaci e cure mediche? Forse questo è l'unica cosa che ancora gli spetta come pensionato, peccato che in tutta la Grecia stanno chiudendo gli ospedali e che è praticamente diventato impossibile andarsi a curare nelle affollatissime strutture pubbliche ancora funzionanti. 
Per lui è stato tutto così facile e veloce. La sua permanenza al di fuori dei "margini della società" era così precaria che è bastato quasi nulla per farcelo scivolare dentro...e allora io mi chiedo...
Quanto al di sopra delle proprie possibilità viveva?