Nuovi importanti particolari sull'omicidio di Pablos Fissas
Ci sono nuovi e inquietanti particolari
sull'assassinio di Pablos Fissas al riguardo del ruolo avuto dalle forze
dell'ordine nell'accaduto. Secondo una testimonianza ascoltata in
televisione, potrebbero essere addirittura considerate complici
dell'omicidio.
Secondo una ricostruzione dei fatti da un uomo di nome Giannis, abitante del quartiere appare evidente come la polizia fosse presente sul luogo
del delitto già alcuni momenti prima dell'accoltellamento del giovane.
Il testimone, che sembra attendibile, ci racconta di essere passato
davanti alla caffetteria con i propri cani ed in compagnia della moglie,
stava rincasando, ma vedendo la scena di tensione davanti al bar si è
fermato per capire cosa stava succedendo. Sul marciapiede difronte, vi
erano appostati circa una trentina di ragazzi, per un buon numero erano
vestiti di nero. Tre di questi ragazzi hanno aggredito e picchiato un
ragazzo giovane facente parte del gruppo di Pablos Fissas che
successivamente si è rialzato ed è riuscito a scappare. La moglie del
signore che ha rilasciato la testimonianza, presente sul posto e a circa
cinque metri dall'accaduto, a quel punto ha chiesto allo stesso Pablos:
Vi state picchiando per il calcio? La risposta è stata: No signora, sono gente di Chrisi Avghi.
A detta del testimone, durante questo primo pestaggio erano già presenti sul posto alcuni poliziotti giunti pochi minuti prima con quattro moto (potrebbero essere stati addirittura 8 agenti, due per ogni moto). A quel punto, il testimone e sua moglie sono rincasati portando i cani in casa, considerando l'intervento della polizia come risolutivo del conflitto
<< ...ho pensato che la situazione fosse sotto controllo.. >>
Il testimone è quindi salito in casa per portare i cani ed immediatamente è sceso di nuovo in strada con suo figlio. Tutto questo è avvenuto nel giro di pochi minuti. L'immagine che si è trovato davanti è quella di Pablos ferito gravemente, sdraiato a terra nell'abbraccio della sua fidanzata.
Un passo dell'intervista mi ha colpito in
particolare, quando il giornalista televisivo gli ha chiesto di
precisare se al momento che i fascisti fronteggiavano Pablos vi fosse
già presente la polizia sul posto. Il testimone ha risposto: << ...Si, la polizia era presente. Comunque i membri di Crisi Avghi si comportavano come se non ci fosse...>>. Quindi,
anche l'esecutore materiale dell'omicidio è uscito dalla sua auto con
il coltello in mano e pronto ad uccidere, non ritenendo affatto un
ostacolo gli agenti di polizia presenti sul posto. A detta del testimone, durante questo primo pestaggio erano già presenti sul posto alcuni poliziotti giunti pochi minuti prima con quattro moto (potrebbero essere stati addirittura 8 agenti, due per ogni moto). A quel punto, il testimone e sua moglie sono rincasati portando i cani in casa, considerando l'intervento della polizia come risolutivo del conflitto
<< ...ho pensato che la situazione fosse sotto controllo.. >>
Il testimone è quindi salito in casa per portare i cani ed immediatamente è sceso di nuovo in strada con suo figlio. Tutto questo è avvenuto nel giro di pochi minuti. L'immagine che si è trovato davanti è quella di Pablos ferito gravemente, sdraiato a terra nell'abbraccio della sua fidanzata.