Oggi manifestazioni antifasciste in tutta la Grecia.
Aggiornamento. Ore 24:50.
Nel quartiere di Kerazini a Pireo, teatro dell'omicidio di ieri è ancora in corso la manifestazione antifascista. La repressione della polizia è durissima e ben organizzata. In migliaia di persone hanno sfilato per le strade del quartiere, una folla compatta e decisa a dire no all'ennesima provocazione fascista.
La polizia ha attaccato il corteo cercando di provocare il panico tra i manifestanti. L'uso di lacrimogeni è massiccio. La polizia è scatenata, cerca di fare tutto ciò che Chrisi Avghi non può ancora fare. Sono tutt'ora in stato di fermo più di 70 persone, 23 arrestate e molti sono i feriti ricoverati nell'ospedale Tzanio con ferite causate dall'uso smisurato della violenza da parte della polizia. Secondo la testimonianza di un medico dell'ospedale, molti sono i giovani tra i 16 e i 22 anni con ferite alla testa causate dalle manganellate della polizia. Uno in particolare rischia la perdita di un occhio. Ci sono testimonianze di manifestanti e video dove è evidente che squadre di fascisti, difesi dai cordoni di polizia tiravano pietre sui manifestanti.
Questo è il video: http://youtu.be/fH9CLuJNmtE
Tutt'ora molte persone, nel tentativo di sottrarsi alla repressione violenta della celere greca, si sono rifugiate in appartamenti di privati. Molti condomini si trovano al momento accerchiati dalle così dette "forze dell'ordine" che aspettano di fare irruzione. Non c'è stata nessuna flessione della repressione in atto, neanche davanti all'assassinio spudorato e rivendicato di un giovane, il popolo antifascista non ha il diritto di manifestare, di opporsi. Oggi più che mai è facilissimo essere fascisti in Grecia, si può contare sull'appoggio incondizionato di polizia e governo. Gli interessi legati al memorandum e alla ristrutturazione neo liberista dello stato sono enormi. Il memorandum da finalmente l'occasione alla destra greca di sbizzarrirsi, di fare ciò che da sempre hanno sognato e che non hanno mai potuto fare. Chrisi Avghi si è presentata nel panorama parlamentare greco come forza anti-memorandum ma di fatto sono proprio coloro che sostengono con decisione la politica liberista e antisociale portata avanti da Samaras. Pagati e foraggiati dagli armatori greci, conducano una politica piena di slogan che si rifanno al nazionalismo e grazie al sostegno dichiarato di molti preti hanno conquistato la simpatia di ampi settori del popolino legato alla chiesa.
Le forze dell'ordine sono praticamente in mano ai fascisti, membri di Chrisi Avghi entrano ed escono indisturbati dai cordoni della polizia e durante le manifestazioni fanno il lavoro sporco, in appoggio alla polizia. Ogni notte, ad Atene ci sono aggressioni e omicidi di stampo razzista, ma nonostante l'alto numero di delitti gli arresti fatti dalla polizia sono vergognosamente pochi. Anche in quest'ultimo caso, l'arresto di Georgos Roupakias, assassino di Pablos Fissas sembra avvenuto per caso, per iniziativa quasi privata di una poliziotta che scioccata dall'accaduto ha fatto per sbaglio il suo dovere. I primi a restare stupiti sono stati i suoi colleghi che come spesso fanno sono inermi osservatori dei crimini di Chrisi Avghi. Mi posso immaginare il fascista arrestato, all'interno della questura, circondato da poliziotti che gli danno amichevoli pacche sulle spalle e gli dicono: hai fatto bene, non preoccuparti, vedrai che andrà tutto bene...
La tecnica è la stessa di ogni "dittatura democratica", Nea Dimokratia che è al governo condanna la violenza dei fascisti, ma solo a parole, nei fatti la sostiene, si è rifiutata di fare una legge contro il razzismo per paura di guastare gli interessi di Chrisi Avghi, sa benissimo che la polizia è infestata di fascisti ma questo non solo gli piace, gli conviene. Non è adesso il momento di stupide democratizzazioni delle forze dell'ordine. Sa che in caso di rivolta sociale potrà contare su una doppia forza repressiva, la polizia e i fascisti.
Chrisi Avghi che è all'opposizione si riempie la bocca di slogan che piacciono tanto al greco medio conservatore, a colui che un tempo era del Pasok o di Nea Dimokratia e che ora si è indignato, vedendo la propria vita andare a finire nella merda. Decide quindi di votare un partito dichiaratamente nazista, tanto non ha niente da perdere. Le sue analisi politiche sono sempre state stitiche ed elementari, non ha nessuna paura di perdere la libertà di espressione perché non sa neanche di cosa si tratti. Così, sia il governo che una cospicua parte dell'opposizione spingono verso la stessa direzione, usando gli stessi meccanismi retorici, affermando che vogliono il bene della Grecia e dei greci. Uno è la mente e l'altro il braccio. La mente garantisce l'impunità al braccio e il paese va verso la guerra civile.